TOSCANI VINCE LA CAUSA CON SALVINI: DEFINIRLO “INCIVILE†NON E’ REATO
ERA RIFERITO ALLE SCELTE SUL SOCCORSO AI NAUFRAGHI
Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera fa sapere che secondo il pubblico ministero milanese Stefano Civardi dare a Salvini del «fascista» e dell’«incivile» non è diffamazione, ma può essere «scriminato dall’esercizio del diritto di critica politica» tutte le volte in cuil’epiteto, «lungi dall’essere semplice argumentum ad hominem» e dunque «gratuito attacco alla persona di Salvini» o al suo partito, intende «biasimare scelte politiche al centro del dibattito pubblico».
Una decisione simile a quella del gip di Bari che ha archiviato la stessa frase scritta su uno dei manifesti che accoglievano il Capitano.
Il PM stava decidendo su una causa che riguardava Oliviero Toscani:
Il fotografo – era il 2 agosto – parlando di immigrazione nella trasmissione «La Zanzara» su Radio 24, alla domanda se Salvini fosse fascista aveva risposto: «No, di più. Peggio, dopo aver visto ciò che si è visto. Chi è che parla di castrazione? E lui dice no, non possono sbarcare… Non sono clandestini sui barconi, c’è della gente… Salvini è un incivile».
Sul termine “incivile” la scriminante opera in una chiave che relativizza il canone di riferimento sulla cui base misurarne nel contesto l’offensività o meno: la parola è sì «una rude valutazione», ma,essendo anch’essa «ancorata alla tematica di attualità del soccorso di naufraghi, evidentemente si riferisce a un giudizio su scelte politiche in contrasto con il canone di civiltà professato da Toscani».
(da agenzie)
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