VERCELLI: NELLA “SCUOLA BENE” SPUTI E CALCI CONTRO LA RAGAZZA DISABILE, UNA COMPAGNA FILMA TUTTO, L’INSEGNANTE STA A GUARDARE
IL VIDEO FINISCE SU FACEBOOK, RAGAZZINI DENUNCIATI: MA QUANDO LI VEDREMO A ZAPPARE LA TERRA 12 ORE AL GIORNO PER RADDRIZZARGLI LA SCHIENA?
Una ragazzina disabile picchiata e ricoperta di sputi da tre compagni di classe: due ragazze e un ragazzo, tutti minorenni.
Mentre una terza ragazza filma il tutto per poi diffondere il video su Whatsapp e Facebook.
È successo all’istituto alberghiero «Giulio Pastore» di Varallo, una delle scuole superiori più blasonate della provincia di Vercelli.
La scena, un misto di violenza, bullismo e umiliazione, è stata ripresa all’interno di un’aula, durante una lezione.
Nel filmato si vede chiaramente anche l’insegnante, che non però non interviene per difendere la ragazzina disabile e non fa nulla per porre fine alla prevaricazione degli alunni sulla coetanea.
Il video è stato rimosso da internet e si stanno occupando del caso i carabinieri della Compagnia di Borgosesia.
I volti dei protagonisti del video sono chiaramente riconoscibili e i responsabili sono già stati individuati; gli inquirenti tengono il massimo riserbo sulle indagini.
Oltre ai quattro ragazzini coinvolti bisognerà accertare la responsabilità della docente presente in classe durante la registrazione e che ha assistito senza intervenire alle scene di violenza.
Questo ennesimo schifoso atto di bullismo dimostra che occorre da tempo un adeguato intervento normativo per ripristinare il concetto di legalità in troppi cervelli malati, prima che ci scappi il morto.
O ad Alfano interessano solo i furti negli appartamenti perchè raddoppiare le pene in quel caso porta voti?
E Renzi che parla (a sproposito) di tutto, perchè non dedica una slide a questo fenomeno con relative statistiche sulla “buona scuola” dei teppisti?
Una prima regola dovrebbe essere quella di dare indicazione al tribunali dei minori di togliere immediatamente questi soggetti minorenni alla famiglia e domiciliarli per un po’ in strutture per i minori.
In secondo luogo condannarli a lavori socialmente utili e, solo al termine del percorso, reintegrarli tra le persone civili.
Nel frattempo le loro famiglie dovrebbero essere condannate a risarcire i danni materiali e morali, aumentati del costo per seguire i loro figli in strutture pubbliche a spese della comunità .
Forse gli viene voglia di seguirli non solo quando li mandano alla settimana bianca.
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