SCELTA CIVICA NEL CAOS, GIANNINI E ROMANO LASCIANO, BALDUZZI REGGENTE
DIMISSIONARI SEGRETARIO DEL PARTITO E CAPOGRUPPO ALLA CAMERA
Scelta Civica, dopo il pessimo risultato del 25 maggio (in un anno e poco più il partito è passato dai 3 milioni di voti delle politiche ai meno di 200mila delle Europee), continua a perdere pezzi e si avvia verso un futuro incerto.
Dopo l’addio dato, prima del voto, dal presidente Alberto Bombassei, oggi è il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ad annunciare le sue dimissioni dal ruolo di segretario del partito.
Sebbene respinte, il ministro le ha però confermate e rese irrevocabili.
A ruota si è dimesso dal ruolo di capogruppo alla Camera anche Andrea Romano, alfiere della collaborazione fattiva con il Pd di Renzi. E spiega le ragioni della sua scelta su Facebook.
La guida di una nave sul punto ormai di affondare è stata affidata a Renato Balduzzi, già vicepresidente vicario del partito.
A lui il delicato incarico di presentare, entro il 18 giugno, una o più proposte finalizzate all’organizzazione di un’assemblea che avrà il compito di verificare come dovrà continuare il progetto politico di Scelta Civica.
Il partito ormai è a un bivio e deve scegliere se confluire nel Pd o guardare al centrodestra di Alfano. Lo stesso fondatore Mario Monti ha detto senza tanti giri di parole che l’agenda Renzi è in linea con il suo programma.
La prima strada, che come abbiamo detto ha come promotore Andrea Romano, prevede una prospettiva di centrosinistra, di collaborazione fattiva con il Pd renziano.
Altri deputati di Scelta Civica, come Gianfranco Librandi, Andrea Causin e Pier Paolo Vargiu, sono tentati invece di confluire in Ncd, seguendo l’ appello lanciato dal coordinatore Gaetano Quagliariello.
(da “Huffngtonpost“)
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