COERENZA LEGHISTA: A ROMA DICONO DI VOLER RISPARMIARE, IN PADAGNA SI BATTONO PER MANTENERE PRIVILEGI
VOGLIONO CONSERVARE PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE, AMANO LE AUTO BLU E SPENDONO 80 MILIONI PER LA “REGGIA DI TREVISO”…. 531.426 DI EURO SOLO PER LE SEDIE DELLA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA DI TREVISO…1 MILIONE DI EURO PER IL MUSEO DELLA STORIA CAMUNA NEL BRESCIANO E AD ASOLO LA SINDACO LEGHISTA SI RADDOPPIA LO STIPENDIO…NEL 2006 AL SENATO LA LEGA VOTO’ CONTRO IL TAGLIO DEL 10% A PENSIONI E VITALIZI
A detta di molti osservatori politici ci sono due Leghe, quella di lotta e quella di governo, a giudizio di altri ci sono anche due formazioni padane, una che scende in campo tra le mure amiche e una che indossa maglietta e calzoncini per le allodole sui campi in trasferta.
A parer nostro, c’è solo una squadra che opera in funzione della cattura del consenso sulla base di egoismi locali per poter mantenere una classe dirigente tra le più vecchie e clientelari che la storia italiana ricordi.
Modello vecchia Dc , secondo taluni, capitanata dall’unico segretario di partito che, pur condannato a 8 mesi di reclusione con sentenza definitiva per aver intascato 200 milioni ai tempi di Tangentopoli ( tangenti Sama, Enimont), continua a guidare un partito politico in Italia.
E che ha anche il coraggio di parlare di “ladroni” rivolgendosi ovviamente agli altri.
Per la serie “se li conosci li eviti”, vediamo qualche esempio di coerenza padana. A Roma sono i paladini della riduzione dei costi della Casta e degli sperperi d Stato (a parole ovviamente), ma quando per una volta il Pdl ne ha azzeccata una, chiedendo l’abolizione degli Enti inutili (risparmio di 1 miliardo di euro), a cominciare dalle Province e dalle Comunità Montane, indovinate chi le vuole conservare ad ogni costo?
La “Lega di lotta” che propone addirittura la creazione della provincia della Valcamonica, pietosa marchetta per le truppe territoriali padane in cerca di poltrone.
Le proposte di legge per la creazione di nuove province vedono la Lega al primo posto.
E non badano a spese: la nuova sede della provincia d Treviso , ultimata l’anno scorso è stata definita un’opera faraonica, una “reggia”, dal quotidiano locale “la Tribuna”, dal costo di 80 milioni di euro.
Un progetto iniziato da Zaia (quello che ora vuole i tagli altrui), una super struttura con 70 ettari di parco e asilo per i figli dei dipendenti.
Con sedie costate 531.426 euro e un tavolo di cristallo per le riunioni dal costo di 13.000 euro.
Adesso che Zaia è divenuto presidente della Regione, ha fatto notizia che il suo portavoce abbia chiesto di poter avere a sua disposizione un’auto blu, creando non pochi imbarazzi negli ambienti padani.
Ma anche in altre realtà locali gli amministratori leghisti non badano a spese: il deputato Caparini ha fatto ottenere 1 milione di euro di finanzamento romano per il Museo della storia camuna a Capo di Ponte.
Ad Asolo nel 2009, appena eletta, la sindaco leghista fece subito approvare il radoppio del suo stipendio: da 1.394 a 2.928,31 eurini, con assessori al seguito. La Zaccariottto, appena eletta presidente della Provincia di Venezia, si fece approvare un ritocchino di 816 euro allo stipendio.
Mentre continua la “resistenza” leghista per mantenere le Comunità montane e relativi gettoni di presenza.
A proposito della proposta virtuale di Calderoli di tagliare del 5% lo stipendio dei parlamentari, giova ricordare chi fece cadere al Senato nel 2006 il taglio del 10% a stipendi, vitalizi e liquidazioni dei senatori: il rappresentante della Lega nel consiglio di presidenza a Palazzo Madama che parlò di “forzatura eccessiva”.
La coerenza non è molto conosciuta nella padagna del magna magna.
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