TONINELLI SULLA DISCESA IN CAMPO DI VANNACCI CON LA LEGA: “IL GENERALE INTERCETTA IL VOTO IGNORANTE, PERCHÉ ’ LE STUPIDAGGINI CHE HA SCRITTO SONO MOLTO POPOLARI”
“LA SUA CANDIDATURA È L’ULTIMA SPIAGGIA PER SALVINI”
“La candidatura del generale Vannacci è stata l’ultima spiaggia. Salvini avrà fatto una spesa di qualche migliaio di euro per un sondaggista, gli avrà detto che all’interno della platea degli elettori leghisti Vannacci è benvisto e di conseguenza l’ha candidato”.
Così ha dichiarato Danilo Toninelli, ex ministro dei trasporti e delle infrastrutture, intervenuto a Radio Cusano Campus durante ‘L’Italia s’è desta’, programma d’informazione condotto dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e dalla giornalista Roberta Feliziani.
“Vannacci intercetta il voto ignorante, perché se guardiamo un po’ le stupidaggini che ha scritto, soprattutto nel primo libro, sono molto popolari”, ha continuato Toninelli. “La sua idea generale è quella dove la donna sta a casa a fare le faccende domestiche e l’uomo fuori a guadagnarsi la pagnotta.
L’idea culturale della società di Vannacci è riassunta in questo, lui va a intercettare il voto ignorante. Ricordiamo come in Italia secondo me circa 10milioni di italiani sono analfabeti reali, e almeno altri 20milioni sono analfabeti funzionali, di conseguenza Vannacci è la scelta strategica giusta per intercettare il voto ignorante. Poi fa anche ragionamenti che coincidono molto con quelli salviniani e dunque si trovano bene insieme”.
In merito a queste scelte da parte dei partiti, Toninelli ha voluto aggiungere: “Per Salvini candidare Vannacci o per il PD candidare chi ha idee molto diverse dal PD stesso (Tarquinio ndr.) ha semplicemente una funzione elettorale. Si tratta di un declino del valore della politica, non più basata e fondata sulle idee, ma basata sul consenso, funzionale all’occupazione di posizioni di potere e alla gestione del potere, e quindi del denaro. Sapete perché sono state chiuse le sedi del PD? Perché non c’era dentro più nessuno. La politica deve tonare ad appassionare, oggi siamo allo stadio zero dell’attaccamento e della passione politica”, ha ribadito Toninelli.
E sulla possibilità di eventuali sorprese per queste elezioni europee: “Sono molto critico – ha continuato – sono tendenzialmente ottimista, però devo anche essere realista. Non vedo all’orizzonte nessuna prospettiva che possa trasformarsi in speranza, perché le scelte che dobbiamo fare oggi sono le scelte che ci permetteranno tra 10-20 anni di avere qualche risultato in più, ma non c’è nessuno oggi”, ha evidenziato l’ex ministro cinque stelle.
“Gli unici che penso abbiano la libertà mentale, l’indipendenza, l’onestà intellettuale e l’intelligenza per salvare l’Italia sono i giovani. Io darei in mano il paese ai venticinquenni, perché non vedo nessuna speranza. Mi dite in quest’anno e mezzo di governo se c’è stata un’idea? Parlano di condoni fiscali, di pace fiscale, di condoni edilizi, di aborto che non dovrebbe più essere un diritto, di fascismo, antifascismo. Hanno ampiamente stufato!”, ha concluso Toninelli.
(da Radio Cusano)
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