VETO RIUSCITO, L’ITALIA BLOCCA LA DISCUSSIONE SUL BILANCIO, SALTA ANCHE LA CONCILIAZIONE
SE NE RIPARLA A DICEMBRE
L’Italia è riuscita a ottenere la sospensione della discussione sul bilancio pluriennale europeo a Bruxelles. Il secondo atto dell’iniziativa presa ieri dal sottosegretario Sandro Gozi, su mandato del premier Matteo Renzi, è andato in scena oggi.
Le riserve italiane sul bilancio europeo
“Ancora scarso in fatto di risorse per immigrazione e giovani”, è l’argomentazione esposta da Gozi – hanno fatto saltare la riunione di riconciliazione che oggi avrebbe dovuto trovare un accordo tra Consiglio, Commissione e Parlamento, le tre istituzioni europee. Tutto per aria. Se ne riparla a dicembre.
Nella riunione la rappresentanza del Consiglio europeo ha illustrato le riserve italiane, presentate ieri da Gozi in sede di consiglio Affari generali, l’organo del Consiglio europeo preposto alla discussione sul bilancio pluriennale.
La parola quindi è stata data ai rappresentanti della Commissione Bilancio dell’Europarlamento. L’eurodeputato Dem Daniele Viotti, unico italiano nella delegazione, ha avuto il compito di esporre le riserve italiane e chiedere la sospensione della discussione.
Richiesta accettata, visto che per il bilancio pluriennale serve l’unanimità degli Stati membri (non per quello annuale che può essere approvato a maggioranza).
Ora se ne riparla a dicembre.
Ecco come la spiega lo stesso Viotti: “La posizione del parlamento e del governo italiano era chiara: slegare il bilancio Ue del prossimo anno dal bilancio pluriennale dei prossimi tre anni per discuterlo a dicembre. Questo abbiamo chiesto e questo abbiamo conquistato, grazie alla determinazione dell’Italia che ha posto una riserva decisiva e all’azione netta del parlamento. Per la prima volta, un governo nazionale sta chiedendo non di ridurre il bilancio ma di aumentare gli investimenti, mentre allo stesso tempo il parlamento europeo chiede cinque miliardi in più per l’occupazione giovanile, due per le imprese e la ricerca e due per i trasporti. Su questi numeri e su questa base si vedrà quali sono i paesi che credono nel rilancio dell’economia del nostro continente e quali quelli che si appendono ancora agli zero virgola qualcosa”.
(da “Huffingtonpost“)
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