UNA CITTÀ LONTANA DA CASA E UN LAVORO PER RIPARTIRE LA 19ENNE VITTIMA DELLO STUPRO DI PALERMO IN COMUNITÀ
GLI INVESTIGATORI NON L’HANNO MAI LASCIATA SOLA, SEGUITA DA UNA PSICOLOGA DELL’ARMA DEI CARABINIERI… IL TEATRO DELL’ASSURDO: LEI COSTRETTA A LASCIARE PALERMO PER LE MINACCE, I CARNEFICI CHE RECLAMANO DI POTER TORNARE IN LIBERTA’
Dalla notte della violenza gli investigatori non l’hanno mai lasciata sola.
Vincendo le sue paure, l’hanno convinta a fare i nomi dei sette che avevano abusato di lei. Una psicologa dell’Arma la segue da un mese. E ieri, i carabinieri, su disposizione della Procura di Palermo, l’hanno portata via.
Dopo giorni passati a cercare di persuaderla che una struttura protetta lontano dal quartiere in cui vive e in cui abitano le famiglie di tre dei ventenni che l’hanno violentata fosse la migliore chance per lasciarsi alle spalle tanto dolore, sono riusciti a convincerla. Così Francesca ha fatto i bagagli e ha lasciato la casa, nel quartiere popolare dell’Arenella, in cui, dopo la morte della madre, viveva con la zia.
I carabinieri, che la tutelavano dopo le minacce subite da parte dei familiari dei ragazzi che ha denunciato, l’hanno scortata in serata in una comunità protetta fuori dalla Sicilia dove potrà voltare pagina e lavorare.
(da agenzie)
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