Aprile 25th, 2008 Riccardo Fucile
OCCHIO NON VEDE…CUORE NON DUOLE? E NESSUNO VIENE ALLONTANATO…
Nelle ultime settimane di dibattito sul tema immigrazione clandestina, anche in relazione a fatti di cronaca che hanno turbato l’opinione pubblica italiana, sono emersi dati sconcertanti su come è stato affrontato dallo Stato italiano questo fenomeno.
Il futuro Governo dovrà infatti gestire 540.000 stranieri irregolari presenti nel nostro Paese: la cifra deriva dalle domande eccedenti rispetto ai posti previsti dal decreto flussi, varato dal governo Prodi.
Si tratta di una stima tra l’altro al ribasso: ogni anno, secondo i dati del Viminale, vengono rintracciati 124mila clandestini, ma le espulsioni effettive nel 2006 ( ovvero con accompagnamento alla frontiera) sono state esattamente 13.397, con una proporzione di un clandestino espulso ogni 10 identificati.
Il trend mostra come, dopo l’entrata in vigore della legge Bossi-Fini, il numero degli espulsi reali sia aumentato, ma poi sia bruscamente diminuito nel 2006: nel 2002 furono allontanati dal nostro Paese il doppio di clandestini, ovvero 25.226, con una percentuale di identificati analoga. Continua »
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Aprile 25th, 2008 Riccardo Fucile
PRESTITI PONTE, CORDATE E CORDE AL COLLO: ALITALIA VI AUGURA BUON VIAGGIO E… A BUON RENDERE
Partiamo da un dato di fatto: ogni giorno Alitalia perde 1 milione di euro. Era il 30 gennaio quando il Cda della Compagnia approvava il budget 2008, evidenziando la necessità di 750 milioni di euro per contenere le perdite. Pochi giorni dopo, Alitalia annuncia che dal 30 marzo diventeranno operativi i tagli di 180 voli sui 350 dello scalo milanese della Malpensa. Il 20 marzo Silvio Berlusconi lancia la “cordata italiana” per salvare Alitalia e Malpensa, rinviando la ufficializzazione dei nomi a dopo le elezioni. Il 28 marzo Air France cambia la proposta di acquisto che aveva avanzato, tra mille critiche, due settimane prima: gli esuberi restano 2.100; il Cda Alitalia certifica che la cassa si è ridotta a 102 milioni. Arriviamo al 16 aprile: Berlusconi, vinte le elezioni, riapre ad Air France, ma “con pari dignità “; il 21 aprile Air France si ritira dalla trattativa. Contestualmente il Governo uscente, d’intesa con il nuovo, vara un “prestito ponte” di ben 300 milioni di euro per garantire per tre mesi solvibilità alla Compagnia di bandiera, in attesa di potenziali nuovi acquirenti. Continua »
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