TEL AVIV, MIGLIAIA IN PIAZZA CONTRO NETANYAHU: “FERMI IL MASSACRO A GAZA E RIPORTI A CASA GLI OSTAGGI”
BLOCCATA ANCHE L’AUTOSTRADA… INTANTO IL PREMIER VIENE CONTESTATO DAI SUOI STESSI MINISTRI
Migliaia di persone hanno invaso le strade di Tel Aviv per chiedere la cessazione immediata delle operazioni militari a Gaza e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e di altri gruppi armati nella Striscia. La manifestazione, indetta dal Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani, è arrivata all’indomani della decisione del governo di Benjamin Netanyahu di occupare Gaza City, un passo che ha inasprito ulteriormente il dibattito interno e le tensioni con la comunità internazionale. I manifestanti hanno sfilato esponendo cartelli e fotografie dei propri cari rapiti, scandendo slogan contro il protrarsi della guerra.
Autostrada bloccata dai manifestanti
Alcuni manifestanti hanno bloccato per ore l’autostrada Ayalon, una delle principali arterie della città, paralizzando il traffico
Secondo i media israeliani, la polizia è intervenuta per sgomberare la carreggiata e ha arrestato tre persone. Il messaggio della piazza è stato chiaro: «Niente è più importante della vita degli ostaggi. Fermate la guerra, riportateli a casa». Una richiesta che riflette la crescente frustrazione di una parte dell’opinione pubblica israeliana nei confronti dell’esecutivo, accusato di privilegiare obiettivi militari e politici a scapito della liberazione dei prigionieri.
Netanyahu contestato anche dai suoi ministri
Intanto, Netanyahu viene contestato anche dai suoi stessi ministri. Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich, contrario alla decisione del governo di occupare Gaza City, ha detto, come riporta Ynet, di aver «perso la fiducia che il primo ministro Benjamin Netanyahu possa e voglia guidare l’esercito israeliano alla vittoria». Nonostante la propria posizione, comunque, Smotrich non sembra in alcun modo intenzionato a dimettersi dal proprio incarico. «Ho appoggiato anche mosse che, a mio avviso, erano meno corrette – spiega Smotrich – e sono rimasto al governo». E conclude con un appello a Netanyahu: «Non è troppo tardi per cambiare idea. Riconvochi il governo e annunci in modo inequivocabile che non
ci saranno più soste intermedie. Che non ci saranno più accordi parziali. Che questa volta puntiamo a una vittoria chiara che porterà alla resa completa di Hamas e il ritorno di tutti gli ostaggi in un colpo solo, oppure con la sua e distruzione, e all’annessione di ampie zone della Striscia di Gaza»
(da agenzie)
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