SCONTRO FDI-FI SULLA MANOVRA, TENSIONE NELLA MAGGIORANZA
E MELONI RINVIA L’USCITA A PORTA A PORTA
È scontro nella maggioranza, il giorno dopo la scelta di accantonare lo scudo fiscale per gli evasori, tenuto all’ultimo momento fuori dalla manovra. In particolare, tra le forze a sostegno del governo, va in scena uno scaricabarile sulle responsabilità.
Il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso indica in FI l’unica artefice dell’iniziativa, liquidando la vicenda: ”È una richiesta di Forza Italia, una delle forze di maggioranza”.
Una ricostruzione diversa la fornisce invece il berlusconiano Francesco Paolo Sisto – viceministro alla Giustizia – che attribuisce anche al ministero del Tesoro di Giancarlo Giorgetti e al suo viceministro Maurizio Leo (FdI) un ruolo nella vicenda: “La proposta sullo scudo – sostiene l’azzurro – nasce da uno studio interministeriale, promosso dal ministero dell’Economia e dal ministero della Giustizia. In una delle riunioni, a cui ho partecipato assieme al collega del Mef Maurizio Leo, è stata esaminata la possibile estinzione dei reati ‘per comportamento riparatorio’: tu paghi il cento per cento di quel che devi pagare e a fine corsa, se hai pagato tutte le rate unitamente ad una sanzione ridotta, estingui i cosiddetti ‘reati formali’, i piccoli reati”. E ancora: ”Questo è stato il principio che i due ministeri insieme hanno valutato: non è affatto un condono”.
Mentre dunque non si spegne l’eco del braccio di ferro di ieri, tutto interno alla maggioranza, sulle misure della manovra in campo fiscale, Giorgia Meloni decide di rimandare di un giorno la partecipazione in prima serata a Porta a Porta: non sarà più questa sera, ma domani.
(da La Repubblica)
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