TRAVAGLIO, CONSIDERATO IL VERO IDEOLOGO DEL M5S, INFIOCINA CONTE: “PRECIPITATO ALLA PERCENTUALE LIDL DEL 9,99, CONTE È IL PRIMO GRANDE SCONFITTO. IL MOVIMENTO DEVE DECIDERE SE SCIOGLIERSI E FARLA FINITA O SE HA SPERANZE”
SEMBRA CHE L’EX MINISTRO STEFANO PATUANELLI, IN PRIVATO, “SUGGERISCA” LE DIMISSIONI DI “GIUSEPPI” … LA POSSIBILE CONTROMOSSA DI CONTE: ABOLIRE IL LIMITE DEI DUE MANDATI PER RIABILITARE I BIG DEL PARTITO
“Conte è il primo grande sconfitto di queste elezioni, ma credo che l’ultimo dei suoi problemi sia il rapporto con Elly Schlein , anche perché più il M5s si avvicina a Schlein, più perdono voti: primum vivere oppure decidere se morire. Quante volte abbiamo parlato della morte dei 5 Stelle? Ma prima o poi succederà, Grillo lo aveva definito un movimento biodegradabile”.
Così a Otto e mezzo (La7) il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio risponde alla conduttrice Lilli Gruber, che gli chiede cosa farà adesso il leader del M5s, Giuseppe Conte, alla luce del deludente risultato raggiunto dal Movimento alle elezioni europee.
“Non sto dando affatto per morti i 5 Stelle – precisa Travaglio – ma dico che sulla base delle loro analisi devono decidere loro se è venuto il momento di sciogliersi e di farla finita con una eutanasia oppure se hanno speranze per il futuro. È una partita aperta“.
E aggiunge: “Certamente non li ha aiutati l’astensionismo, certamente le loro regole troppo rigide li costringono a presentare continuamente liste di sconosciuti. Un’altra regola che io difendo ha imposto a Conte di non candidarsi: evidentemente ora staremmo raccontando un risultato diverso se le liste fossero state sormontate da Conte. Credo che alla sua lista avrebbe portato forse più voti di quelli che ha portato la Meloni, perché in questo momento il Movimento si identifica in Conte. Ricordo che il M5s era morto”
“E quindi cosa deve fare Conte?”, chiede Gruber. “Adesso i 5 Stelle devono decidere se esistere – ribadisce il direttore del Fatto – se il leader continuerà a essere Conte, cioè se Conte avrà ancora voglia di fare tanti sforzi per raccogliere così pochi risultati o se sarà un altro, se devono cambiare le regole e quali. Credo che dovranno avviare una grossa riflessione interna e non penso che faranno finta di niente“.
(da agenzie)
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