SALVINI TWITTA “MISSIONE COMPIUTA” MA NESSUNA SUA INDICAZIONE E’ STATA RISPETTATA
NON DOVEVA ENTRARE NELLE ACQUE TERRITORIALI, NON DOVEVA SBARCARE NEANCHE A NATALE? E’ ARRIVATA SOTTO CASA ALLA FACCIA SUA E I MIGRANTI SONO SBARCATI (E RIMARRANNO IN ITALIA)
La vera missione compiuta, in termini di legalità e leggi approvate sarebbe dovuta arrivare oltre due settimane fa: Sea Watch 3 ti chiede di entrare nel porto di Lampedusa (o in qualsiasi altro molto italiano), tu dai il via libera, fai sbarcare le persone a bordo, contatti i Paesi UE per la redistribuzione, poi lasci valutare ai giudici se sia stato commesso o meno un reato.
Ma il ministro dell’Interno ha preferito lo show mediatico attorno a questa vicenda
Per questo motivo non si capisce perchè Matteo Salvini (o chi per lui) debba esultare sui social gridando: «MISSIONE COMPIUTA».
C’è poco da esultare: nessuna delle sue indicazioni (quindi muscoli mostrati come un bodybuilder davanti allo specchio di una palestra vuota) è stata rispettata.
Partiamo dall’inizio. Matteo Salvini disse: «Non entreranno in acque italiane». Ovviamente, qualche giorno dopo, queste sue parole sono state accartocciate e spedite in un cestino con mossa cestistica.
Poi, dopo il primo boccone amaro, ecco la seconda presa di posizione con la faccia da duro: «Possono stare lì fino a Natale». Siamo già al 25 dicembre o ci siamo persi qualcosa?
Dal caldo torrido, forse, il calendario al Viminale deve segnare date sbagliate.
Poi la vena sul collo si fa sempre più evidente ed ecco arrivare la minaccia: «Schiereremo la forza pubblica».
Ed ecco che la capitana Carola Rackete forza i posti di blocco fino ad arrivare sotto casa.
«Missione compiuta», dice Matteo Salvini. Un tweet che conferma come la sua battaglia fosse contro Sea Watch e non nell’interesse dei migranti soccorsi.
(da Giornalettismo)
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