Maggio 20th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					RIDUZIONE DELLE TASSE, FEDERALISMO E RIFORME? NON SI FARANNO MAI: INTERESSA SOLO LA GIUSTIZIA E RIDURRE GLI SPAZI DI INFORMAZIONE…IL 56% DEGLI ITALIANI GIUDICA NEGATIVAMENTE IL GOVERNO SUI TEMI ECONOMICI, IL 41% INTENDE ASTENERSI, LE TASSE LOCALI AUMENTATE IN UN ANNO DEL 6,8%
 Iniziamo da qualche piccolo, ma significativo esempio: da 15 anni il centrodestra (e non solo) annuncia il taglio della tassazione, si pubblicano persino le tabelle delle due nuove ed uniche aliquote, sembra che la torta stia per essere messa nel forno, salvo poi periodicamente dire al cliente che i tempi di cottura non sono ancora previsti e quindi occorre attendere.
Iniziamo da qualche piccolo, ma significativo esempio: da 15 anni il centrodestra (e non solo) annuncia il taglio della tassazione, si pubblicano persino le tabelle delle due nuove ed uniche aliquote, sembra che la torta stia per essere messa nel forno, salvo poi periodicamente dire al cliente che i tempi di cottura non sono ancora previsti e quindi occorre attendere.
Nel frattempo si sommano altre leggi finanziarie che riducono il potere d’acquisto dei cittadini.
Il federalismo viene portato da tutti in processione come l’icona del nuovo secolo, come gli ex voto cui si appellano i marinai nei santuari cristiani, ma quando si entra nel merito non se ne fa nulla.
Come nel caso del federalismo demaniale che era entrato in commissione con un testo e ne è uscito con uno completamente diverso: un leghista “duro e puro” oggi direbbe completamente stravolto, ma vivendo la classe dirigente della Lega di soli spot preferisce incassare il buono sconto spendibile presso i market Rai e Mediaset, piuttosto che raccontare la verità .
Siamo il Paese del gambero, non quello Rosso, quello di “un passo avanti e due indietro”, e non solo nel campo delle riforme.
Un giorno qualcuno annuncia la riduzione del 5% degli stipendi dei parlamentari e già  oggi si legge di “insurrezione dei deputati e senatori” che tengono a precisare che il 5% , se sarà  proprio necessario, dovrà  essere calcolato solo su un terzo di quanto ricevono (come avevamo scritto noi due giorni fa).
Un altro giorno qualcuno sta per far passare in Commissione Lavoro vitalizio e pensione anche per sindaci e assessori, ma come la notizia diventa di dominio pubblico e rischia di far perdere voti, oggi ecco la penosa retromarcia dei proponenti : “forse siamo stati fraintesi, la ritiriamo”.
Siamo di fronte a iniziative “preannunciate”, ma mai attuate.
Come quei cardinali che ntravano in conclave Papi, tanto erano favoriti, per uscirne modesti cardinali come prima.  Continua »
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				Maggio 20th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					MENTRE ZAMPOLINI SMENTISCE SCAJOLA, SUL METODO ANEMONE EMERGONO NOVITA’: SI FACEVA PAGARE IL MATERIALE DEGLI INTERVENTI DALL’ERARIO…I NOVE CANTIERI   A PREZZO STRACCIATO PER DIVERSE CHIESE PARE NASCONDANO SOLDI IN NERO, SERVITI PER CREARE IL TESORETTO PER PAGARE I POLITICI…DAL 2008 LE BANCHE GLI AVEVANO CHIUSO I RUBINETTI DEL CREDITO
Interrogato dai magistrati di Perugia, l’arch. Angelo Zampolini non solo ha confermato  quanto aveva già  dichiarato in precedenza sul giro di denaro che Anemone gli aveva commissionato di movimentare, ma ha fornito ulteriori elementi di valutazione ai giudici.
quanto aveva già  dichiarato in precedenza sul giro di denaro che Anemone gli aveva commissionato di movimentare, ma ha fornito ulteriori elementi di valutazione ai giudici.
