SALVINI SEMPRE IN TV: 73 PRESENZE IN 60 GIORNI, LO MANDA RENZI
24 ORE DAVANTI ALLE TELECAMERE, GRILLO E BERLUSCONI SCOMPAIONO
Non ci voleva molto a intuirlo, ma è Matteo Salvini il recordman delle presenze televisive tra tutti i politici italiani.
Se si escludono gli spazi riservati all’azione del governo, il leader leghista supera tutti i rivali, compreso Matteo Renzi.
È la Stampa a mettere in fila un po’ di numeri. E sono davvero roboanti: settantatrè presenze televisive.
Oltre 18 ore di parola per un totale di 24 ore e 5 minuti davanti alle telecamere: tutti i giorni, a tutte le ore.
Sono i dati record di Matteo Salvini in Tv in meno di due mesi.
Dal 1 gennaio al 25 febbraio di quest’anno, infatti, non c’è stato talk show, rete televisiva o Tg di qualsiasi testata che non abbia ospitato il leader della Lega.
È il premier a svettare, con oltre 5 ore più numerose apparizioni ai tg. Un monte al quale va sottratta la comunicazione “istituzionale” dell’attività dell’esecutivo (interventi in aula, conferenze stampa ecc…).
Tempi di parola enormi rispetto a Beppe Grillo e a Silvio Berlusconi. Il leader del M5s ha avuto 3 ore e 12 minuti di tempo di parola, l’ex Cavaliere 7 ore e 45 minuti.
Ma l’aspetto fondamentale, secondo la Stampa, è lo spread tra il tempo di parola e il tempo di notizia riservato ai rispettivi leader: mentre, infatti, per gli altri esponenti politici i due dati sono pressochè coincidenti per l’esponente leghista il parlato è quasi quattro volte superiore rispetto ai tempi della notizia.
Un dato «clamoroso», che posizionano l’europarlamentare addirittura al quinto posto assoluto nei Tg.
Per capirci, Salvini è ai piedi del podio, superato solo da Papa Francesco, Paolo Gentiloni (per via della crisi ucraina) e Sergio Mattarella.
Una situazione che ha sollevato perplessità da più parti nel mondo della politica.
Primo fra tutti è stato Michele Anzaldi “esperto Rai” del Pd, a denunciare la sovraesposizione salviniana sui canali del servizio pubblico: “In Rai esistono molteplici figure – direttori, vicedirettori, capistruttura, capiredattori, capiservizio – preposte al controllo, il tutto finanziato da quasi 2 miliardi di euro del canone dei cittadini. Presenterò una interrogazione alla Rai per chiedere chiarimenti e risposte. In questa maniera viene tutelato il pluralismo dal servizio pubblico?”.
Resta da porsi l’interrogativo fondamnetale: chi permette tutto questo e chi ha interesse a far rappresentare il centrodestra da Salvini?
Qualcuno che sa benissimo che quel tipo di avversario non gli procura alcuna preoccupazione.
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