“TUTTI HANNO VISTO, MA NESSUNO L’HA AIUTATA”: PARLA IL PADRE DI MARIAM, LA RAGAZZA ITALO-EGIZIANA UCCISA DAI RAZZISTI IN INGHILTERRA
IL RITARDO NEI SOCCORSI E L’INDIFFERENZA
Mariam Moustafa aveva solo 18 anni e con la famiglia si era trasferita da Ostia a Nottingham, in Inghilterra, dove studiava Ingegneria.
Proprio lì, il 14 marzo ha perso la vita dopo tre settimane di coma causato da un’aggressione da parte di un gruppo di ragazze all’esterno del Victoria Centre, in Parliament Street.
A parlare della scomparsa della giovane è il padre Hatim Mohamed Moustafa sulle pagine del Corriere della Sera, ancora incredulo ma agguerrito, alla ricerca della verità .
“Tutti hanno visto ma nessuno ha chiamato la polizia. Nemmeno l’autista del bus dove si trovava Mariam […] L’ho fatto io, cinque ore più tardi, quando mia figlia si è sentita male e l’ho portata in ospedale. Quello da dove l’hanno dimessa dicendo che aveva un piccolo problema al cervello […] E solo cinque ore più tardi sono andati a esaminare l’autobus, a vedere se c’erano macchie di sangue o altro.”
E sulla baby gang di sconosciute che ha strappato la vita a Mariam, Hatim ha le idee chiare.
“Brutta gente, sono sei, mi hanno detto che adesso le hanno anche arrestate. Fanno paura, sono pericolose. Avrebbero picchiato anche me. Vengono da un ambiente balordo.”
Si parla anche di responsabilità mediche legate al decesso della giovane italo-egiziana, ma il padre non si pronuncia sulla possibilità di una denuncia, delegando ogni decisione ai suoi legali.
Tragico il destino di Mariam, compiutosi in una terra dove la sua famiglia credeva di poter coltivare sogni di benessere.
“Volevo solo farla stare meglio. Non posso negare che qui il business è un’altra cosa rispetto all’Italia. Il lavoro, lo studio, tutto. Il futuro era incerto, ma proprio non pensavo che sarebbe tutto finito in questo modo orribile.”
Attestati di solidarietà alla famiglia sono giunti sia dai cittadini di Nottingham che dalla comunità di Ostia, dove Hatim aveva gestito una pizzeria e si era occupato di antiquariato prima del trasferimento in Inghilterra.
“Sono cose che ti fanno stare meglio […] ma dura poco perchè non puoi fare a meno di pensare a quello che è successo e a come è successo. Voglio chiarezza su tutti gli aspetti di questa storia.”
(da “Huffingtonpost”)
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