SULLO SCUDO ANTI-SPREAD SCONFITTI I FALCHI, AL VERTICE UE PASSA LA LINEA MONTI
RESA OPERATIVA L’INTESA RAGGIUNTA DAI CAPI DI GOVERNO… LA BCE SARA’ L’AGENTE DEL FONDO SALVA-STATI PER L’ACQUISTO DEI TITOLI DI STATO… SODDISFAZIONE DELLA DELEGAZIONE ITALIANA
La zona dell’euro avrà un meccanismo per fermare la febbre degli spread ed aiutare i paesi virtuosi che ne faranno richiesta a tenere sotto controllo il differenziale dei rendimenti.
Mentre le banche spagnole avranno da fine mese 30 miliardi di aiuti e Madrid un anno di tempo in più per riportare il deficit sotto il 3%.
Nella prima riunione, dopo la decisione del Vertice di fine giugno, l’Eurogruppo ha riaffermato “il proprio forte impegno a fare tutto ciò che è necessario per assicurare la stabilità finanziaria della zona euro, in particolare attraverso un uso flessibile ed efficiente del fondo Efsf-Esm”.
E come primo passo concreto in questa direzione il fondo salva stati e la Bce hanno firmato “un accordo tecnico” che prevede che l’istituto di Francoforte sia l’agente dell’Efsf-Esm per l’acquisto dei bond sul mercato secondario, in funzione anti spread.
“L’accordo va nella direzione auspicata dall’Italia”, avevano riferito fonti italiane, poco dopo che il premier Monti aveva lasciato in anticipo la riunione senza fare dichiarazioni.
“Non c’è nessun retroscena. Il confronto sul meccanismo antispread si è già svolto ed è andato bene”, avevano aggiunto le fonti.
Il risultato di stanotte premia la linea italiana tenuta con coerenza al vertice e difesa di fronte alle dichiarazioni oscillanti giunte da alcuni paesi nordici, che sembravano rimettere in discussione l’accordo. In vista dell’Eurogruppo, chiamato ad implementare le decisioni del Vertice, Monti ha incontrato due giorni fa in Provenza il ministro francese Pierre Moscovici, rafforzando l’asse con la Francia.
Mentre ieri si è intrattenuto prima con il commissario Ue agli affari monetari Olli Rehn e poi con il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker.
Nonostante le resistenze della Finlandia, le “reticenze” dell’Olanda e i dubbi della Germania, l’eurozona si muove con decisione verso misure a breve per stabilizzare i mercati, oltre che verso la creazione in tempo medio lunghi di un’unione bancaria e fiscale.
“La Bce potrà intervenire sui mercati secondari a nome e per conto dell’Efsf”, ha spiegato l’Ad del fondo, il tedesco Klaus Regling. Ciò significa che il bilancio della Bce non verrà intaccato e i rischi e benefici saranno in conto del fondo. “Di mercato primario non si è parlato, ma è una possibilità che esiste, già prevista sia dall’Efsf che dall’Esm”, ha precisato Regling.
Ed anche la Spagna, l’altro sorvegliato speciale finito nel mirino dei falchi del Nord Europa, con il ministro olandese Jan Kees De Jager che aveva detto che “va risolto radicalmente il problema di Spagna e Italia”, ha ottenuto ciò che voleva.
Il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker ( il suo mandato è stato prorogato di altri due anni ma dovrebbe lasciare a fine 2012 secondo un accordo politico) ha annunciato che Madrid avrà 30 miliardi per ricapitalizzare le banche “entro la fine del mese” e che alla Spagna è stato concesso un anno in più per riportare il suo deficit sotto il 3%.
(da “La Repubblica“)
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