SARANNO LE VACANZE PIÙ CARE DEGLI ULTIMI 50 ANNI PER GLI ITALIANI: IL PREZZO DEI VOLI INTERNAZIONALI È SCHIZZATO DI OLTRE IL 124%, QUELLO DELLE SPIAGGE DEL 15%
SECONDO IL CODACONS, UNA VACANZA TIPO DI 10 GIORNI ARRIVERÀ A COSTARE IL 20% IN PIÙ RISPETTO AL 2021
Sarà un estate bollente non solo per le temperature altissime ma anche per le fiammate dell’inflazione, che renderà le vacanze di questo 2022 le più care degli ultimi 50 anni.
Al mare, in montagna, o a spasso per città d’arte, gli italiani si troveranno davanti ad aumenti a doppia cifra per i prezzi di gran parte dei prodotti alimentari e fino a tre cifre per il prezzo dei biglietti aerei.
Infatti, in testa alla classifica dei rincari stilata dalle associazioni dei consumatori ci sono l’olio di semi che balza del 68,6% rispetto al 2021 e i voli internazionali che schizzano di oltre il 124%.
Secondo il Codacons una vacanza di 10 giorni costerà quest’ anno tra il 15% e il 20% in più rispetto al 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 euro a persona a circa 1.195 euro: 199 euro in più a testa.
Rincari che si aggiungono al caro-bollette, con l’energia elettrica che in un anno è schizzata dell’81,4% e si è tradotta per una famiglia media in una stangata annua pari a 514 euro. E non vanno certo dimenticati gli aumenti del gasolio per riscaldamento (+52,7%) e di il Gpl e metano (+38,2%).
Per quanto riguarda il cibo, dopo l’olio di semi nella top ten del caro-prezzi spiccano il burro che svetta del 27,7% e la farina che vola del 20,5%. Al quarto posto la pasta: +18,3%. Seguono la margarina che costa il 16,8% in più, il pollame (+15,1%), il riso (+13,7%), le uova (+13,6%), le patatine fritte (13,5%), i gelati (+13,4%).
Ma dicevamo delle vacanze.
Quest’ anno partire per le ferie con un volo internazionale costerà il 124,1% in più rispetto al 2021 mentre per chi sceglierà una destinazione entro i confini nazionali il sovraccosto sarà del 33,3%.
Neanche a farlo apposta l’aumento dei prezzi ha conosciuto un’accelerazione proprio a ridosso delle ferie: in un solo mese il rincaro è stato del 31,4% per i voli nazionali e del 21,3% per quelli internazionali.
E se una volta arrivati sul posto si vuol noleggiare un’auto per perlustrare i dintorni? Bisognerà pagare il 24,3% in più di quanto si faceva l’anno scorso.
Capitolo pernottamento. Per dormire in albergo, motel e pensioni si pagherà in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno. Per Massimiliano Dona, dell’Unione nazionale dei consumatori, «quello che emerge da questi dati è che per le prossime vacanze meno ci allontaniamo e meglio è. Tra voli e carburanti i prezzi sono esorbitanti».
Il Codacons si è soffermato sugli aumenti che attendono chi sceglie una località marittima per meta. Gli stabilimenti balneari hanno applicato rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura.
Il trasporto marittimo costa il 18,7% in più) e i gelati (già lo si è detto) il 13,4% in più. Un pacchetto vacanza internazionale sarà più caro del 6,2%. Al ristorante e al bar i listini sono stati ritoccati al rialzo del 4,6% rispetto allo scorso anno. Si pagherà di più anche per i parchi e i musei: +3,2%.
(da Verità & Affari)
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