SPREAD OLTRE 300 PUNTI, MALE PIAZZA AFFARI
ALLARME CREDIT SUISSE: “SE SALE A 400 SERVONO AUMENTI DI CAPITALE PER LE BANCHE”
Ore 10.50. La settimana riparte con i fari puntati ancora sullo spread. Il differenziale Btp/Bund in mattinata risale oltre quota 300 a 304 punti con il rendimento del titolo italiano che supera temporaneamente il 3,6% e segna nuovi massimi da febbraio 2014. L’Italia resta sotto osservazione dei mercati dopo che venerdì sera è arrivata la prima “bocciatura” della Commissione, che in una lettera ha notificato al governo italiano il mancato rispetto degli obiettivi di bilancio concordati con Bruxelles a giugno e luglio.
Anche le Borse europee ripartono fiacche.
Milano è la peggiore e cede il 2,1% sospinta ancora al ribasso dal comparto bancario, penalizzato come sempre dai rialzi dello spread.
E in proposito va registrato l’allarme lanciato da Credit Suisse, secondo cui se lo spread dovessecrescere ancora le banche italiane potrebbero essere costrette a nuovi aumenti di capitale. “Lo spread sopra 400 punti base non è sostenibile”, sottolinea il report della banca elvetica. “Un ampliamento di 200 punti base dai 238 di fine giugno ridurrebbe in media il Cet1 (principale indicatore di solidità patrimoniale, ndr) di 66 punti base, dal 12,53% a 11,87%” per le banche monitorate da Credit Suisse, “facendo scattare aumenti di capitale”. Gli analisti svizzeri stimano inoltre un impatto negativo del 3,9% sugli utili delle banche dalla riduzione della deducibilità degli interessi passivi dal 100 all’86%.
(da agenzie)
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