VIDEOGAME CON MAOMETTO E GESU’ SUL RING: CENSURA INTEGRALISTA E STUPIDITA’ OCCIDENTALE
ASSOCIAZIONE DI MUSULMANI PROTESTA PER UN VIDEOGAME CON IL PROFETA… L’AZIENDA ITALIANA CHE LO PRODUCE COSTRETTA A RITIRARE “FAITH FIGHTERS”, VIDEOGAME CON COMBATTIMENTI TRA GESU’ E MAOMETTO… CI MANCAVANO ANCHE I GIOCHI STUPIDI PER ALIMENTARE LE TENSIONI RELIGIOSE
Tanto per cambiare, riecco i fedeli musulmani sul piede di guerra, stavolta non per le vignette sul profeta, ma per un videogioco.
Ha scatenato, infatti, una dura ondata di proteste il videogioco Faith Fighters, realizzato dalla italiana Molleindustria, che ha per protagonisti le figure sacre delle principali religioni: da Gesù a Maometto, da Budda a Ganesh.
In pratica si tratta di un videogame con combattimenti tra Gesù contro Maometto o contro Dio, o contro Budda e Gabesh.
Per una volta diamo ragione ai fedeli musulmani che non l’hanno presa bene ( e altrettanto avrebbero fatto bene a fare i rappresentanti delle altre religioni), tanto da far scendere in campo l’Organizzazione della conferenza islamica (Oci).
Ci mancava pure il combattimento tra Gesù e Maometto o il pugno con cui Dio mette ko Maometto per “incitare alla violenza interconfessionale ed offendere sia musulmani che cristiani”, come sostiene l’Oci.
Andando sul sito dell’azienda italiana si legge nella pagina on line che ” Faith Fighter è un picchiaduro per questi tempi oscuri. Scegli il tuo credo e spacca il culo a chi non la pensa come te. Dai sfogo alla tua intolleranza! L’odio religioso non è mai stato così divertente”.
Ci si domanda come si possa essere così cretini, per mere ragioni commerciali, scrivere stronzate di questo genere e qualcuno permettere che vengano scritte.
Poi c’è la parte giustificazionista soft: “questo gioco non vuole arrecare offesa a nessuna religione in particolare ( infatti a tutte n.d.r.). Il suo obiettivo è quello di spingere i giocatori a riflettere come le religioni siano spesso usate in maniera strumentale per alimentare e giustificare i conflitti tra nazioni e popoli ( come questo gioco infatti n.d.r.)”.
Poi una frase umoristica involontaria ” Il gioco contiene una rappresentazione del Profeta Maometto, la pace sia con lui. Se pensi che questa ti possa offendere, gioca la versione censurata, in cui il volto del personaggio è censurato. O meglio ancora, lascia perdere questo gioco”…
In effetti, sarebbe per tutti e in assoluto la cosa migliore, visti i ragionamenti che ne stanno alla base. Per la cronaca la Molleindustria, di fronte alle proteste dei Paesi arabi è stata costretta a ritirare il gioco, ma ormai in migliaia lo avevano scaricato da internet e quindi gira lo stesso.
On line si trovano anche i commenti entusiasti dei giocatori, ai quali del conflitto religioso evidentemente non frega o non capiscono nulla.
A scanso di equivoci (e di bombe sotto la sedia) comunque la azienda italiana ha fatto pubblicare un comunicato sul saudita “Arab News”, dove informa che hanno ritirato il videogame per rispetto della dichiarazione dell’Oci.
Magari ogni tanto non sarebbe male che promuovesse giochi che rispettassero anche l’intelligenza umana. oltre i credi religiosi…
Abbiamo già abbastanza guai nel nostro Paese per attirarcene altri…
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