UN PRESTANOME DEL BOSS GULLACE TRA I SOSTENITORI DELLA PAITA (PD), FUTURA GOVERNATRICE DELLA LIGURIA
DIETRO LA VITTORIA DELLA PAITA ALLE PRIMARIE AD ALBENGA IL SUPPORTO DEL SUO COMITATO LOCALE: E IL RESPONSABILE ERA PAOLO CASSANI, INDICATO DALLA DDIA COME PRESTANOME DEL BOSS DELLA ‘NDRANGHETA
E’ sufficiente leggere l’Ordinanza di Custodia Cautelare di GULLACE “Ninetto” Carmelo per notare quante volte compaia il nome di tale CASSANI Paolo, indicato da Carabinieri, D.I.A., Procura di Savona e GIP come “prestanome” del boss GULLACE. Se ad Albenga, poi, non vi è una colonia di “Cassani Paolo”, che farebbe cadere in un caso di spiacevole omonimia, lo stesso nome e cognome lo si ritrova sul sito di Raffaella Paita alla voce “sostenitori”.
Nella foto la Lella Paita è con i tre responsabili dei Comitati di Albenga, di cui uno è proprio il Cassani Paolo, a sostegno della sua candidatura in occasione delle Primarie (quelle taroccate su cui la Casa della Legalità ha documentato alla virgola, per cui Cofferati ha sbattuto la porta e su cui indagano Procura ed Antimafia)…
“Comitati per Raffaella Paita di Albenga” che se hanno pesato in modo decisivo con il voto alle Primarie per la vittoria della prediletta di Claudio, non venivano nemmeno indicati (come fossero dei fantasmi) nella lista sul sito della Paita.
Per facilitare il riscontro riportiamo qui alcuni passaggi (i nomi delle vittime sono ovviamente omissati):
“[GULLACE Carmelo] perchè essendo stato condannato per reati di criminalità organizzata e già sottoposto a misura di prevenzione, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale, attribuiva fittiziamente a CASSANI Paolo la disponibilità di denaro e di rapporti giuridici, ed in particolare: nell’anno 2007 consegnava la somma di € 40 mila a CASSANI Paolo che lo versava con bonifico o assegno a (…omissis…), mutuataria della somma, la quale sottoscriveva contratto preliminare per la cessione di immobili di sua proprietà con CASSANI Paolo, al quale veniva attribuita fittiziamente la veste di promissario acquirente, essendo il vero titolare del rapporto giuridico lo stesso GULLACE
– nell’anno 2007, avendo effettuato il prestito della somma di € 80 mila euro a favore di (…omissis…), faceva sottoscrivere al predetto debitore un contratto preliminare con cui il primo si impegnava a vendere a CASSANI Paolo un immobile in Calizzano, attribuendo fittiziamente a CASSANI la veste di promissario acquirente, essendo il vero titolare del rapporto giuridico lo stesso GULLACE; nella provincia di Savona nel corso del 2007.
A fronte di tali evidenze (…omissis…) viene sentito in data 9.1. e 16.1.2015. Il secondo verbale ha ad oggetto i rapporti di debito/credito con il GULLACE.
Riferisce che negli anni 2006-2007 aveva avuto una grave crisi di liquidità e, su consiglio di Paolo CASSANI, si era rivolto al GULLACE domandandogli un prestito di € 80.000,00 da restituire in due mesi. Questi gli aveva detto di non avere la disponibilità della somma ma di poterla ottenere da terzi che avrebbero preteso l’interesse del 10% mensile. Successivamente aveva avuto bisogno di altro denaro ed il GULLACE gli aveva prestato altri 40.000,00 euro, a garanzia dei quali aveva preteso la sottoscrizione con il CASSANI, quale prestanome, di un preliminare di vendita di un alloggio a Calizzano. Sempre nel 2007 aveva chiesto ed ottenuto altri 30.000 e 10.000 euro, versati dal GULLACE in contanti come precedenza.
Nel periodo successivo aveva iniziato a pagare i debiti così contratti, corrispondendo al GULLACE una somma “non inferiore ad € 100.000” ma comunque insufficiente a coprire gli interessi e ad impedire che il debito complessivo continuasse a lievitare.
3. Al capo 6) si contesta il delitto di cui all’art. 12 quinquies commesso nel 2007 in relazione a due specifiche operazioni immobiliari.
La prima è consistita nell’erogazione un prestito pari ad € 40.000 in favore di (…omissis…) che versava in difficoltà economiche, a garanzia del quale il GULLACE fece sottoscrivere alla donna un contratto preliminare con il suo prestanome Paolo CASSANI.
Ulteriore conferma è emersa dagli accertamenti bancari che hanno fornito prova del rilascio, da parte della filiale di Albenga del Banco di San Giorgio, in data 20.12.2007, di assegni circolari a favore di (…omissis…) per l’importo complessivo di € 35.000,00 richiesti da CASSANI Paolo.
Del tutto analoga l’operazione conclusa dal GULLACE con il (…omissis…) – sempre nell’anno 2007 — allorchè l’indagato, prima di erogare uno dei prestiti di cui si è detto in precedenza, pretese ed ottenne la sottoscrizione di una promessa di vendita relativa ad un alloggio in comune di Calizzano tra il (…omissis…) ed il CASSANI.
Ma la storia non finisce mica qui.
Così come quella del rapporto ACCAME Fabrizio con il centrosinistra (dai tempi di TABO’ a quelli di CANGIANO), o quella di TESTA Mauro uomo di Teardo, delle case popolari, dei tempi d’oro dei NUCERA, approdato nel vertice del PD di Albenga, anche quella di CASSANI (pure lui nel vertice del PD di Albenga capeggiato dall’On. Franco Vazio) apre porte inaspettate (per alcuni)…
Cassani Paolo lo troviamo nella società “GLI ULIVI DI CASSANI PAOLO E C. S.A.S.” dove emerge essere socio e con la qualifica di “Procuratore”, unica nomina possibile dopo che, nel 2012, è scattata la misura interdittiva per una Sentenza nei suoi confronti divenuta definitiva.
Accanto a lui nella società , come socio e Procuratore, troviamo SASSO Gianfranco (cognato?) il cui nome già si ritrovava nelle inchieste su massoneria e sistema teardiano della Procura di Savona, i cui Atti sono stati pubblicati recentemente sul sito del Parlamento, visto che erano stati acquisiti dalla nota Commissione d’inchiesta sulla P2 [vedi qui l’estratto sulla Liguria].
E SASSO Gianfranco non è certo uno qualunque.
L’alassino, classe 1946, oltre che comparire in diverse imprese è stato nominato alla guida della società “A.V.A. Spa”, ovvero l’AEROPORTO DI VILLANOVA D’ALBENGA SPA.
In quello conosciuto in tutta Italia come l’Aeroporto di Scajola, il SASSO è Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Ufficio di Presidenza
Casa della Legalità
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