TAJANI SULLA GRATICOLA: PASSERA’ L’ESAME DEI BERLUSCONI? OGGI A MILANO IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA INCONTRERÀ MARINA E PIER SILVIO. UN SUMMIT, A CUI PARTECIPERÀ ANCHE GIANNI LETTA, PER DISCUTERE DEL “RINNOVAMENTO DEL PARTITO
I DUBBI DEI FIGLI DEL CAV: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA?
L’incontro, che doveva esserci già due settimane fa, è per oggi. Antonio Tajani a Milano incontrerà Pier Silvio e Marina Berlusconi, a casa di lei. Ci sarà anche Gianni Letta. «Era previsto da giorni e gli scambi sono periodici» minimizzano l’impatto della indiscrezione da entrambe le parti.
Tuttavia, questo faccia a faccia del segretario con i figli del fondatore di FI segue almeno due alert letti con un certo interesse anche negli ambienti del partito in cui si scommette (e un po’ si lavora) per un ricambio al vertice.
Il 9 luglio, presentando i palinsesti Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha parlato apertamente di ricambio generazionale. «Il problema di Forza Italia è che sono anziani, non dico anagraficamente, ma per mentalità. Ci vorrebbe una iniezione di forze nuove».
Si riferiva ai candidati, certo, ma anche a una classe dirigente da far crescere. Poi ha stroncato la battaglia di Tajani per lo ius scholae definendo il tema «non una priorità». Indicazioni, molto nette, che darebbero conto di una insoddisfazione per la conduzione del partito troppo romanocentrico e che fatica a recuperare consensi al Nord.
Due giorni fa è stato Ignazio La Russa a evocare questo scenario: «Tutti i figli di Silvio Berlusconi, non solo Pier Silvio, ma anche Marina, Barbara, Luigi ed Eleonora se decidessero di fare
politica rappresenterebbero un fatto estremamente positivo», le parole del presidente del Senato. Un’entrata a gamba tesa nelle faccende degli alleati?
Anche in questo caso dentro FI minimizzano: «Niente di diverso da quel che diceva lo stesso Tajani. Del resto i figli di La Russa sono amici dei figli più giovani di Berlusconi, non è un caso che abbia nominato tutti e cinque».
Il segretario, da parte sua, a proposito della famiglia dice sempre che i rapporti sono ottimi e periodici. Solo pochi giorni fa il Consiglio nazionale ha approvato la modifica dello statuto per cui i coordinatori regionali non saranno più nominati dal leader, ma eletti dagli iscritti.
Una modifica nella direzione di quel rinnovamento sollecitato da Pier Silvio. E anche a proposito dell’incontro di oggi, Tajani si professa sereno, sicuro del sostegno dei Berlusconi al partito e alla sua conduzione.
(da Corriere della Sera)
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