TUTTI INDAGATI: IL DISASTRO DEL M5S QUANDO SI TROVA AD AMMINISTRARE
RAGGI, APPENDINO, NOGARIN, CINQUE: I SINDACI GRILLINI SOTTO ACCUSA
E ora tocca a Chiara Appendino.
Non c’è pace per i sindaci del Movimento 5 Stelle, dopo Virginia Raggi è il turno della sindaca di Torino, indagata per falso in relazione al bilancio 2016 dalla procura per la vicenda Ream. “Vi comunico che mi è appena stato notificato un avviso di garanzia – ha scritto su facebook – sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura, certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l’interesse della città e dei torinesi. Desidero essere ascoltata il prima possibile al fine di chiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazione dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa amministrazione mai ha voluto nascondere”.*
Peraltro Appendino risulta già indagata in un’altra inchiesta della Procura di Torino sui fatti di Piazza San Carlo dove più di mille persone rimasero ferite durante la proiezione della finale di Champions League e una donna è morta schiacciata dalla folla.
Per M5S i guai giudiziari nelle città che amministrano continuano ad aumentare.
Virginia Raggi, prima cittadina di Roma, ha visto archiviare alcune accuse nei suoi confronti ma resta in piedi quella per falso nell’ambito dell’inchiesta per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del dipartimento Turismo (la procura ha chiesto invece l’archiviazione per l’indagine a carico della sindaca per un’altra nomina, quella di Salvatore Romeo, ex capo della sua segreteria politica, nella quale la prima cittadina risponde di abuso di ufficio).
Altro caso giudiziario recente, e forse tra i più scottanti, riguarda Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese sull’affidamento del servizio dei rifiuti, sulla gestione del Palasport e sull’abusivismo edilizio che coinvolge altre 22 persone, tra cui il vicesindaco.
In questo caso a Cinque le ipotesi di reato sono di rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e turbativa d’asta. In un primo momento era stato disposto per il primo cittadino anche l’obbligo di firma, poi revocato dal Gip di Termini Imerese.
Poi Livorno, dove il sindaco Filippo Nogarin è indagato per bancarotta fraudolenta, abuso d’ufficio e falso in bilancio nell’inchiesta relativa alla revoca del cda di Aamps e all’approvazione del bilancio della municipalizzata dei rifiuti.
Altro casi, più laterale: a Quarto, in provincia di Napoli, è finita sulla graticola Rosa Capuozzo. La sindaca eletta con la lista dei grillini non è stata indagata dai magistrati, ma alcune intercettazioni hanno comunque gettato un’ombra sul suo comportamento per i presunti ricatti subiti da un consigliere comunale.
Alla fine anche Rosa Capuozzo è stata allontanata dal M5S.
(da “Huffingtonpost”)
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