L’INDEGNA SCENEGGIATA DELLA MELONI MENTRE CONTE E’ IN CONFERENZA STAMPA
GESTICOLA PERCHE’ CONTE HA RISPOSTO A UNA DOMANDA SULLA SCORTA INTERVENUTA PER DIFENDERE LA FIDANZATA, MA SULL’USO DELL’AQUASCOOTER DA PARTE DEL FIGLIO DI SALVINI NON DISSE UNA PAROLA DI CONDANNA
Una Giorgia Meloni infuriata che gesticola e alza la voce dal suo scranno a Montecitorio. Le immagini mostrano un momento di sfogo della leader di Fratelli d’Italia.
Il tutto mentre lei — e i colleghi parlamentari — erano chiamati in Aula per discutere delle modifiche ai decreti sicurezza. Il tutto mentre Giuseppe Conte era impegnato nella conferenza stampa per parlare del DPCM Natale agli italiani (sia su Facebook che sui vari canali nazionali).
Un qualcosa che non è piaciuto a Giorgia Meloni che, nel video pubblicato da La Repubblica, si sfoga con il leghista Giancarlo Giorgetti. Toni che sono accesi, con il deputato del Carroccio che annuisce alle parole rabbiose — si vede dai gesti e dai toni, non potendo percepire il tema affrontato in quel momento per via della distanza del microfono — della leader di Fratelli d’Italia.
Il motivo dello sfogo lo troviamo in una sua diretta social, pubblicata direttamente dall’interno dell’emiciclo della Camera dei deputati.
Tra i passaggi fondamentali, che spiegano il motivo della sua rabbia, c’è questo: «Chiedo ufficialmente a Mattarella cosa pensa di questo uso delle nostre istituzioni. Conte vuole difendersi sull’uso della sua scorta? Lo deve fare nelle sedi competenti, non approfittando di milioni di italiani che aspettano di sapere se possono festeggiare il Natale. Vergogna».
Insomma, oltre alle classiche polemiche sull’immigrazione, Giorgia Meloni infuriata perchè Conte ha risposto a una domanda sulla sua scorta intervenuta in soccorso della sua compagna, Olivia Paladino.
Parla di uso improprio, ma quando toccò a Salvini un qualcosa di simile — ricordate il giro sull’acquascooter della Polizia di Stato del figlio durante l’estate del 2019 — non proferì parola.
Insomma, l’indignazione è sempre a targhe alterne.
(da agenzie)
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