SCOMPARE MIRABELLO DI FINI, SI SALVA BETTOLA, IL PAESE DI BERSANI
L’ESITO DEI SEI REFERENDUM SULL’ACCORPAMENTO DEI PICCOLI COMUNI
Subisce una battuta d’arresto il processo di fusione tra i piccoli comuni dell’Emilia Romagna. Dopo che in passato i precenti otto referendum avevano tutti dato esito positivo, le sei consultazioni popolari in calendario ieri sono state perlopiù bocciate dall’elettorato.
Il caso più “celebre” è quello di Bettola, nel piacentino: il paese natale di Pierluigi Bersani doveva fondersi con Farini e Ferriere, ma i cittadini a larghissima maggioranza (1.577 contro 807) hanno detto no, grazie.
E’ andata peggio a un altro protagonista della Seconda Repubblica: Gianfranco Fini, il padre di Alleanza Nazionale.
Mirabello, in provincia di Ferrara, dove ogni anno era solito radunare i suoi seguaci, cambierà nome e confluirà , insieme alla vicina Sant’Agostino, in un soggetto più grande ribattezzato Terre del Reno.
I voti sono stati 1.654 a 1.254 a favore del sì.
Cambieranno ragione sociale anche Mondaino, Saludecio e Montegridolfo, in provincia di Rimini, e si chiameranno Trecastelli di Romagna (1.256 sì e 824 no)
Mentre si sono ribellati al trend degli ultimi anni gli abitanti delle altre località destinate a fondersi: Fontanelice, Casalfiumanese e Borgo Tossignano nel bolognese (1.377 sì e 1.606 no); Vigolzone e Ponte dell’Olio, nel piacentino (1.436 sì e 2.121 no); e Sant’Ilario, Gattatico e Campegine, nel reggiano (3.705 sì e 4.594 no).
Ora, per diventare operative, le due fusioni approvate dovranno essere recepite da una apposita legge regionale
(da “La Repubblica”)
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