LA RUSSA E’ DI DESTRA O E’ SOLO UN’ALA DESTRA, SPOMPATA DALLE CORSE SULLA FASCIA PER COPRIRE IL REGISTA?
IL MINISTRO DELLA DIFESA DICHIARA GUERRA ALLA “DIFESA DEL SIENA”, REA DI NON AVER CEDUTO SUBITO IL PASSO ALLE TRUPPE STRANIERE DI MOURINHO…LA POLEMICA CON “FAREFUTURO” CHE SI CHIEDE SE SIANO QUESTI I CONTENUTI DI DESTRA …POVERO NOSFERATU, UNA VITA DA MEDIANO E UNA VOLTA CHE SILVIO LO METTE ALL’ALA DESTRA NON NE AZZECCA UNA
«Viene da chiedersi se è davvero così di destra – scrive Federico Brusadelli su FareFuturo, fondazione e sito web vicina alle posizioni di Fini – che il titolare della Difesa dirami un comunicato dal quale si apprende che pur ‘nel rispetto dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto oggi i nostri militari in Afghanistan’, il ministro Ignazio La Russa ci tiene a specificare che ‘il Siena ha solo inutilmente cercato uno sterile ed inutile zero a zero con un catenaccione vecchia maniera».
E dire, è la premessa del commento della testata di Farefuturo, che «c’è chi pensa di avere il copyright della destra in Italia. E lo ricorda costantemente, sottolineando cosa sia e non sia ‘di destra’, cosa piaccia o non piaccia al ‘popolo di destra’, cosa tradisca o non tradisca ‘gli ideali della destra».
E allora ogni tanto «viene voglia di rispondere a questi difensori della destrità , almeno per una volta, con la loro stessa lingua».
“Chi si preoccupa tanto delle etichette, finisca, come in questi due piccoli casi, per dimenticare il contenuto» conclude Farefuturo.
In verità il ministro della Difesa inizialmente non aveva solo dichiarato guerra alla difesa del Siena, ma aveva sostenuto che la squadra toscana “si doveva vergognare per il troppo impegno e per aver giocato per la Roma”.
In realtà il Siena, pur retrocesso, non ha fatto nulla di diverso rispetto all’Atalanta contro il Palermo, al Napoli contro la Sampdoria e al Chievo contro la Roma.
Ovvero rispettare la maglia e onorare l’impegno sportivo, senza fare sconti a nessuno.
Sicuramente un comportamento di destra.
Salvo che La Russa ritenga “di destra” taroccare una competizione sportiva e non impegnarsi per favorire l’avversario di turno.
Ma non troviamo in alcun filosofo, scrittore, storico, poeta di destra un supporto a tale tesi, ci spiace per La Russa.
Il confine tra “immagine pubblica” e “interesse privato” dovrebbe poi consigliare prudenza su certe esternazioni che finiscono per offendere un’intera città : già che Siena non è certo molto di destra, non crediamo che le dichiarazioni del ministro abbiano reso un buon servizio ai pidiellini locali.
Ormai la frittata era fatta e il giorno dopo il ministro, con i due militari italiani uccisi in Afghanistan, avrebbe dovuto chiedere scusa e occuparsi di cose più serie.
Nel ricordare i nostri due ragazzi invece, ha pensato bene di ritornare sul tema calcistico, cambiando versione: “dal Siena era lecito aspettarsi un atteggiamento più propositivo alla ricerca della vittoria, piuttosto che di un inutile zero a zero”.
Insomma prima troppo impegno per vincere, ora troppo atteggiamento rinunciatario, l’unica cosa certa che emerge è che il ministro ha le idee confuse.
Anche parlare di calcio in un comunicato che ricorda due soldati caduti non ci pare molto di destra, in effetti, anzi diciamo pure di cattivo gusto in assoluto.
Quanto alla collocazione politica di La Russa, sulle figurine Panini lo descriveremmo come un giocatore di categoria, un mediano da corsa, abituato a inseguire un posto in squadra più che gli avversari, due piedi (preferiamo non parlare del cervello) un po’ grezzi che mal si adattano al tocco smarcante e illuminato.
Uno che ha trovato posto in squadra in funzione del regista del momento: una volta che Silvio gli ha fatto fare, su e giù, la fascia destra a “portare un po’ di palle”, ruolo in cui dovrebbe essere specializzato, ha dimostrato di essere spompato e a fine carriera.
Non ne ha azzeccata una, insomma, ma questo vi assicuriamo, avendone seguito la sua carriera sportiva, è stata una sua caratteristica anche quando giocava negli allievi.
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