Sulla vicenda della casa di Scajola, ha confermato che al momento della firma dell’atto, era presente un funzionario della Deutsche Bank, la banca che aveva emesso gli 80 assegni circolari su mandato di Zampolini, a parziale pagamento dell’appartamento di Scajola.
Presenza che non sarebbe altrimenti giustificata, visto che il mutuo del ministro era stato aperto con San Paolo Intesa.
Il tutto, secondo Zampolini, per l’interesse che Anemone aveva di fare favori a Balducci e ai suoi amici.
Una prassi consolidata che permetteva all’imprenditore di avere corsie preferenziali per ottenere appalti e lavori: si è quantificato in 25 miliardi il giro di affari di Anemone in questi anni, pari alla manovra finanziaria che Tremonti sta per varare.
Dall’inchiesta emergono poi altri dettagli indicativi della ragnatela di appoggi e amicizie su cui Anemone poteva contare per aprire cantieri a raffica.
Un capitolo finora poco trattato dai media è quello degli nove interventi che riguardano istituti religiosi e per i quali sono state emesse fatture con importi minimi.
Sono stati realizzati tra il 2003 e il 2005 ristrutturazioni presso “i Missionari di via Narni”, il “complesso parrocchiale di Santa Maria Alocoque” di Tor Vergata, la chiesa di Santa Maria in Trivio, l’abbazia di Terni, la portantina di San Gaspare, l’Università  cattolica di San Giovanni, la casa di Santa Rita, una seconda tranche per la chiesa di Tor Vergata.    Continua »
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				Maggio 19th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					IL MINISTRO DELLA DIFESA DICHIARA GUERRA ALLA “DIFESA DEL SIENA”, REA DI NON AVER CEDUTO SUBITO IL PASSO ALLE TRUPPE STRANIERE DI MOURINHO…LA POLEMICA CON “FAREFUTURO” CHE SI CHIEDE SE SIANO QUESTI I CONTENUTI DI DESTRA …POVERO NOSFERATU, UNA VITA DA MEDIANO E UNA VOLTA CHE SILVIO LO METTE ALL’ALA DESTRA NON NE AZZECCA UNA
 «Viene da chiedersi se è davvero così di destra – scrive Federico Brusadelli su FareFuturo, fondazione e sito web vicina alle posizioni di Fini – che il titolare della Difesa dirami un comunicato dal quale si apprende che pur ‘nel rispetto dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto oggi i nostri militari in Afghanistan’, il ministro Ignazio La Russa ci tiene a specificare che ‘il Siena ha solo inutilmente cercato uno sterile ed inutile zero a zero con un catenaccione vecchia maniera».
«Viene da chiedersi se è davvero così di destra – scrive Federico Brusadelli su FareFuturo, fondazione e sito web vicina alle posizioni di Fini – che il titolare della Difesa dirami un comunicato dal quale si apprende che pur ‘nel rispetto dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto oggi i nostri militari in Afghanistan’, il ministro Ignazio La Russa ci tiene a specificare che ‘il Siena ha solo inutilmente cercato uno sterile ed inutile zero a zero con un catenaccione vecchia maniera».
E dire, è la premessa del commento della testata di Farefuturo, che «c’è chi   pensa di avere il copyright della destra in Italia. E lo ricorda costantemente, sottolineando cosa sia e non sia ‘di destra’, cosa piaccia o non piaccia al ‘popolo di destra’, cosa tradisca o non tradisca ‘gli ideali della destra».
E allora ogni tanto «viene voglia di rispondere a questi difensori della destrità , almeno per una volta, con la loro stessa lingua».
“Chi si preoccupa tanto delle etichette, finisca, come in questi due piccoli casi, per dimenticare il contenuto» conclude Farefuturo.
In verità  il ministro della Difesa inizialmente non aveva solo dichiarato guerra alla difesa del Siena, ma aveva sostenuto che la squadra toscana “si doveva vergognare per il troppo impegno e per aver giocato per la Roma”.
In realtà  il Siena, pur retrocesso, non ha fatto nulla di diverso rispetto all’Atalanta contro il Palermo, al Napoli contro la Sampdoria e al Chievo contro la Roma.
Ovvero rispettare la maglia e onorare l’impegno sportivo, senza fare sconti a nessuno.
