SAN BASILIO, DOPO AVER CACCIATO LA FAMIGLIA MAROCCHINA, I CLAN MALAVITOSI L’HANNO “ASSEGNATA” AD AMICI LORO
IL COMUNE AMMETTE: “NON SAPPIAMO DA CHI E’ STATA RIOCCUPATA”… COSA ASPETTA LA RAGGI A CHIEDERE L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE PER FARE PIAZZA PULITA?
“La casa che era stata assegnata legittimamente alla famiglia marocchina è stata rioccupata subito dopo ma non sappiamo da chi.”.
Lo dice incredibilmente l’assessore alle politiche sociali del comune di Roma Laura Baldassarre.
Dopo che martedì 6 dicembre “gli abitanti” della case popolari di San Basilio, quartiere periferico della capitale, avevano impedito a una famiglia marocchina di prendere possesso di un appartamento assegnatole dall’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale), l’alloggio era rimasto vuoto.
Non ci era più tornato neanche Adriano, l’occupante abusivo che era stato sgomberato poco prima dell’arrivo di Mourad Maslouh con moglie e i tre figli al seguito.
Ora l’assurdo: la casa è stata occupata da altre persone, di cui il Campidoglio dice di non conoscere l’identità .
Intanto, come annunciato nonostante le polemiche, la sindaca Virginia Raggi ha in programma un incontro con la famiglia marocchina.
L’assessore ha spiegato, quindi, che “il numero delle persone in graduatoria per le case popolari è più o meno uguale al numero delle persone che le stanno occupando senza titolo“.
Ovvero: ci sono centinaia di persone che avrebbero diritto a queli alloggi in numero uguale a quelli che le occupano abusivamente, ma tutti da anni fanno finta di nulla.
“Quindi — ha aggiunto — la nostra azione andrà avanti su tre filoni paralleli: liberare le case dagli occupanti, far scorrere in tal modo le graduatorie per dare risposte a chi ne ha titolo, trovare soluzioni per l’emergenza abitativa troppo a lungo trascurata”.
Ma questi sono discorsi teorici perchè , come denunciato da Saviano e come risulta alla procura antimafia, la zona in oggetto è “gestita” dai clan malavitosi che decidono (e lucrano) su chi “può occupare” gli alloggi abusivamente .
La cacciata della faniglia marocchina col pretesto “razziale” è solo una copertura di chi sta dietro alle presunte famiglie che urlano “prima gli italiani”.
Qua gli alloggi li assegna la mafia capitolina, poche balle. Ci sono le vedette, i blocchi, le coperture per lo spaccio di droga come a Scampia.
E’ ora che lo Stato ripristini la legalità , rastrellando i locali uno per uno e bonificando i palazzi dalle presenze illecite.
Chi ha diritto ad assistenza sia trasferito altrove, chi ha diritto a quegli alloggi deve poter entrare negli appartamenti e chi delinque sia ospitato in galera.
Cosi’ funziona nei Paesi civili.
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