STARNUTI IN METRO, SVENIMENTI SOSPETTI, AGGRESSIONI A CHI NON HA LA MASCHERINA: PSICOSI DA CORONAVIRUS
CASI DI ISTERIA IN TUTTO IL PAESE, TRA IGNORANZA E SEMINATORI DI ODIO
Dall’assalto ai supermercati e farmacie, alle vere e proprie aggressioni. Stanno aumentando i casi di psicosi in Italia causate dai contagi di coronavirus nel nostro paese. Nonostante gli inviti alla calma delle istituzioni, e ai dati che parlano di mortalità bassa nonostante l’alta contagiosità – la vicinanza con i focolai sta esasperando le paure delle persone, non aiutate dalla confusione che regna tra governo ed enti locali.
A Palermo, ad esempio, la paura della gente, esasperata dal primo caso di contagio al sud, si è riversata contro i vigili del fuoco. In base a quanto riferito da fonti del Comune, dei pompieri “sono stati aggrediti per non avere usato la mascherina in situazioni che peraltro non lo richiedevano affatto”.
La questione delle mascherine è particolarmente importante. Walter Ricciardi, del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità , ha ribadito più volte la totale inutilità del loro utilizzo da parte di persone sane: “Le mascherine di garza per le persone sane non servono a niente”. Specialmente se non hanno i filtri giusti, come quelle che si utilizzano in campo medico. Nonostante ciò, continuano ad andare a ruba nelle farmacie.
Uno dei posti più delicati, da questo punto di vista, è la metropolitana. A Milano, in molti si sono fatti spaventare da uno starnuto.
Sulla linea M2, infatti, tra le stazioni Lambrate e Centrale, un ragazzo straniero ha visto i suoi compagni di viaggio spostarsi in fretta dopo un suo starnuto: “Non sono malato”, è stato costretto a specificare. Imbarazzato, è sceso alla fermata successiva.
Rimanendo sul tema dei mezzi pubblici, a Napoli un autobus ha saltato una fermata a causa della presenza di un orientale.
A Roma, invece, è stato uno svenimento a seminare il panico. Un uomo ha avuto un mancamento all’interno della metro, a ridosso della stazione Colosseo.
La mancanza di protezioni ha scandalizzato il vicedirettore del Primato Nazionale, Davide Di Stefano, ma, dopo poco tempo, è arrivata la rassicurazione dell’Ares 118: “Come, certamente, il signor Di Stefano comprenderà i cittadini della regione Lazio continuano ad avere patologie di varia natura, slegate dal Coronavirus, per il cui trattamento l’operatore sanitario non necessita di indossare dispositivi di protezione individuale di livello superiore. Vogliamo tranquillizzare il signor Di Stefano che tutto il personale di Ares 118 è dotato di dispositivi di protezione individuale di diversi livelli. Dispositivi che vengono indossati dal personale sanitario seguendo le indicazioni della Centrale Operativa, che ha effettuato l’anamnesi del pazienti”.
A Senigallia, un falso allarme ha creato molti disagi all’hotel Universal. Anche in questo caso, è stato un malore a far degenerare la situazione: un uomo ha avuto un attacco d’asma. Alcuni degli avventori hanno ripreso l’arrivo dei soccorsi e hanno postato il tutto sui social, facendo temere il peggio. I soccorritori hanno fatto il tampone all’uomo, ed è risultato negativo: “Nonostante ciò l’albergo ha iniziato a ricevere numerose disdette da prenotazioni”, ha spiegato l’avvocato Corrado Canafoglia, legale dell’Unione Nazionale Consumatori. Sono molte le attività commerciali che stanno risentendo della psicosi.
Non sono mancati, in alcuni casi, gli insulti, le violenze fisiche vere e proprie. A raccontarcene una è Francesco Facchinetti. Il Dj ha raccontato, in una storia su Instagram, di aver schiaffeggiato due ragazzi, rei di aver aggredito fisicamente un anziano cinese: ”Gli rivolgono insulti tipo ‘cinese di m… vattene via, è colpa tua se c’è sta malattia’: delle cose folli che neanche un troglodita direbbe mai. Ho cercato di spiegare ai ragazzi che il signore non c’entrava nulla con il coronavirus. Finchè a un certo punto hanno cominciato a prendere i sassi e tirarli contro il povero anziano”. A quel punto, uno dei ragazzi sferra un pugno contro l’uomo: “Non ci ho visto più. So che sono un quarantenne padre di famiglia ma li ho presi a schiaffi tutti e due. Denunciatemi pure ai carabinieri, se i vostri genitori non vi educano sarà la strada a educarvi. Nel nostro paese c’è un’ignoranza totale”.
(da “Huffingtonpost“)
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