VARIANTE COVID: “IL VIRUS CIRCOLA DA NOVEMBRE, TAMPONI E TEST RAPIDI VANNO AGGIORNATI”
RIUNIONE D’EMERGENZA DELL’UE, JOHNSON CONVOCA IL GABINETTO DI CRISI
L’Europa è in allarme mentre per la nuova variante del coronavirus individuata in Gran Bretagna. A Bruxelles a breve ci sarà una riunione di emergenza per decidere misure comuni: intanto diversi Paesi europei – fra cui l’Italia – hanno bloccato sin da ieri i voli dal Regno Unito. Lo stesso hanno fatto molte nazioni extra-europee.
Johnson convoca il gabinetto di crisi
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha convocato una riunione d’emergenza del gabinetto di crisi Cobra per affrontare le conseguenze della chiusura dei collegamenti aerei con il Regno Unito disposta da numerosi Paesi in seguito all’identificazione di un nuovo ceppo di coronavirus ancora più contagioso. Il dipartimento dei Trasporti sta preparando un piano di contingenza e l’aeroporto di Manston si sta attrezzando per alleviare la pressione sui porti. A preoccupare è soprattutto l’interruzione dei flussi commerciali con la Francia attraverso il canale della Manica, dopo che Parigi ha chiuso l’accesso a tutti i mezzi che trasportano carichi dal Regno Unito. Il blocco arriva in un momento di intenso traffico alla frontiera, dal momento che i fornitori temono che la Brexit si consumi senza accordo e stanno cercando di aumentare le consegne prima del 31 dicembre, fine del periodo di transizione.
Ecdc, “La variante del virus circola da novembre”
La variante inglese del coronavirus circola già da un mese. Tre sequenze di campioni raccolti in Danimarca e uno in Australia, prelevati a novembre, sono infatti risultate collegate al focolaio inglese causato da questa mutazione. Il che indica che si è già “verificata una sua diffusione internazionale, anche se non se ne conosce l’estensione”. Lo spiega il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), in un rapporto pubblicato sul suo sito
Ecdc: “Le sequenze di tamponi e test rapidi vanno aggiornate”
I laboratori europei dovranno ricontrollare e aggiornare i nucleotidi usati nei vari metodi diagnostici del SarsCov2, quali i tamponi molecolari e i test antigenici rapidi. A indicarlo è l’Ecdc, in un documento pubblicato sul suo sito. Secondo l’Ecdc nei test non ci si può basare solo sulla rilevazione delle varianti sul gene-S e raccomanda di avere una conferma usando il sequenziamento. Per questo va aumentata la capacità di caratterizzare il virus geneticamente e antigenicamente, o di condividere con i laboratori di riferimento le sequenze isolate.
(da agenzie)
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