AEROPORTI CHIUSI E MANICOMI APERTI: SALVINI FINGE DI NON SAPERE CHE LA GERMANIA CI HA GIA’ RIMANDATO INDIETRO 1692 RICHIEDENTI ASILO IN SEI MESI
E DI MAIO FA UNA GAFFE INCREDIBILE SUL PATTO DI DUBLINO: NEANCHE SA DI COSA PARLA
Salvini, dopo i porti, ipotizza di chiudere persino gli aeroporti, Di Maio arriva a fare un parallelo tra i rapporti Italia-Germania e Italia e Africa, come se l’Italia non facesse parte dell’Europa.
Più che chiudere i confini, sarebbe il caso di riaprire i manicomi.
La vicenda dei “dublinanti”, cioè i migranti che, secondo il trattato europeo di Dublino, possono essere rispediti nei paesi di primo approdo, manda in tilt i bufalisti al governo.
“Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c’è e non ci sarà nessun aereoporto disponibile. Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto questa mattina alle intenzioni tedesche.
Ma Salvini non dice che , quatto quatto, senza che i suoi fans lo sapessero, ha fatto rientrare in Italia dalla Germania ben 1.692 richidenti asilo in appena sei mesi.
Dato ufficiale e rientro concordato tra Germania e Italia, non bufale.
I rientri sono stati fatti in piccoli gruppi, non con voli charter, salvo un paio citati dalle autorità tedesche.
Se non fosse uscita la notizia sui media che ha bruciato Salvini, costringendolo a fare la solita parte del bullo, nessuno lo avrebbe saputo.
Ma non finisce qua, arriviami a Di Maio.
“Io, sinceramente, questa cosa dei charter con i migranti che arrivano in Italia non so chi l’abbia autorizzata perchè sui ‘secondary movement’, che erano il tema su cui si discuteva come Italia in Europa e che ci chiedeva la Germania, non è stato sottoscritto nessun accordo”, dice il leader del Movimento 5 Stelle.
“Adesso vediamo cosa accadrà ma – ha aggiunto – per fare queste cose ci vogliono gli accordi”. “Oppure – ha proseguito Di Maio – si sta dicendo che noi possiamo rimpatriare africani sub-sahariani nei Paesi dell’Africa senza nessun accordo? Se si sta sdogando anche questo principio ce lo dicano: a me non risulta si possa fare in Italia sui Paesi africani e quindi credo che non si possa neanche fare tra l’Italia e la Germania, che – ha concluso – si sveglia la mattina e comincia i trasferimenti charter”.
Forse non sa Di Maio che è proprio il Trattato di Dublino a prevedere automaticamente il rimpatrio dei migranti nei paesi di primo approdo e che eventuali accordi bilaterali, come quelli che la Germania ha già stretto con la Grecia o con la Spagna, servono soltanto ad incentivare una prassi che, nel caso dell’Italia, prevedono due voli al mese per 50 migranti.
La Germania fino ad ora ha chiuso gli occhi ma da qualche mese ha deciso di imprimere una forte accelerazione e ha già cominciato ad aumentare i numeri dei migranti imbarcati direttamente su voli di linea o su treni senza bisogno di alcun accordo.
Basta pagare il titolo di trasporto, dare al migrante un provvedimento di espulsione e tutto è in regola.
Secondo dati del ministero dell’Interno tedesco, un charter con a bordo migranti respinti dalla Germania è atterrato a Milano in luglio.
Nulla a che vedere, comunque, con l’impossibilità per l’Italia di rimpatriare in Africa i migranti che non hanno diritto alla protezione.
Tra Italia e Africa, va da sè, non c’è alcun trattato nè di Dublino nè di altro genere e per mandare indietro la gente occorrono quegli accordi che nè i governi precedenti nè il governo gialloverde è riuscito a firmare. E dunque, ovviamente, non è possibile rimpatriare nessuno.
Su Twitter il deputato del Pd Filippo Sensi commenta: “Non bastano proclami e veline. L’accordo con la Germania per il rimpatrio dei profughi è in vigore o no? Matteo Salvini voleva fare aumm aumm? E ora pizzicato col sorcio in bocca da quei cattivoni di Repubblica fa il ganassa? Chiarisca: tornano o no? Accordo vale?”.
(da agenzie)
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