TAJANI: “MELONI, BASTA CAMBIARE IDEA”
“FACCIA CHIAREZZA NEL SUO PARTITO, NON SI PUO’ MUTARE OPINIONE OGNI GIORNO”
«Noi abbiamo suggerito prima Alfio Marchini, e la Meloni ha detto no. Poi la Meloni si era messad’accordo con tutti noi per Guido Bertolaso e aveva iniziato a girare Roma con lui, poi però ha cambiato idea. Adesso arriva questa proposta (lei sindaco, Marchini vice, Bertolaso city manager…n.d.r.) … L’unità del centrodestra è un patrimonio per cui occorre lavorare, ma non può essere il frutto di decisioni estemporanee».
Antonio Tajani, romano, esponente moderato di Forza Italia e vicepresidente del Parlamento europeo non intende «fare polemica» con Giorgia Meloni.
Ma una cosa ci tiene a precisare: «Pacta sunt servanda. C’è stato un documento sottoscritto. Sono stati la Lega e FdI a cambiare idea. La politica è anche regole. Si deve essere seri».
Meloni propone ciò in nome dell’unità del centrodestra.
«Il centrodestra, come le ho detto, era unito su Bertolaso. Se aveva interesse a candidarsi la Meloni doveva dirlo subito: sarebbe stata candidata. Ma non è che lo può a fare adesso a campagna di fatto iniziata, cambiando posizione più volte. Doveva dirlo all’inizio ma ha sempre detto che non ne aveva intenzione. Insomma, dovrebbero fare chiarezza al loro interno. Noi abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare per l’unità del centrodestra: dai vertici ai gazebo. Ma l’unità non vuol dire annientarsi e scomparire: perchè mi sembra che i sondaggi danno Fratelli d’Italia e Forza Italia alla stessa percentuale a Roma».
A proposito di sondaggi. Gli ultimi danno Guido Bertolaso molto dietro.
«Siamo a bocce ferme. Ancora occorre far conoscere le sue qualità e il programma. Noi abbiamo scelto un candidato che non è esponente di partito: scelta fatta nella direzione della richiesta che c’è nel Paese di un profilo che sia espressione della società civile, che abbia dimostrato di saper fare e non impegnato in altri ruoli. Bertolaso, insomma, farà solo il sindaco. Mi sembra invece che l’appello della Meloni abbia l’obiettivo di cercare di rafforzare la sua posizione e la sua lista».
È vero ciò che si vocifera, ossia che in fondo ci sperate ancora in un ticket con Alfio Marchini?
«Marchini è un candidato che a noi piaceva, lo abbiamo detto fin dall’inizio. È un’espressione civica che poteva allargare i confini del centrodestra, a noi andava bene. Poi Fratelli d’Italia ha detto no. Detto ciò in questo momento mi sembra più forte Bertolaso che Marchini. Ma io faccio l’appello al tutto il centrodestra, perchè sono convinto che la partita si vince al centro».
Con Guido Bertolaso candidato?
«Assolutamente sì»
Antonio Rapisarda
(da “il Tempo”)
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