Sicuramente un comportamento di destra.
Salvo che La Russa ritenga “di destra” taroccare una competizione sportiva e non impegnarsi per favorire l’avversario di turno.
Ma non troviamo in alcun filosofo, scrittore, storico, poeta di destra un supporto a tale tesi, ci spiace per La Russa.  Continua »
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				Maggio 19th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					IN PARLAMENTO BUVETTE CON PASTI A 3 EURO,   ASCIUGAMANI DA 88 EURO, 70 MILIONI PER VOLI DI STATO, 3.000 DIPENDENTI, DIVISE DEI COMMESSI DA 1.800 EURO: DIPENDENTI IN PENSIONE A 8.000 EURO AL MESE A 52 ANNI…NEL 1946 CAMERA E SENATO FUNZIONAVANO CON 4 PALAZZI, ORA SONO PIU’ DI 30… CONSULENZE IN AUMENTO E SPESE   REGIONALI   SENZA CONTROLLI
Chiedere sacrifici agli italiani si può, ma reclamarli in nome della crisi internazionale,  quando si continua a far finta di non vedere le mille contraddizioni di uno Stato che sputtana soldi a milionate ogni giorno, non può essere un alibi valido.
quando si continua a far finta di non vedere le mille contraddizioni di uno Stato che sputtana soldi a milionate ogni giorno, non può essere un alibi valido.
Il centrodestra sta governando questo Paese da ben sette degli ultimi nove anni: tempo più che sufficiente per imprimere un cambiamento che non c’è stato.
Se l’elettorato deluso diserta le scadenze elettorali e l’astensionismo ha raggiunto vette impensabili, occorre anche saper fare autocritica: è segno che il cittadino ha percepito la mancanza di una svolta.
Di tagli si parla solo per gli stipendi degli statali, mentre il potere d’acquisto è diminuito, la soglia di povertà  assorbe sempre più milioni di italiani e la corruzione dilaga come in passato.
Di fronte a una crisi che il governo ha sempre voluto ridimensionare, una classe politica adeguata avrebbe dovuto dare l’esempio, non attraverso spottoni inveritieri, ma con comportamenti reali adeguati.
Dati alla mano, le auto blu sono aumentate, le consulenze pure, i deficit di molte regioni e comuni sono prossimi alla bancarotta, come d’altronde la sanità .
Eppure sul Titanic, ovvero nel Parlamento italiano in agonia, mentre molti cittadini comuni tagliano tutte le spese possibili, l’orchestra suona sempre la stessa musica.
Alla buvette un primo costa sempre un euro, un secondo due euro, si comprano 50 asciugamani a 88 euro l’uno, quando su internet gli stessi identici si trovano a 5 euro ciascuno.
Si continua a spendere cifre incredibili come 70 milioni l’anno di aerei di Stato, si incrementa il parco di auto blu, si presentano leggi per dare il vitalizio anche ai sindaci e agli assessori comunali.
Pensate che nel 1946 Camera e Senato, per il loro funzionamento, necessitavano di 4 palazzi, mentre ora non ne bastano 30.    Continua »
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				Maggio 19th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					OGGI APPROVANO IL DECRETO LEGISLATIVO, MA QUELLO ATTUATIVO, TRA QUALCHE MESE, DIFFICILMENTE PASSERA’…FINI: “NESSUNO DICE QUANTO COSTA IL FEDERALISMO” …BERLUSCONI E’ IL PRIMO A SAPERE CHE SARA’ UNA TASSA DA PAGARE: NEL PDL NON SOLO I FINIANI SONO PRONTI A IMPALLINARLO
 Il primo dei quattro decreti legislativi oggi dovrà  essere approvato dalla Commissione bicamerale e poi fatto proprio dal governo.
Il primo dei quattro decreti legislativi oggi dovrà  essere approvato dalla Commissione bicamerale e poi fatto proprio dal governo.
Dovrebbe entrare in vigore entro il 21 maggio, trasferendo dallo Stato agli enti locali spiagge, fiumi, laghi, caserme e strade.
