UN GRAVE DRAMMA SCONVOLGE IL PARLAMENTO
I DEPUTATI GUADAGNANO 700 EURO IN MENO DEI SENATORI E SI INDIGNANO PER UN VIAGGIO AEREO DOVE HANNO DOVUTO ACCOMODARSI IN CLASSE ECONOMICA, MENTRE I SENATORI HANNO VIAGGIATO IN BUSINESS CLASS…. ECCO DOVE STA L’INGIUSTIZIA SOCIALE IN ITALIA…E LE SPESE DEL PARLAMENTO AUMENTANO DI 26 MILIONI DI EURO
La scena si svolge a Montecitorio, poco dopo le 21, in un’aula ormai quasi deserta, essendo ora di cena. Si discute del bilancio interno della Camera e l’on. Emerenzio Barbieri prende la parola a lungo attesa per denunciare con indignazione un’ingiustizia sociale del nostro Paese che non può più essere sottaciuta, il suo sguardo si fa serio “ Da due anni votiamo per la parità di trattamento tra deputati e senatori” e poi indignato urla “ Non è così, non è così”. Riprende fiato e dettaglia “ Oggi i senatori percepiscono 700-800 euro al mese in più rispetto a noi, cosa intendete fare?”, poi svela un episodio raccapricciante “ Alla assemblea parlamentare della Nato (dove Camera e Senato sono rappresentati da una delegazione mista), si va alle riunioni con un volo che prevede la classe business per i senatori e quella economica per i deputati, vi rendete conto della umiliazione? “.
Le parole drammatiche scuotono l’emiciclo e la solidarietà a Emerenzio è palpabile, sintomo di un malessere diffuso tra i deputati. Ma Barbieri ne ha per tutti “ Da quando la ristorazione è stata affidata a una ditta esterna, la qualità è calata. Per telefonare noi deputati dobbiamo seguire una procedura, mentre al Senato “tutti chiamano tutti” senza problemi. La rassegna stampa non può essere consegnata a mezzogiorno, si sveglino prima”.
Finalmente una serie di ingiustizie sociali vengono rese pubbliche, altro che le famiglie che non arrivano alla fine del mese, i precari, i disoccupati disorganizzati… la rivoluzione inizia dalla Camera e non si sa dove possa portare. Siamo in piena lotta di classe contro i privilegi … dei senatori.
Per la cronaca, poco dopo, prende la parola la radicale Rita Bernardini che propone degli ordini del giorno con cui chiede dei tagli alla diaria, alle spese telefoniche, aeree, ferroviarie e autostradali dei deputati. Tutti bocciati… con, in prima fila, a votare contro gli o.d.g., i “moralizzatori” della Lega da cui partono pure degli insulti contro di lei. Per la serie “ padagna ladrona”…
Ma vediamo di dare un’occhiata ai conti 2008 del Parlamento, dopo le tante polemiche e promesse sulla riduzione dei costi della Casta…
I soldi pagati dagli Italiani per il funzionamento del Parlamento ammontano a 1.069 milioni di euro per la Camera e 594,5 per il Senato, con un incremento di 14 milioni ( + 1,5%) alla Camera e di 12 milioni ( + 2,11%) al Senato. Chi si aspettava che dalla diminuizione dei gruppi parlamentari ( passati da 11 a 4) derivassero minori spese è rimasto deluso: al Senato la spesa è salita di 39 milioni di euro ( + 1,9%). Le spese sono spinte in alto dalle pensioni dei parlamentari ( + 5,25%), dai vitalizi ai senatori ( + 4,52%), dai dipendenti pensionati ( + 5,77%).
Crescono anche le spese per i servizi informatici ( + 13%), per le pulizie e facchinaggio ( + 6,53%). Pensate che solo di voli aerei i deputati eletti all’estero ci costano 1,5 milioni l’anno, mentre quelli nazionali 8 milioni, a cui vanno aggiunti altri 6 milioni per i senatori. Aumentato anche il costo dei dipendenti ( + 1,16%) e del servizio ristorazione ( + 0.76%).
Sembra ieri quando, di fronte all’indignazione popolare, tutti i partiti promettevano drastici tagli ai costi della politica…quel poco che hanno fatto non riguarda i privilegi dei parlamentari, ma costi accessori che avrebbero potuto essere eliminati da tempo e che sono stati solo limati.
Stiamo sempre aspettando che i sottosegretari si dimettano da parlamentari…. Leggiamo invece che a settembre saranno nominati un’altra trentina di sottosegretari, che arriveranno così a circa 90. Evidentemente non cambia mai nulla nel (mal)costume della politica italiana…
Leave a Reply