TUTTO STO CASINO PER UNA PIZZA AL MESE: IL TAGLIO DELL’IRPEF SVENTAGLIATO DAL GOVERNO VALE 20 EURO AL MESE PER CHI GUADAGNA 40MILA EURO LORDI ALL’ANNO
LA SIMULAZIONE DI UNA RIDUZIONE DELL ALIQUOTA DEL SECONDO SCAGLIONE IRPEF: SOLO UN FAVORE A CHI GUADAGNA OLTRE 4.000 EURO AL MESE
Il taglio dell’Irpef, se l’asticella non salirà sopra il limite dei 50mila euro di reddito, si tradurrà in una pizza al mese o poco più. Nel migliore dei casi, si tratterebbe di un aumento in busta paga di circa 35 euro mensili per chi guadagna 50mila euro lordi all’anno, e di 20 euro per chi si ferma alla soglia dei 40mila.
Diverso il discorso se dovesse andare a buon fine il pressing di Forza Italia e Cisl, che chiedono di portare il taglio dal 35 al 33% dell’aliquota Irpef fino a 60mila euro di reddito.
In questo caso il vantaggio sarebbe più sostanzioso: 940 euro annui per chi guadagna 55mila euro, 1.240 euro con un reddito di 58mila e 1.440 euro per chi arriva a 60mila euro.
Le simulazioni sono state realizzate dallo studio tributario romano Timpone & Associati, che ha preso in considerazione anche gli effetti, molto più modesti, sul reddito da lavoro autonomo. Fino a 85mila euro di reddito, infatti, nulla cambia
perché si resta nel regime di flat tax al 15%. Per chi è invece in regime ordinario — ossia paga in base agli scaglioni Irpef previsti per tutti gli altri — il risparmio su 100mila euro di reddito sarebbe di 440 euro.
Il partito del vicepremier Antonio Tajani e il sindacato stanno facendo pressioni per portare il taglio Irpef a 60mila euro. Dunque, per ottenere un beneficio fiscale realmente visibile, occorre che la manovra al varo del Consiglio dei ministri di domani alzi la soglia di reddito su cui il taglio Irpef va ad agire.
«L’ideale è arrivare a 60mila euro di reddito, ma bisogna vedere se ci sono le coperture», ha dichiarato ieri il segretario azzurro Tajani
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