UN MILIONE E 400.000 I BAMBINI ITALIANI IN POVERTA’ ASSOLUTA
“I MINORENNI SONO AUMENTATI DEL 14% IN UN ANNO”
Il mondo celebra oggi la Giornata dei diritti dell’infanzia, ma in Italia è un appuntamento difficile festeggiare: “I nostri ultimi dati – dice Raffaela Milano di Save the Children – mostrano una situazione pesantissima sul fronte della povertà minorile. Abbiamo 1,4 milioni di bambini e adolescenti che vivono sotto la soglia della povertà assoluta, e questo numero spaventoso è cresciuto del 14 per cento in un solo anno”.
Non ci sono solo cattive notizie, però: “Per fortuna l’intervento pubblico – spiega ancora Milano – ha messo in campo provvedimenti come il reddito di inclusione e il fondo di contrasto alla povertà educativa, che si focalizzano proprio sulle famiglie con minori”.
Perchè il guaio è che la povertà economica “si traduce in minori che lasciano gli studi, in ragazzi che non leggono libri e non hanno accesso alla cultura”, e in questo modo “si finisce per pregiudicare l’intero sviluppo futuro del nostro paese in termini di capitale umano”.
Ma i numeri enormi sulla povertà diventano ancora più impressionanti se combinati a quelli del tracollo demografico: “Dal ’61 a oggi abbiamo perso 4 milioni di bambini, un terzo degli allievi delle scuole dell’obbligo non c’è più”. I bambini sono diminuiti, e quelli che ci sono invece di stare meglio sono in difficoltà ancora maggiore: “Noi che siamo sul campo nelle zone più difficili del paese – dice ancora Raffaela Milano – vediamo ogni giorno situazioni veramente allarmanti”.
Qualcosa di importante, invece, è stato fatto per i bambini stranieri non accompagnati che arrivano in Italia: secondo i dati di Save the Children sono 18mila quelli seguiti nei nostri centri di accoglienza, “ma quest’anno è stata varata la nuova legge che crea per loro un sistema di protezione segnando un vero punto di svolta. Anche se la legge deve essere ancora pienamente attuata, più di 2600 adulti si sono offerti di fare da punto di riferimento educativo per questi ragazzi in modo del tutto volontario, senza alcun tipo di rimborso”.
Anche se allarghiamo lo sguardo al mondo intero la situazione resta molto difficile: secondo uno studio Unicef effettuato in 37 Paesi, e un sondaggio su oltre 11mila bambini fra i 9 e i 18 anni in 14 paesi, 180 milioni di bambini affrontano prospettive peggiori rispetto ai loro genitori: un bambino su 12 vive in paesi in cui il futuro promette ancora meno del già pochissimo offerto dal passato. In 14 paesi fra cui Benin e Camerun, Madagascar, Zambia e Zimbabwe, è aumentata la percentuale dei bambini costretti a vivere con meno di due dollari al giorno.
Sempre secondo i dati Unicef, le morti per cause violente fra i bambini e gli adolescenti sotto i 19 anni sono aumentate in 7 paesi. Il 73% dei bambini in Africa meridionale ritiene di non essere ascoltato per niente. Il 45% dei bambini in 14 paesi non ha alcuna fiducia nei leader nazionali o mondiali, e nessuna speranza di ottenere progressi. E se l’aiuto non arriva da fuori, la povertà trascina sempre più in basso: tra crisi finanziaria, guerre e sovrappopolazione, l’iscrizione alla scuola primaria è calata in 21 paesi.
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply