SALVINI TAGLIANASTRI E’ SEMPRE IN TOUR E TACE SUI DISASTRI DEI TRASPORTI
TUTTO IL PAESE E’ BLOCCATO MA IL LEGHISTA FA FINTA DI NULLA
Vista dall’agenda di Matteo Salvini, l’Italia dei trasporti è un Paese che va a meraviglia. Si aprono cantieri, partono nuove infrastrutture, non si fa altro che volare e prendere il treno (in orario, si intende). Nulla che accenni ai disastri successi nelle ultime settimane, con i tabelloni delle stazioni e degli aeroporti costretti a intasare la colonna dei ritardi senza che ai milioni di viaggiatori vittime di disagio arrivino troppe spiegazioni.
Chissà come avrebbe reagito la Lega, se al posto di Salvini ci fosse stato un Danilo Toninelli qualunque. Invece tutto scorre placidamente, dentro una costante retorica da “Paese che corre”. Per il momento, a correre c’è soltanto il ministro, instancabile tagliatore di nastri in giro per l’Italia.
Ieri, per dire, era a Benevento alla cerimonia di avvio di tre “talpe” per l’Alta velocità Napoli-Bari. Il giorno prima, Salvini era a Catania per brindare all’apertura di due nuovi stazioni della metropolitana: di certo importanti per il territorio, ma forse non proprio centralissime in una giornata infernale per i trasporti su aerei e treni, come riscontrabile da chiunque abbia messo piede in un aeroporto o in una stazione.
Il Gran Turismo di Salvini ha radici profonde. Alle obiezioni lui risponde da sempre, legittimamente, che gira l’Italia per conoscere opere e cantieri e per stare a contatto con il territorio. Stride un po’ però ripensare a quando, a maggio, motivò la decisione di non candidarsi alle Europee con una presunta mancanza di tempo: “Non mi candido perché faccio il ministro e mi occupo di treni, codice della strada e casa degli italiani”. Nelle settimane successive avrebbe ugualmente iniziato un tour frenetico che teneva insieme eventi elettorali e appuntamenti istituzionali, talvolta con un confine molto labile. Anche dopo le elezioni, il trend non sembra cambiato di molto. Riavvolgendo il nastro di circa un mese, con ancora la coda delle Amministrative, nella settimana tra il 17 e il 23 giugno Salvini gira la Toscana (Ponsacco e Figline), la Lombardia (Cremona, Milano, Samarate), il Veneto, con tappe a Montecchio Maggiore e Portogruaro e infine l’Emilia Romagna (Ponte Taro).
Poi arriva luglio, mese caldo per le partenze e pure per l’agenda del ministro. Il 4 luglio Salvini va a Cortina per un sopralluogo in vista delle Olimpiadi invernali 2026, ma non fa in tempo a tornare a Roma che è già ora di proseguire verso Sud: il 5 luglio tocca a Maglie (Lecce) ricevere il ministro. L’appuntamento è per la consegna dei lavori del primo lotto della Statale 275, giusto giusto prima di raggiungere Bruno Vespa nella sua masseria di Li Reni per un’intervista serale. Il tutto sorvolando su sopralluoghi ed eventi a Roma, molto più a portata di taxi. C’è un ministero dei Trasporti da presidiare, ci sono i question time in Parlamento e le riunioni di governo e di partito. Impegni molto meno stimolanti delle inaugurazioni, va detto.
E infatti l’11 luglio Salvini è a Salerno per il debutto dell’aeroporto, insieme al governatore Vincenzo De Luca. Quattro giorni più tardi vola a Genova per un classico: “L’Italia dei sì”, un format che il leader leghista porta in giro per le Regioni raccontando l’operato del suo ministero e i progetti in cantiere. A marzo Il Fatto aveva raccontato che questi eventi non sono a carico delle casse della Lega, ma del ministero dei Trasporti e di Ram, una sua controllata. Il costo per ogni tappa, in media, è finora stato superiore ai 50 mila euro.
E poi si arriva agli ultimissimi giorni, quando tra l’altro i viaggi di Salvini hanno fatto lo slalom tra gli stessi disagi toccati agli italiani. La scorsa settimana, il 19 luglio, il ministro si sposta da Roma a Linate con un volo Ita per sua fortuna non coinvolto nelle cancellazioni, poi va a Piacenza per firmare un protocollo di intesa per un nuovo scalo merci e nel tardo pomeriggio torna a Milano per l’imperdibile assemblea annuale di Confagricoltura. Sui social montano le proteste per la giornata nera degli spostamenti, ma è nulla in confronto a quello che sarebbe successo questa settimana. Oggi il leghista risponde a un question time alla Camera: con un po’ di fortuna, capiremo cos’ha da dire sul disastro in corso.
(da ilfattoquotidiano.it)
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