VUOLE OSPITARE I PROFUGHI A CASA SUA, IL PAESE SI RIBELLA, IL SINDACO NON VUOLE, RIFUGIATI RESPINTI: MINNITI DOVE SEI? NON SEI TU CHE TUTELI LA DEMOCRAZIA? O E’ COLPA DI DE MAGISTRIS?
INCAPACE DI IMPORRE REGOLE E LEGALITA’, LO STATO METTE IL PRIVATO IN CONDIZIONI DI RINUNCIARE… MINNITI IMPONE SOLO SALVINI REQUISENDO SALE, I PROFUGHI NON HANNO DIRITTI
La protesta dei cittadini di Lambrugo sulla pagina Facebook del sindaco istigatore blocca l’arrivo dei profughi.
Siamo arrivati a questo, allo Stato cacasotto e al Viminale, esperto in requisire sale per “tutelare la democrazia”, che non tutela neanche i privati che vogliono agire nella legalità .
La prefettura di Como ha annunciato l’arrivo in paese di alcuni richiedenti asilo in un appartamento messo a disposizione da un privato, ma il clamore suscitato dall’annuncio sui social ha costretto il proprietario della casa a fare retromarcia.
Il caso è esploso nel giro di poche ore.
Il sindaco di Lambrugo Giuseppe Costanzo, 37 anni, a capo di una lista civica, ha ricevuto una telefonata dal prefetto di Como Bruno Corda.
«Mi ha fatto sapere che in paese sarebbero arrivati alcuni richiedenti asilo che avrebbero alloggiato in un appartamento in centro – spiega lo stesso primo cittadino –. Ho precisato che non condividevo la gestione dei migranti e che avrei vigilato».
Su cosa dovesse vigilare lo sa solo lui, salvo che non ritenesse che fossero in arrivo dei criminali, nel qual caso il prefetto lo avrebbe subito dovuto denunciare.
Chiusa la telefonata, il sindaco mette in allarme i suoi cittadini su Facebook, cosa che farà evidentemente a ogni nuovo inquilino che prende casa nel suo paese.
E si scatenano i commenti, decine nel giro di poche ore, con numerose prese di posizione contrarie all’arrivo dei richiedenti asilo in un appartamento in centro paese. Il clamore arriva anche al proprietario dell’abitazione che dovrebbe accogliere i migranti. È un 30enne residente nel Lecchese che anni fa ha acquistato all’asta un appartamento al quinto piano di una palazzina che ospita 28 famiglie in centro a Lambrugo.
Dopo esperienze negative con alcuni inquilini (evidentemente padani), aveva pensato di mettere l’immobile a disposizione di una cooperativa che fa parte del circuito dell’accoglienza ai profughi.
Ieri mattina ha incontrato il sindaco. «Premetto che non gli ho chiesto di cambiare idea, è un privato che della sua abitazione fa quello che vuole», chiarisce Giuseppe Costanzo per mettersi a vento di denunce.
Al termine della chiacchierata con il giovane, avviene il miracolo: il sindaco tranquillizza i suoi cittadini, sempre su Facebook.
«Ho appena terminato l’incontro con il proprietario dell’appartamento che avrebbe dovuto ospitare i richiedenti asilo – posta il sindaco –. Non è più intenzione di questa persona affittare l’abitazione alla cooperativa”. Ma che strano…
I profughi dunque non entreranno a Lambrugo, paese di 2.400 abitanti che, fino ad ora, non ha mai accolto richiedenti asilo.
«Visto il clamore suscitato dalla notizia dell’arrivo dei migranti, il proprietario della casa ha deciso di rinunciare – spiega lo stesso Costanzo –. Personalmente, avevo mostrato subito il mio disappunto al prefetto.Il fenomeno dei migranti deve essere risolto a livello nazionale ed europeo in altro modo”.
Certo meglio accogliere padani che non pagano l’affitto.
Dal ministero degli Intrni, il campione della tutela della democrazia non ha nulla dire?
Lui impone solo la presenza di Salvini requisendo proprietà altrui, non è tenuto a garantire quella dei profughi in proprietà private messe a disposizione.
Ma è chiaro: è tutta colpa di De Magistris…
(da agenzie)
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