SONDAGGIO IPSOS, MISSIONE COMPIUTA: GOVERNO SOTTO IL 50%, SALVINI PERDE 10 PUNTI, DI MAIO 48 RISPETTO A UN ANNO FA
IN TRE SETTIMANE IL CONSENSO PER IL GOVERNO CROLLA DI SETTE PUNTI, ORA E’ SOLO AL 45%…LA LEGA PERDE UN PUNTO, CALA ANCHE IL PD, RISALE FORZA ITALIA, STABILI GLI ALTRI
Sette punti in meno rispetto a tre settimane fa, ma soprattutto 23 in meno rispetto a luglio 2018.
Crolla il consenso per il governo che dal 68% di luglio 2018 passa al 45, per la prima volta sotto il 50%.
Sono i dati che emergono dal sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, che evidenziano anche importanti cedimenti per l’indice di gradimento del capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio, che tocca il livello più basso dall’insediamento con 25 punti. Un anno fa era a 57. Scende anche Salvini che va sotto di 10 punti rispetto al picco di marzo 2018 e si ferma a 49, 4 punti in meno rispetto all’ultima rilevazione.
Più su di Salvini invece resta Conte (52 dai 69 di un anno fa), premiato per la sua capacità di tenuta tra i due alleati e il suo ruolo di mediazione in Europa.
Guardando invece ai partiti, rispetto alle Europee la Lega perde un punto (da 34,3 a 33,3) mentre i 5 Stelle aumentano dello 0,2 passando da 17,1 a 17,3.
I dem registrano un calo di 1,5 punti (da 22,7 a 21,2), Forza Italia sale dello 0,5 (da 8,8 a 9,3) mentre Fratelli d’Italia passa dal 6,5 al 6,7.
Cambia anche sensibilmente la posizione degli elettori di Lega e M5s rispetto all’alleato di governo. Cresce il malcontento dei leghisti verso il partito guidato da Di Maio, che cala da 81 a 33 perdendo così 48 punti. Giù anche Conte che passa da 90 a 57 (-33), mentre il governo scende di 22 punti rispetto a luglio 2018 e si ferma a 71. La fiducia in Salvini invece, per gli elettori voterebbero il Carroccio, passa da 93 a 97. Minore il malcontento dei 5 Stelle verso i partner di maggioranza: il malcontento verso Salvini è la metà rispetto a quello dei leghisti verso Di Maio e passa dal 70 al 44 (-26), mentre cala anche quello per il governo (da 95 a 84) e per Di Maio (da 90 a 76), mentre cresce di due punti il gradimento per il presidente del Consiglio, che passa da 90 a 92.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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