SCANDALO VACCINO: UN AFFARE SEGRETO DA 200 MILIONI DI EURO
E’ IL PREZZO CHE IL GOVERNO PAGHERA’ ALLA NOVARTIS, LA MULTINAZIONALE CHE LO PRODUCE…LA CORTE DEI CONTI STA INDAGANDO SULLE PROCEDURE DI ACQUISTO A TRATTATIVA PRIVATA E SEGRETATA…NESSUN CONTROLLO SULLA CONGRUITA’ DEI PREZZI, NESSUNA PENALE PER RITARDATA CONSEGNA, IN CASO DI DANNI E DIFETTI LA NOVARTIS NON NE RISPONDE…E 16 MILIONI DI VACCINI PRONTI A FEBBRAIO, A INFLUENZA ORMAI PASSATA
Mentre nelle varie regioni italiane è in consegna appena il 10% dei vaccini che avrebbero dovuto essere distribuiti dopo il 15 ottobre ( 8 milioni di pezzi in totale) e in Campania siamo in piena emergenza, mentre il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, continua a dire che “non ci sono problemi”, ci si comincia a interrogare sulla “gestione politica” della vicenda .
E poichè pochi italiani conoscono i dettagli della operazione che è stata “segretata” dal governo, cerchiamo di spiegarli.
Intanto, ci si chiede, perchè vige la segretazione?
Perchè le misure sono state adottate con “carattere di eccezionalità e somma urgenza”, prevedendo le stesse procedure dei casi di calamità naturali o eventi di natura terroristica, in base a un’ordinanza della Presidenza del Consiglio.
Con l’art. 10.2 vengono definite “Informazioni riservate” sia il testo del contratto, che le disposizioni in esso contenute.
La Corte dei Conti che sta indagando sulla vicenda ha appurato che non esiste quindi alcun parere di organo tecnico che abbia attestato la congruità dei prezzi concordati.
Che garanzie abbiamo che il prezzo pagato dallo Stato sia giusto?
Nessuna, è bene dirlo.
La fornitura di 24 milioni di vaccini farà entrare nelle casse della Novartis, la multinazionale farmaceutica che li produce, la bellezza di 200 milioni di euro. La stessa Corte dei Conti non è riuscita a conoscere il prezzo esatto della dose di vaccino e ha sollevato un’infinità di dubbi sul contratto che ha sottoscritto la Protezione civile, a nome del governo, con la Novartis.
Il prezzo in pratica non è mai stato definito congruo da nessuno e l’art 3.1 del protocollo fissa un’altra anomalia: in caso di mancato rispetto delle date di consegna del farmaco da parte della Novartis, nessuna penale è prevista a suo carico. I ritardi sono a carico dello Stato.
Se in Liguria, come in altre regioni, a fronte di una dichiarata disponibilità di 230.000 dosi, ne sono state consegnate solo 32.780, nessuno risponde del ritardo.
L’influenza insomma si sta curando con le chiacchiere.
Ma vediamo l’art. 4.4 che stabilisce che eventuali difetti di fabbricazione e i danni provocati dalla somministrazione del vaccino ( 4.5 e 4.6) sono a carico della Novartis solo se se anche l’azienda condivide l’accusa, altrimenti paga lo Stato, tanto per cambiare.
L’art. 9.5 prevede invece che in caso che il contratto venga risolto per violazione di disposizioni essenziali da parte della Novartis, lo Stato debba pagare ugualmente la quantità del prodotto già fabbricato.
Non solo, emerge dal contratto che anche quando il vaccino non era stato ancora approvato dalle autorità sanitarie europee, l’Italia, nel caso che i test fossero stati negativi, non avrebbe potuto chiedere alla Novartis alcuna penale.
In pratica una “garanzia a posteriori” che ha fatto dire alla Corte dei Conti che si tratta di una norma “che sembra vanificare, a favore del produttore, tutti i successivi vincoli contrattuali”.
E ancora nel contratto c’e’ una clausola per cui, se non fosse arrivata l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino, l’Italia avrebbe dovuto ugualmente pagare 24 milioni di euro.
E mentre ora molti si chiedono perchè si siano aspettati due mesi per vaccinare le donne incinte, perchè solo ora Fazio ha detto che esse sono esposte al contagio quattro volte di più rispetto al altre categorie, mentre ci si interroga su che senso abbia mettere in commercio 16 milioni di vaccini a febbraio ( quando l’influenza non ci sarà più) e solo 8 entro novembre, cominciano a emergere gravi e seri dubbi su come l’intera operazione sia stata condotta dal governo.
Una cosa appare certa: la Novartis ha goduto di un trattamento unico e privilegiato.
Come mai?
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