SOVRANISTI E RAZZISTI CON LA VALIGIA DA MIGRANTI SU VKONTAKTE, IL SITO DELLA GRANDE MADRE RUSSA
SUL CANALE RUSSO, SIMILE A FACEBOOK, SI PUO’ INSULTARE LIBERAMENTE E ISTIGARE ALL’ODIO RAZZIALE
Facebook chiude i profili e le pagine di CasaPound e Forza Nuova? Passato lo sconcerto per la censura del social di Zuckerberg; asciugate le liberal tears di quelli sconvolti per l’attacco alla libertà di espressione di gente che se la prende quotidianamente con extracomunitari, omosessuali e Rom, e tranquillizzati i cittadini preoccupati che parlano di china pericolosa ci si può concentrare sul futuro.
Che è luminoso e radioso come il Sol dell’Avvenire. E pensate un po’: parla russo.
Mentre infatti CasaPound minaccia azioni legali se Facebook non ripristinerà i suoi account e le sue pagine entro due giorni (altrimenti cosa succede?) una sempre più nutrita schiera decide che è il momento di andarsene.
A quanto pare infatti è in atto una massiccia migrazione, profili che di donne e uomini, tutti con lo smartphone (altrimenti come si connettono?) che non scappano dalla guerra, ma da Facebook.
Ieri Forza Nuova su Twitter ha annunciato di essere tornata online su Vkontakte (VK.com) il social network russo simile a Facebook ma “che non censura la libera circolazione delle idee”.
Un social che qualche anno fa veniva utilizzato soprattutto per condividere le foto del fappening per aggirare la “censura” di Facebook che mannaggia impediva di pubblicare foto di nudo rubate alle star di Hollywood.
Oggi, grazie alla cotta dei sovranisti nostrani per Putin e tutto quello che è russo (ma solo dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica in poi) su Vk non si trovano più solo italiani a caccia di bellezze dell’Est ma folte schiere di nazionalisti che lì si sentono al sicuro dal grande occhio di Zuckerberg, e soprattutto dai ban.
Anche perchè il fondatore del social blu ha un piccolo difetto sul quale i sinceri democratici fan fino ad ora avevano chiuso un occhio.
Come scrive un utente che sta facendo le valigie «Vk è un Facebook senza nasoni». E i nasoni non sono le tipiche fontanelle romane ma gli ebrei.
La campagna di Russia dei sovranisti
E così inizia la grande migrazione dei sovranisti che senza Facebook e Instagram ci provano a ricostruirsi una reputazione grazie a Vk. Un luogo dove a quanto pare stando ai racconti dei primi emigranti (ma si sa che spesso esagerano) non si blocca, non si silenzia, si può insultare tutto e tutti e postare le peggio schifezze.
Un paradiso insomma. E in più è russo, garantisce lo Zar Putin, uno che di democrazia se ne intende e che non cambia assolutamente le leggi elettorali per rimanere al potere da 24 anni.
E così i sovranisti sono pronti ad attraversare — virtualmente — il Volga per rifugiarsi nel caldo abbraccio di Santa Madre Russia, in nome del cuore immacolato di Maria e di tutte le icone sacre.
Ma soprattutto in nome della possibilità di poter continuare, da esuli, ad odiare gli altri.
Ma c’è un problema: quello che Facebook ha tolto alle formazioni sovraniste è la visibilità . Una visibilità che su Vk — a parte i soliti esaltati — non hanno e non avranno.
Facebook sarà anche acerbo, ma senza Facebook chi si accorgerà delle “passeggiate” della sicurezza e delle altre buffe trovate?
Dove pubblicheranno i video in cui coraggiosamente impediscono a donne e bambini di entrare nelle case assegnate dal Comune?
(da “NextQuotidiano”)
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