SUL TETTO PER SFUGGIRE ALLE CIMICI CHE NON C’ERANO: L’APOTEOSI UMORISTICA DELLA RAGGI
PER PARLARE CON ROMEO ERA ANDATA 15 VOLTE SUL TETTO: DI COSA AVEVA PAURA?… TEMEVANO LE CIMICI, MA LA PROCURA CONFERMA: “NON CI SONO MAI STATE”
Gli uffici del Comune dopo l’insediamento della giunta guidata dalla sindaca Virginia Raggi non sono stati oggetto di alcuna attività di intercettazione da parte della magistratura.
Lo precisano fonti della Procura di Roma in replica al contenuto di una intervista che Salvatore Romeo, ex capo della segreteria del primo cittadino, ha rilasciato al Messaggero e in cui parla, tra l’altro, di una conoscenza di ‘cimici’ in Campidoglio sin dal secondo giorno di governo della Capitale.
“Io e la sindaca Raggi – aveva rivelato Romeo – sapevamo delle cimici in Campidoglio dal secondo giorno. Adesso mi auguro che gli omissis nella chat non vengano svelati perche’ non rilevanti penalmente”.
“Sul tetto ci saremo andati quindici volte, quel giorno mangiavamo un panino, come sempre, poi e’ uscita fuori quella foto ed ecco che e’ scoppiato il caso”, racconta Romeo a proposito dello scatto che lo ritrae con la sindaca di Roma sul tetto del Campidoglio, intento in una conversazione.
“La mia conoscenza con Raffaele Marra – afferma ancora Romeo – è iniziata nel 2013 quando lui era il mio capo dipartimento, la ragione per cui in chat lo chiamavo ‘capo’ abbreviando. Parliamo di un professionista, plurilaureato, sicuramente ci sara’ stato un errore di valutazione evidente da parte mia. Ma i fatti che gli vengono addebitati sono precedenti il suo rapporto con il M5S che nessuno di noi conosceva”.
“Romeo dice che lui e la Raggi sapevano delle cimici in Campidoglio. E come facevano a saperlo?”. Commenta su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini
(da “Huffingtonpost”)
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