TROVA I LADRI IN CASA, MA DON NANNI NON PORGE L’ALTRA GUANCIA E LI PRENDE A PUGNI
“NON HO SEGUITO ALLA LETTERA L’INSEGNAMENTO DI GESU’, ORA PER FARMI PERDONARE CELEBRO SUBITO UNA MESSA PER LORO”
«Porgere l’altra guancia? Per una volta diciamo che non ho seguito alla lettera l’insegnamento di
Gesù. Ma quando ho visto i tre ladri che mi rovistavano nei cassetti di casa ho avuto una tale scarica di adrenalina che ho perso la testa. Li ho messi in fuga a mani nude. Ora, però, per farmi perdonare celebro subito una Santa Messa per loro».
Don Lorenzo Nanni, 49 anni, ha più la stazza del centroboa di pallanuoto che quella del sacerdote.
Aiuto parroco della chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Genova Sampierdarena, davanti al pronto soccorso dell’ospedale Galliera mostra qualche graffio e un paio di lividi.
È ciò che rimane della zuffa di ieri con i tre banditi che, incappucciati, hanno fatto irruzione nel suo alloggio sulle alture di Borgo Fornar i, frazione di Ronco in Valle Scrivia: «Mi sono fatto medicare più che altro per una questione legale. Credo di essere uscito bene dallo scontro», spiega quasi con orgoglio, sebbene non neghi d’essersi pure spaventato: «In una zona tranquilla come quella non ti aspetti certo di trovarti in casa tre sconosciuti in pieno giorno», sottolinea.
Sono le 9 e Don Nanni ha appena finito le preghiere del mattino. «Ho deciso di ritirarmi per qualche giorno nella casa di mia mamma: appena terminate le Lodi ho sentito alcuni rumori provenire dal soggiorno. Ho pensato che fosse mia madre rientrata dall’orto». Invece si ritrova davanti tre banditi.
«Avevano i n testa cappellini da baseball e fazzoletti neri, per coprire il viso. Erano lì che aprivano mobili e cassetti. Non ci ho più visto».
Il sacerdote li rimprovera, li mette in guardia.
Ma i ladri non scappano e lo affrontano. Ne nasce una rissa, piuttosto violenta secondo il racconto del religioso.
«Quando hanno capito che non avrebbero avuto la meglio – prosegue – hanno mollato il colpo e sono fuggiti. Ho anche provato a inseguirli nel bosco, ma dopo una decina di metri ho desistito».
(da “il Secolo XIX”)
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