SVOLTA NELL’INCHIESTA SUI FONDI LEGA, UNO DEI COMMERCIALISTI ARRESTATI: “PARTE DEI SOLDI RESTITUITI ANDAVANO ALLA LEGA”
SCILLIERI RIVELA CHE PARTE DEI SOLDI CHE INCASSAVA COME CONSULENTE DELLA LOMBARDIA FILM VENIVANO GIRATI ALLA LEGA DI SALVINI SECONDO QUANTO GLI AVEVANO CONFERMATO DI RUBBA E MANZONI
Il commercialista Michele Scillieri sapeva che parte dei soldi che ‘retrocedeva’ a Di Rubba e Manzoni finivano alla Lega di Salvini.
La rivelazione è di quelle che potrebbero cambiare la storia dell’indagine sui fondi del Carroccio ed è emersa nel corso dell’interrogatorio del professionista, uno dei commercialisti arrestati nell’inchiesta milanese sul caso Lombardia film commission (Lfc) e che sta scavando anche su presunti fondi neri raccolti per il partito: una parte dei soldi che Scillieri incassava come consulente della Lombardia Film Commission e che poi ‘retrocedeva’ sarebbero stati girati anche alla Lega, stando a una confidenza che aveva ricevuto.
Il dettaglio, come detto, è emerso dall’interrogatorio di sabato scorso di Scillieri, nel cui studio venne registrata la ‘Lega per Salvini premier’ e finito ai domiciliari assieme, tra gli altri, ad Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due revisori contabili per il Carroccio in Parlamento, nell’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi.
A inquirenti e investigatori, secondo le agenzie di stampa, Scillieri ha spiegato che lui girava a Di Rubba e Manzoni una parte dei soldi (a volte anche metà del compenso) che riceveva come commercialista consulente dal 2018 dalla Lfc.
Veniva pagato ogni trimestre dalla Film Commission con compensi anche da 24mila euro. E poi parte di questo denaro ‘retrocesso’, stando a ciò che gli avrebbe confidato uno dei due, sarebbe andata anche al partito.
Nell’interrogatorio i pm hanno mostrato a Scillieri anche alcune fatture, quattro in totale, con le quali sono state giustificate formalmente le ‘retrocessioni’ di denaro che andava dal professionista ai revisori.
Secondo l’accusa, Di Rubba e Manzoni hanno emesso fatture su consulenze professionali affidate a Scillieri. E poi i soldi, stando a ciò che lui era venuto a sapere, sarebbero stati girati ulteriormente in parte verso il partito e sulla base di quello che gli era stato presentato come un ‘accordo’.
(da agenzie)
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