Ma nel centrodestra non c’è assolutamente identità  di vedute: i finiani si sono messi di traverso non solo con una serie di modifiche che hanno imposto, ma con le perplessità  di fondo che restano: “la spesa pubblica che cresce è quella degli enti locali, in testa le regioni”.
Il sospetto che il provvedimento finisca per diventare un   sistema per fare cassa, vendendosi anche la batteria di cucina, è per molti una certezza. Circolano già  le quotazioni immobiliari: il Monte Cristallo a Cortina costa 259.000 euro, l’Arenile degli Alberoni a Venezia 1,5 milioni, l’isola del Buon Castello a Chioggia in svendita a 110.000 euro, i terreni del Golf ad Albarella   4,6 milioni, il monte Croda Rossa in liquidazione a 26.000 euro.
E’ solo l’inizio del prezziario del supermercato del federalismo: caserme dismesse, immobili statali, tutti in vendita al miglior offerente.
Ma quello che si approverà  oggi sarà  solo il cappello introduttivo: saranno i decreti attuativi che alla fine metteranno nero su bianco l’elenco dei bocconi prelibati su cui già  volano gli avvoltoi.
E per quelli ci vorrà  ancora un anno e tutti sanno che non passeranno mai.  Continua »
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				Maggio 18th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					LA PROPOSTA TROVA GIA’ D’ACCORDO PD E PDL IN COMMISSIONE LAVORO, UNICO CONTRARIO IL FINIANO MOFFA….SAREBBE UN “PROVVEDIMENTO DI EQUITA'” PER CHI HA FATTO POLITICA PER TUTTA LA VITA: MA QUALCUNO FORSE L’HA OBBLIGATO?…L’ULTIMA FOLLIA DELLA CASTA COSTERA’ 40 MILIONI DI EURO
Pensione di fine carriera non solo per i parlamentari: hanno già  predisposto una legge  che parte dal Pd ma che ha trovato subito d’accordo il Pdl.
che parte dal Pd ma che ha trovato subito d’accordo il Pdl.
Perchè solo i parlamentari devono godere di un vitalizio?
Perchè un politico la cui carriera non ha bucato il diaframma comunale, deve restare, a fine mandato, senza più un euro in tasca?
Con questa preoccupazione, tre deputati del Partito democratico, Maria Luisa Gnecchi, Oriano Giovannelli e Lucia Condurelli, hanno affrontato la questione della quiescenza dei politici senza altra passione che la politica.
Coloro che, rimanendo esclusi dal consiglio comunale, si troverebbero a spasso, senza un soldo e uno straccio di impiego.
Lo Stato si sostituisce al datore di lavoro nella contribuzione previdenziale del dipendente chiamato a rappresentare i cittadini.
E paga anche le spese forfettarie dei lavoratori autonomi divenuti assessori o sindaci.
Ma chi non ha mai conosciuto un ufficio nè una fabbrica, chi si è solo appassionato di politica, e con la politica ha campato per l’intera vita, come se la cava una volta estromesso ?
Questa preoccupazione ha condotto i tre parlamentari, tutti residenti a nord di Roma (la Gnecchi è di Bolzano, Giovannelli di Urbino, Codurelli di Sondrio) ad avanzare la proposta di legge numero 2875/09.
“Per una ragione di equità “, hanno scritto nell’unico articolo del testo che sta per essere licenziato dalla commissione Lavoro.
Equità  e giustizia: dare una pensione al sindaco, all’assessore di un paese, al presidente della comunità  montana e anche al presidente della circoscrizione, raggiungerebbe il doppio obiettivo di rendere meno faticoso l’ingresso nella comunità    e soprattutto dare ai colleghi che hanno avuto meno fortuna in carriera quel giusto ristoro di tanto sacrificio.
In effetti i parlamentari, con o senza lavoro, godono di un vitalizio, della pensioncina che poi diventa anche robusta, e persino di una buonuscita, quando dovessero dismettere la funzione, per reinventarsi una lavoro.
