SOS DELLA NAVE DI BANSKY ALL’ITALIA: “ABBIAMO UN MORTO A BORDO, AIUTATECI”
L’IMBARCAZIONE CON 219 PERSONE AL LARGO DI LAMPEDUSA.. “ABBIAMO BISOGNO DI ASSISTENZA IMMEDIATA”
“Sending out an Sos”, come cantavano i Police. Ma per ora senza ottenere risposta.
La nave finanziata dallo street artist inglese Banksy, partita dalla Spagna per salvare migranti nel Mediterraneo centrale, ora chiede a sua volta soccorsi, in particolare all’Italia e a Malta.
“Allarme”, si legge in un tweet postato dalla comandante della Louise Michel. “Abbiamo dato assistenza ad altre 130 persone tra cui molte donne e bambini, e nessuno ci sta aiutando! Stiamo raggiungendo lo stato di emergenza. Abbiamo immediato bisogno di assistenza dalla Guardia Costiera italiana e dalle Forze Armate di Malta. Stiamo salvando 219 persone con un equipaggio di 10. Agisci ora, Unione Europea!
L’imbarcazione, una ex-unità della Marina doganale francese, acquistata da Banksy per scopi umanitari, batte bandiera tedesca ed è lunga 31 metri.
Salpata nei giorni scorsi dalla Spagna, giovedì ha tratto in salvo al largo della Libia un barcone con 89 migranti. Ma ora ha incontrato un’altra barca con 130 persone e ha preso anche queste, creando a bordo un pericoloso sovraffollamento, avendo quasi il doppio delle 130 persone che è in grado di trasportare.
Uno dei migranti sarebbe già morto, altri hanno subito ustioni causate dal carburante, una trentina si troverebbero si una zattera di salvataggio. A tutti sono stati distribuiti giubbotti salvagente, ma la situazione viene descritta dalla comandante Pia Klemp come grave e sempre più preoccupante.
Per questo nella notte fra venerdì e sabato ha lanciato un Sos attracerso i social media. “Ripetiamo”, si legge in un post successivo, “la #LouiseMichel non riesce a manovrare in sicurezza e nessuno viene in nostro aiuto. Le persone soccorse hanno subito un trauma estremo, è ora che vengano portate in un posto sicuro”.*
Secondo Marine Traffic, sito di monitoraggio delle navi nel Mediterraneo, all’alba di stamane la nave si trovava a circa 90 chilometri a sud-est dell’isola di Lampedusa. Venerdì ha risposto a un Sos di Moonbird, un aereo che fa monitoraggio delle barche di migranti in difficoltà nella zona, che aveva avvistato un gommone che non si muoveva più e si stava riempendo di acqua per una falla.
I passeggeri erano riusciti precedentemente a contattare Alarm Phone, una hotline telefonica che assiste i profughi in mare, richiedendo immediati soccorsi. Gli attivisti di Alarm Phone e Moonbird affermano di avere passato la richiesta alle autorità europee, ma — scrive il Guardian — “nè Malta nè l’Italia hanno reagito adeguatamente”.
La Louise Michel prende il nome da un’anarchica francese del 19esimo secolo. Noto anche per la sua veemente critica alla politica migratoria europea, Banksy l’ha decorata con l’immagine di una bambina che indossa un giubbotto di salvataggio e che tiene in mano un salvagente a forma di cuore.
L’identità dell’artista inglese, famoso per i suoi murales e graffiti, non è mai stata rivelata, ma si presume che sia nato e cresciuto a Bristol. L’acquisto della nave è la sua ultima iniziativa umanitaria: “Ho fatto delle opere sui migranti, ma ovviamente non voglio tenere i soldi”, ha scritto nei giorni scorsi a Pia Klemp, offrendo di acquistare e mettere a sua disposizione uno yacht per soccorrere migranti nel Mediterraneo.
(da agenzie)
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