“SIRI LASCI†“LA RAGGI SE NE VADAâ€: VOLANO MANGANELLATE GIUDIZIARIE TRA M5S E LEGA
L’ESCALATION DI TENSIONI CHE AGITANO DA MESI LA MAGGIORANZA HA RAGGIUNTO UN PUNTO DI NON RITORNO… LI TIENE INSIEME SOLO L’OCCUPAZIONE DEL POTERE
Ai leghisti, sotto schiaffo per il caso Siri, non è parso vero di leggere sul sito dell’Espresso e di Repubblica gli audio che mettono nei guai Virginia Raggi.
E a quel punto è partita l’artiglieria pesante: “Si deve dimettere”, hanno detto senza tanti giri di parole i ministri Gianmarco Centinaio ed Erika Stefani.
“Notizie inquietanti che non possono lasciarci indifferenti” hanno commentato Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, e Riccardo Molinari, il capogruppo alla Camera.
“Sarebbe opportuno per il sindaco Raggi farsi da parte e presentare subito le dimissioni”. Insomma, Salvini ha ordinato ai pezzi grossi di menare più fendenti possibili. A cui si sono aggiunti tutti i senatori leghisti, e altri lumbard grandi e piccoli: “Inconcepibile”. “Se ne vada”.
Il diapason dell’indignazione al massimo grado, a cui a sera si è aggiunto Salvini in persona: “Virginia Raggi non è in grado di fare il sindaco”.
Fino a quel momento avevano banchettato i grillini sul sottosegretario Armando Siri, sotto inchiesta per corruzione. Danilo Toninelli, senza diplomazia, gli aveva tolto le deleghe.
Luigi Di Maio ne ha invocato l’allontanamento. “Può difendersi, ma lontano dal governo” è stata la posizione ufficiale del M5s.
E alle cinque del pomeriggio è sceso in campo pure il premier Conte: “Chiederò a lui chiarimenti e all’esito di questo confronto valuteremo” tenendo conto che il “contratto prevede che non possono svolgere incarichi ministri e io dico sottosegretari sotto processi per reati gravi come la corruzione” e che “questo è un governo che ha l’obiettivo di recuperare la fiducia di cittadini per le istituzioni e ha un alto tasso di sensibilità per l’etica pubblica”.
Un avviso di sfratto.
La giornata segna un salto di qualità nella guerra a bassa intensità che questi due strani partner di governo conducono da mesi.
Due alleati che non sembrano avere più nulla in comune, se non l’occupazione del potere.
Il risultato è questo wrestling manettaro con pochi precedenti.
(da agenzie)
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