La buonuscita si chiama infatti “indennità  di reinserimento”.  Continua »
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				Maggio 18th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					VOGLIONO CONSERVARE PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE,   AMANO LE AUTO BLU E SPENDONO 80 MILIONI PER   LA “REGGIA DI TREVISO”…. 531.426 DI EURO SOLO PER LE SEDIE DELLA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA DI TREVISO…1 MILIONE DI EURO PER IL MUSEO DELLA STORIA CAMUNA NEL BRESCIANO E AD ASOLO LA SINDACO LEGHISTA SI RADDOPPIA LO STIPENDIO…NEL 2006 AL SENATO LA LEGA VOTO’ CONTRO IL TAGLIO DEL 10% A PENSIONI E VITALIZI 
 A detta di molti osservatori politici ci sono due Leghe, quella di lotta e   quella di governo, a giudizio di altri ci sono anche due formazioni padane, una che scende in campo tra le mure amiche e una che indossa maglietta e calzoncini per le allodole sui campi in trasferta.
A detta di molti osservatori politici ci sono due Leghe, quella di lotta e   quella di governo, a giudizio di altri ci sono anche due formazioni padane, una che scende in campo tra le mure amiche e una che indossa maglietta e calzoncini per le allodole sui campi in trasferta.
A parer nostro, c’è solo una squadra che opera in funzione della cattura del consenso sulla base di egoismi locali per poter mantenere una classe dirigente tra le più vecchie e clientelari che la storia italiana ricordi.
Modello vecchia Dc , secondo taluni, capitanata dall’unico segretario di partito che, pur condannato a 8 mesi di reclusione con sentenza definitiva per aver intascato 200 milioni ai tempi di Tangentopoli ( tangenti Sama, Enimont), continua a guidare un partito politico in Italia.
E che ha anche il coraggio di parlare di “ladroni” rivolgendosi ovviamente agli altri.
Per la serie “se li conosci li eviti”, vediamo qualche esempio di coerenza padana. A Roma sono i paladini della riduzione dei costi della Casta e degli sperperi d Stato (a parole ovviamente),   ma quando per una volta il Pdl ne ha azzeccata una, chiedendo l’abolizione degli Enti inutili (risparmio di 1 miliardo di euro), a cominciare dalle Province e dalle Comunità  Montane, indovinate chi le vuole conservare ad ogni costo?
La “Lega di lotta” che propone addirittura la creazione della provincia della Valcamonica, pietosa marchetta per le truppe territoriali padane in cerca di poltrone.
Le proposte di legge per la creazione di nuove province vedono la Lega al primo posto.
E non badano a spese: la nuova sede della provincia d Treviso , ultimata l’anno scorso è stata definita un’opera faraonica, una “reggia”, dal quotidiano locale “la Tribuna”, dal costo di 80 milioni di euro.  Continua »
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				Maggio 18th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					SI LASCIANO NEL DEGRADO MOLTE PROPRIETA’ STATALI E POI SI PAGANO ESOSI AFFITTI PER MINISTERI, UFFICI, CASERME E AGENZIE DELLE ENTRATE… LO STATO PAGA 10.234.000.000 EURO L’ANNO DI AFFITTI : NESSUNO VERIFICA LA CONGRUITA’ DELLE SPESE, GLI SPRECHI E SOLUZIONI ALTERNATIVE… POI, IN TEMPO DI CRISI, LA CINGHIA LA DEVONO TIRARE GLI ITALIANI
Ogni tanto riemerge nel nostro Paese la vecchia storia delle locazioni passive, ovvero dei  contratti di affitto che lo Stato centrale stipula per poter avere a disposizione immobili in cui svolgere le proprie attività  istituzionali. Parliamo di questure, ministeri, prefetture, uffici territoriali, caserme delle forze dell’ordine, agenzie delle entrate, sedi decentrate sul territorio dei vari ministeri.
contratti di affitto che lo Stato centrale stipula per poter avere a disposizione immobili in cui svolgere le proprie attività  istituzionali. Parliamo di questure, ministeri, prefetture, uffici territoriali, caserme delle forze dell’ordine, agenzie delle entrate, sedi decentrate sul territorio dei vari ministeri.
Mentre da un lato vengono certificati migliaia di beni statali lasciati all’abbandono e al degrado, dalle strutture penitenziare a quelle scolastiche, dalle caserme agli uffici, dai tribunali costruiti nel deserto ai palazzi locali del potere, dall’altro, invece che riconvertire queste stutture ad un uso appropriato, si preferisce pagare miliardi di euro in affitti.
