“SEI TERRONA E MAFIOSA”: INSULTI, SPUTI E BOTTE A UNA SICILIANA A FORLI’
LA SEGRETARIA DI UNA SCUOLA PICCHIATA PER UN POSTO AUTO… QUESTI INFAMI SONO IL PRODOTTO DELLA DIFFUSIONE DELL’ODIO RAZZIALE DEI SOVRANISTI
La segretaria di una scuola media di Forlì di origini siciliane ha denunciato di essere stata insultata per le sue origini e picchiata da una coppia di vicini di casa in seguito ad una lite sul posto auto condominiale.
L’episodio risale al 26 agosto scorso quando Ilde Cascio, 53enne di Terrasini, in provincia di Palermo, ma da tempo trasferita in Emilia Romagna con il figlio, scrive su Facebook: “Oggi ho subito la più grande umiliazione della mia vita. Un vicino mi ha aggredita e picchiata, dentro il parcheggio dello stabile in cui abito. Mi ha detto che dato che sono in affitto non ho diritto a parcheggiare. Mi ha dato della terrona, della mafiosa e mi ha urlato di tornare a casa mia sputandomi in faccia e minacciandomi. Ho chiamato la Polizia e sono andata in ospedale per il referto. Spalla lussata e tendine del piede schiacciato, 5 giorni di prognosi. Non basteranno per dimenticare”.
La donna ha preparato coi propri legali una denuncia nella quale racconta che dopo una lite con la proprietaria di un appartamento nel condominio dove ha affittato una casa, questa l’ha ingiuriata dicendole: “Non hai capito che non puoi mettere la macchina qui? Noi siamo proprietari e ne possiamo mettere anche due. Morta di fame e terrona puzzolente”.
Subito dopo sarebbe intervenuto il marito della donna che l’ha spinta, le ha pestato il piede e le ha sputato addosso. Una volta rientrata dall’ospedale l’uomo l’avrebbe minacciata di morte: “Denunciami e ti ammazzo, lo giuro”.
Adesso Ilde Cascio, vive segregata in casa per paura che le possa accadere nuovamente qualcosa e vorrebbe cambiare condominio. Purtroppo, però, nessun altro vuole più affittarle un appartamento. « Trovare un’altra abitazione è un’impresa – denuncia la cinquantatreenne – Il proprietario di un appartamento addirittura ha risposto alla mia richiesta dicendomi che a Forlì preferiscono tenere le case chiuse piuttosto che affittarle a noi meridionali. Sono rimasta basita. Al giorno d’oggi non si può avere a che fare ancora con episodi di razzismo. C’è un reale problema di arretratezza culturale».
(da agenzie)
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