TRUMP DIMEZZATO DAL VOTO DI MIDTERM: COSA CAMBIA CON MAGGIORANZA SOLO AL SENATO E NON ALLA CANERA
E’ ESPOSTO ALL’IMPEACHMENT MA MANTIENE AUTONOMIA IN POLITICA ESTERA
Il partito repubblicano nelle elezioni di metà mandato ha perso il controllo della Camera dei rappresentanti, ma ha mantenuto (anzi rafforzato) il controllo del Senato. Il presidente quindi non potrà più contare sul supporto del Congresso nel suo complesso, una situazione che avrà importanti ripercussioni sulla sua politica interna. E lo trasforma – seppur parzialmente – in “un’anatra zoppa”.
Cosa succederà alla politica estera?
Il presidente manterrà autonomia e ampi poteri, come prevede la Costituzione americana, che assegna alla Casa Bianca le prerogative in politica estera. In quel campo l’influenza del Congresso è più modesta.
Cosa succederà alla politica interna?
Di fatto questo significa entrare in una fase di difficoltà della presidenza perchè le sue proposte si possono arenare di fronte al veto parlamentare. Il sistema politico americano è infatti “meno presidenziale” di quanto appaia. Le leggi più importanti, nuove tasse o nuove spese, non possono passare senza il sì del Congresso.
È importante che Trump abbia mantenuto il Senato?
Sì, anche perchè il Senato ha un potere aggiuntivo rispetto alla Camera, quello di confermare o bocciare le più importanti nomine del presidente: membri dell’esecutivo e giudici. Come si è visto nel caso del giudice della Corte Suprema Kavanaugh. La guerra dei repubblicani si estenderà anche alle nomine, quindi, privando il presidente di uno degli strumenti per cambiare gli equilibri di potere
La Camera può proporre impeachment contro Trump?
Sì, il procedimento di messa sotto accusa del presidente è una prerogativa della House of Representative. Bisognerà capire come la maggioranza democratica vorrà usare questo potere o questa minaccia. Un’ala radicale del partito vorrebbe avviare subito dei procedimenti di impeachment sia contro il presidente sia contro il giudice Kavanaugh. Ma questo potrebbe trasformarsi anche in un autogol per i democratici, trasformando – per il suo elettorato – Trump in una vittima.
(da agenzie)
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