Ogni tanto qualche ministro chiede il censimento dei contratti per programmare le spese: ultima vittima lo stesso Tremonti che non ha praticamente neanche ricevuto risposta dalle amministrazioni statali interessate.
Sappiamo solo le cifre generali che fanno rabbrividire: 6.428 contratti di locazione in tutta Italia, per una spesa di 10.234.250.000, dicasi oltre 10 miliardi, dieci volte quello che costerà  bloccare ora il rinnovo dei contratti o procrastinare di 6 mesi l’andata in pensione di chi ne aveva diritto.
Oltre a una cattiva gestione, ci sono poi pure gli sprechi: abitazioni assegnate decenni fa e ancora utilizzate da amici e parenti dell’avente diritto, non si sa a che titolo, uffici di centinaia di metri quadrati utilizzati per pochi impiegati. Altro che ottica di contenimento della spesa pubblica, altro che appelli di Tremonti per avere notizie: in Italia basterebbe, appena un governo si insedia, mandare 6.428 pattuglie della Guardia di Finanza a verificare altrettanti contratti di affitto, sia dal punto di vista della congruità  che della oppurtunità .  Continua »
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				Maggio 17th, 2010 Riccardo Fucile 
			
					ELETTO SPAGNOLLI CON IL 51,4% , OBERRAUCH (PDL) APPENA AL 33,5%…. IL PDL SCENDE DAL 30% al 22,4% , BASSA LA LEGA AL 5,7%… SCONFITTA E CALO DEL PDL ANCHE A BRESSANONE E MERANO, DISASTRO A ROVERETO…. A BOLZANO SI ERA PRESENTATO DIVISO E LE DUE FAZIONI SI ERANO PRESE A PUGNI PER DEI MANIFESTI STACCATI
 Tranquilli che i vertici del Pdl stasera parleranno di “vittoria del centrodestra” in Trentino Alto Adige per la tornata elettorale che ha visto andare al voto ieri gli elettori di 315 Comuni   (111 in Alto Adige, 204 in Trentino).
Tranquilli che i vertici del Pdl stasera parleranno di “vittoria del centrodestra” in Trentino Alto Adige per la tornata elettorale che ha visto andare al voto ieri gli elettori di 315 Comuni   (111 in Alto Adige, 204 in Trentino).
In effetti non c’è mai limite al peggio.
Molti i piccoli centri: occhi puntati dunque sui 27 Comuni superiori (a 15mila abitanti in Alto Adige, a 300 abitanti in Trentino).
Con alcune sfide cruciali che hanno già  dato le prime indicazioni.
A partire da Bolzano dove il candidato del centrosinistra Luigi Spagnolli viaggia al 51,4%.
Un’affermazione che sta gettando nel caos il Pdl (33,5%) che, in questa tornata elettorale, si è spaccato in varie anime.
Il Pdl, infatti, si diviso tra l’ala dell’onorevole Michaela Biancofiore e quella del deputato Giorgio Holzmann.
Il tutto è culminato giovedì sera in una rissa tra rappresentanti dei due schieramenti per dei manifesti staccati.
“E’ un disastro. Roma si dovrà  rendere conto che il Pdl in Alto Adige così non può andare avanti” dice Alberto Sigismondi, uno dei due co-coordinatori del Pdl altoatesino.
Replica la Biancofiore: “Ne parlerò con Berlusconi. Non mi dimetto, almeno non oggi. Qui in Alto Adige il Pdl non è un partito unito, ma ce ne sono due”.
Che Fini non abbia tutti i torti quando parla di un partito inesistente sul territorio e spesso in balia delle beghe locali ?
Eppure si era mosso pure Gasparri, noto ideologo di corte, per prendere parte a una delle fazioni in lotta: strano che abbia solo ottenuto di far precipitare il Pdl dal 30% del 2005 al 22,4%.
Ma non sono solo questioni locali a incidere: a Bressanone e Merano guidano lo spoglio i candidati Svp (tutti e due sindaci uscenti di giunte di centrosinistra). Va male il candidato del Pdl.  Continua »
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