STRAGE ORLANDO, IL MUSULMANO CHE DONA IL SANGUE E SCRIVE UN POTENTE MESSAGGIO DI SOLIDARIETA’
CITTADINI IN CODA PER ORE SOTTO IL SOLE AD ASPETTARE IL PROPRIO TURNO PER DONARE IL SANGUE PER I FERITI
Ha donato il sangue, anche se non poteva mangiare nè bere a causa del Ramadan. Mahmoud ElAwadi, musulmano di 36 anni, emigrato dall’Egitto agli Stati Uniti, non ci ha pensato due volte a portare il suo piccolo aiuto ai sopravvissuti e ai feriti della strage di Orlando.
Su Facebook ha pubblicato la foto del prelievo e ha scritto un potente messaggio di solidarietà , che ha raggiunto più di 400mila “mi piace” e oltre 170mila condivisioni. “Come essere umano – ha spiegato poi – era il minimo che potessi fare per i miei amici americani”.
– Sì, il mio nome è Mahmoud, un orgoglioso musulmano americano
– Sì, ho donato il sangue nonostante io non possa mangiare nè bere a causa del Ramadan, come lo hanno donato centinaia di altri musulmani qui ad Orlando
– Sì, sono arrabbiato per ciò che è successo l’altra notte e per tutte le vite innocenti che abbiamo perso
– Sì, sono triste, frustrato e furioso per il fatto che un pazzo proclamatosi musulmano abbia fatto questo atto vergognoso
– Sì, sono stato testimone della grandezza di questo Paese, dal momento che ho visto centinaia di persone stare in piedi sotto al sole ad aspettare il loro turno per donare il sangue, dopo che era stato detto loro che c’erano almeno 5-7 ore di attesa
– Sì, questa è la nazione più grande sulla Terra: ho visto persone di ogni età , inclusi i bambini, distribuire volontariamente acqua, succhi di frutta, ombrelli, creme solari. Ho anche visto i nostri anziani veterani andare a donare il sangue e, insieme a loro, donne musulmane con con il hijab portare cibo e acqua ai donatori in fila
– Sì, possiamo rimanere uniti e prendere posizione contro l’odio, il terrorismo, l’estremismo e il razzismo
– Sì, il nostro sangue ha lo stesso aspetto quindi uscite fuori e donate perchè i nostri concittadini americani sono feriti e ne hanno bisogno
– Sì, la nostra comunità nella Florida centrale ha il cuore spezzato ma mettiamo i nostri colori, le nostre religioni, etnie, i nostri orientamenti sessuali, le nostre idee politiche in disparte e uniamoci contro chi ha provato a ferirci
Mahmoud ElAwadi è stato uno dei tanti cittadini rimasti in piedi per ore sotto al sole ad aspettare il proprio turno per donare il sangue.
Un gesto d’amore, di civiltà e di solidarietà , che a molti è venuto del tutto spontaneo. “Grazie per averci ricordato che siamo un’unica grande comunità in lotta contro l’odio”, si legge in uno dei commenti sotto al post.
Molti utenti lo hanno ringraziato per aver dimostrato che l’Islam “è una religione di pace”: “Hai fatto ciò che avrebbe fatto qualsiasi altro buon musulmano”, scrive uno di questi.
“Guardate il mio sangue – ha aggiunto ElAwadi -. Non è diverso da quello di un altro, non importa ciò in cui crediamo e quale sia il nostro nome, siamo tutti esseri umani, alla fin fine”.
(da “Huffingtonpost“)
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