SILVIO DATTI UNA CALMATA… PIU’ CERVELLO E MENO MANGANELLO
GLI STUDENTI HANNO DIRITTO A MANIFESTARE … IL DISSENSO FA PARTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, BISOGNA AVERE L’UMILTA’ DI SENTIRE LE RAGIONI DEGLI ALTRI… ANCHE NOI DI DESTRA ORGANIZZAVAMO SCIOPERI …NON ANDAVAMO NELLE SCUOLE PRIVATE E NON TRASCORREVAMO LE VACANZE NELLE VILLE IN SARDEGNA
Silvio Berlusconi ha tante qualità imprenditoriali e politiche, che piaccia o no. Ma quando sbaglia, qualcuno deve avere il coraggio di farglielo presente, prima che sia troppo tardi. E dato che con l’età i difetti peggiorano in generale, è opportuno fargli presente che, nel ruolo così delicato che gli Italiani gli hanno dato mandato di rivestire, la presunzione non paga.
In politica non è come in azienda dove puoi decidere da solo o molti tacciono per convenienza. Non sei tu che decidi e gli altri si uniformano alle tue decisioni, qua devi solo farti interprete delle indicazioni e realizzarle.
Non serve definirsi “un genio”, è solo controproducente e ridicolo, non servono gli utili idioti che si genuflettono, ma persone con le palle che moderino certe manifestazioni narcisiste che andranno bene per abbordare le signore suonando nelle orchestrine delle navi da crociera, molto meno a Palazzo Chigi.
In Italia c’e’ un’opposizione inesistente, rappresentata ormai più da Di Pietro che dalle sinistre varie, quindi non vedo il motivo di lanciare invettive contro la manifestazione promossa dal Pd. Hanno diritto a farla, giusto che dissentano, per una volta.
Quando il Centrodestra organizzò la manifestazione contro il governo Prodi non fece la stessa cosa? Qual è il problema?
Passiamo a quella che ci rifiutiamo di definire la “riforma Gelmini”, come fanno sia il Governo che le sinistre. Per noi il concetto di riforma è cosa più seria, questo è un semplice piano di risanamento finanziario ( ne parliamo in altro articolo dettagliatamente), con una riduzione del bilancio.
I docenti contestano, gli studenti si mobilitano? E che ti aspettavi? Che portassero a Leno, città della Gelmini, omaggi floreali con bus noleggiati dagli istituti?
Se ci sono manifestazioni di violenza è giusto reprimerle, certo, ma le forze dell’ordine sanno già come agire con i dovuti modi, non c’era proprio bisogno di invocarne l’intervento nelle scuole, come se fossimo di fronte alla rivoluzione d’ottobre ( pura coincidenza il mese…).
I giornali di centrodestra titolano “Chiamate la polizia”, “Attenti a voi ragazzi”, in un crescendo draconiano di voci stonate e fuori dal mondo.
Per una volta Alleanza Nazionale ci mette una parola di “prudenza” ( Alemanno) o addirittura di dissenso come il responsabile nazionale di Azione Studentesca, Michele Pigliucci: “mi auguro che quella di Berlusconi sia solo una provocazione: noi siamo dalla parte degli studenti e della libertà di pensiero. L’occupazione è talvolta l’unico strumento che permette agli studenti di fa sentire la propria voce”.
Parole sagge, venute da un giovane, in mezzo a tanti latrati di adulti.
Io personalmente faccio parte di quella categoria che negli anni in cui la Gelmini iniziava a studiare nelle scuole private e altri trascorrevano le vacanze nelle ville in Sardegna, organizzava scioperi studenteschi nell’istituto pubblico superiore che frequentavo.
E farlo a Genova, negli anni ’70, come Fronte della Gioventù, nella stessa scuola frequentata da extraparlamentari di Lotta Continua (di cui due finiranno nelle Brigate Rosse), forse un tantino più rischioso se permettete lo era che posare le chiappe su una comoda poltrona di un istituto privato, pagato dai genitori.
Ricordo che organizzammo 15 giorni di agitazioni, isolando le sinistre e un corteo pacifico. Ebbene a noi un Governo che minaccia i giovani non piace, come non ci piace un Centrodestra che riesce a inimicarsi in poco tempo studenti e insegnanti per un’ottusa “riforma”, gestita pure malamente. Altra cosa fece la Moratti a suo tempo, giusta o sbaglia che fosse la sua riforma, ma non la fece cadere dall’alto, cercò di coinvolgere e accettò di confrontarsi, limando e ricucendo.
Gli studenti che organizzano le manifestazioni sono di sinistra? Episodi di violenza a parte, se sono di sinistra chiedetevi il perchè, invece che prenderli a manganellate.
Cercate di convincerli della validità delle vostre tesi, se ne siete capaci, invece che perdere tempo a emanare diktat in televisione.
Ci mancherebbe che un giovane non possa esprimere il proprio dissenso, solo chi ha provato sulla propria pelle la “discriminazione” per le proprie idee di destra sa quanto vale la libertà di pensiero. E sa riconoscerle proprio a coloro che gliele hanno negate: questo è il nostro stile.
Chi ha delle idee non ha paura di nulla, tanto meno di confrontarsi. Dare un segnale di nervosismo perchè non si ammette di poter avere mai torto è pure segno di debolezza, non certo di forza.
Ogni tanto meglio una sana camomilla: non so se serva anche come deterrente alla presunzione, ma spero almeno apra e rassereni la mente.
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