VITTORIA FERDINANDI, SINDACA DI PERUGIA: “LA POLITICA E’ FELICITA’ COLLETTIVA, NON ROBA DA SRL COME A DESTRA
“CHI DICE CHE IO SONO ARIA FRITTA SI SPARTIVA ZITTO ZITTO IL PNRR”…. “FARE IL SINDACO NON E’ FARE L’AMMISTRATORE DI CONDOMINIO”
Vi porto tutti al mare, disse Vittoria Ferdinandi a un nutrito ma stupìto gruppo di concittadini il giorno dell’elezione a sindaca di Perugia, a maggio dell’anno scorso.
Mi ricordai delle parole di Theodor Adorno, il filosofo tedesco che diceva: tutto ciò che c’è non è tutto. Lui contestava l’opinione sulla intrasformabilità delle cose. Io volevo dire: con l’ambizione, la fiducia in noi stessi e la connessione sentimentale trasformeremo questa città oltre la nostra stessa immaginazione. E andremo dove mai avremmo creduto di arrivare.
Perugia col mare è la metafora dell’impossibile. Ma la sua missione quotidiana sarebbe quella di dare gioia e felicità ai suoi concittadini.
La politica cos’è se non la capacità di costringere i buoni sentimenti dentro una dimensione comune e condivisa? Restituire il senso di comunità, il valore del bene comune.
Un sindaco deve dare strade, scuole, gestire il traffico, far pulire la città.
Non amministro un condominio e il municipio non è una srl.
L’opposizione dice che lei più che amministrare è maestra dell’aria fritta. Molte parole, pochi fatti.
Certo, è più facile amministrare come facevano loro. Avevano
proposto mezzo miliardo di euro di progetti figli del Pnrr nel chiuso degli uffici. Io ho smontato pezzo a pezzo, e fatto capire alla gente, ho chiesto alla gente di condividere, di aiutarci a spendere bene, utili, vicini ai bisogni. Si perde tempo? Sì, si perde tempo. Magari è più faticoso, di sicuro è più lenta l’amministrazione che condiziona il fare alla condivisione però è l’unica strada possibile secondo me.
Lei vuole più felicità per i perugini.
La metà degli elettori non vota più. Quando mi chiedono di rappresentare tutti i cittadini, “devi essere il sindaco di tutti” mi dicono, allora sorrido: tutti chi? Metà di quei tutti dove sono? Chi sono?
La politica allontana.
La politica disillude. La gente è interessata alla politica solo se noi siamo interessati alla gente. Perché adesso sembra che niente è vero. Ricorda Nietzsche? Se niente è vero tutto è permesso.
Il nichilismo, l’apologia del caos.
Quindi devo fare in modo che i corpi si tengano per mano. I corpi, l’uno e l’altro. I social sono divenuti una calamità generazionale perché ciascuno può scrivere cose orribili nel buio della propria solitudine, senza scrutare il volto di chi è destinatario delle sue contumelie.
Lei è sindaca, ma forse ha voglia di fare la psicologa, il suo vero e amato mestiere.
Ripeto: non sono qua per fare l’amministratrice di condominio. La contabilità delle opere pubbliche realizzate senza chiedere conto, un’idea, un giudizio. Sto costruendo apposta le case della partecipazione. Gli incontri sono affollati, scruto una consapevolezza nuova.
Lei è coraggiosissima, ha persino detto: voglio collettivizzare la felicità.
E allora? Deve divenire sentimento comune, legame identitario. Come si cambia la città se non così?
Aria fritta, diranno quelli.
Aria fritta un corno!
Voi donne siete in gran carriera. La presidente del Consiglio, la leader dell’opposizione…
Meloni sa parlare, conosce l’empatia, ma costruisce la sua parte attivando come collante la paura: ora dell’immigrato, e a turno un po’ di tutti. Persino della guardia di finanza.
Lei invece attiva il sorriso?
L’ottimismo, la voglia di vivere in modo degno e sufficientemente felici.
Chi ha votato alle ultime politiche?
Partiti di minoranza che veleggiano dentro il mare basso di pochi punti percentuali. Però sono andata a votare per Elly Schlein quando si è trattato di decidere la leadership.
Siete donne in carriera e anche esteticamente distanti dalle forme di chi ha avuto nei decenni passati un ruolo nel centrosinistra.
Il suo, mi permetta, assomiglia a un desolante giudizio sessista. L’estetica come motore della carriera? Ai maschi si chiede della camicia, delle scarpe, del colore dei capelli? Il valore di questa nuova dimensione femminile è etica non estetica.
Lei dopo Perugia vorrebbe misurarsi in un ruolo nazionale?
In molti me lo chiedono per via delle mie idee sulla funzione della politica. Ne sono attratta ma anche a volte impaurita. In politica nulla sembra vero.
Quasi quarant’anni. E quasi single.
Single, ma col cuore in tumulto.
(da IlFatto Quotidiano)
Leave a Reply