Destra di Popolo.net

I FINIANI RIPARTONO DA SHAKESPEARE: ECCO LA MAGLIETTA DEDICATA AI TRANSFUGHI

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

UNA BATTUTA TRATTA DELL’ENRICO V PER IRONIZZARE SU CHI HA SCELTO LA POLTRONA…. LA MAGLIETTA COSTA APPENA 7,99 CON LO SCONTO, ALTRI PREZZI…

Anche William Shakespeare aiuta a costruire una stagione politica.
Devono averla pensata così i finiani di Generazione Italia che hanno messo in vendita sul sito la t-shirt con la citazione di una battuta tratta dall’Enrico V, con evidente riferimento ai compagni di viaggio che hanno scelto altre destinazioni.
Ecco la frase.
«Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada.
Dategli dei soldi perchè acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell’uomo.
Non vogliamo morire con nessuno ch’abbia paura di morir con noi».

Nell’official store di Fli il prezzo è di 10 euro ma viene offerta con lo sconto a 7.99 euro.
Altri prezzi rispetto a quelli denunciati al calciomercato di Montecitorio…

argomento: Berlusconi, Costume, destra, Fini, Futuro e Libertà, governo, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »

SILVANO MOFFA, DA “LINEA FUTURA” A “POLTRONA SICURA”: VOLEVA SFONDARE A SINISTRA ORA HA SCELTO LO STRAPUNTINO DI SILVIO

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

PER GIUSTIFICARE LA SUA ASTENSIONE DI IERI, OGGI MOFFA SI INVENTA STRATEGA: PERCHE’ NON DICE CHE LO FARANNO MINISTRO ALLE POLITICHE COMUNITARIE? …. PARLA DI SNATURAMENTO DI FLI, MA LUI QUANTE VOLTE SI E’ SNATURATO PER RESTARE A GALLA?… E’ FORSE PER UNA NOBILE DIVERGENZA IDEOLOGICA CHE IERI HA CHIESTO IL POSTO DI BOCCHINO PER VOTARE LA SFIDUCIA?

Il fronte berlusconiano anche oggi non rinuncia a sparare la quotidiana palla: la parola d’ordine è “allargamento della maggioranza”, anche perchè, con tre voti di scarto, il governo durerebbe due giorni.
Dopo averci provato con l’Udc di Casini e aver ricevuto la porta in faccia, chiusa ogni possibilità  con Futuro e Libertà  dopo l’indegna campagna acquisti, dopo aver fatto un cenno persino ai cattolici del Pd e aver ricevuto una pernacchia, chi rimane per “allargare” la corte dei miracolati?
Ecco la soluzione, “recidiva con diffida”: “cercheremo i singoli deputati sia dell’ Udc che di Fli”.
E poi il premier si lascia scappare: “Abbiamo un sacco di posti liberi sia come ministri che come sottosegretari”.
Speriamo non si dimentichi di stornare quelli già  promessi agli “accattoni” di Fli, poveretti, almeno pagargli il prezzo del tradimento di ieri.
Nel dettaglio, il presidente del Consiglio ammette di pensare «anche a deputati di Fli, che non sono più d’accordo con Fini ma al quale hanno già  pagato il debito di riconoscenza per averli messi in lista».
Di più: «I voti erano già  ieri sera diversi e di più, perchè tanti, avendo visto che l’attacco è andato male, hanno scelto diversamente».
Povero Silvio, niente Bunga Bunga con tutti questi rompicoglioni di transfughi che non lo fanno neanche dormire la notte: tutti a telefonargli per dichiararsi pronti ad abbandonare la nave finiana e a ritornare sulla tolda del “ciarpame senza pudore”.
Peccato che non faccia nomi, non arrivino adesioni, sia il solito miserevole spot per far credere quello che non è.
Ma c’è un uomo che agisce dietro le quinte “in nome e per conto”, si chiama Silvano Moffa, ex sindaco di Colleferro e presidente della provincia di Roma.
Una persona poco nota a molti, colui per cui Fini ha espresso amarezza quando ieri l’ha tradito: “almeno poteva dirmelo prima” ha detto il Gianfri, memore di un’amicizia trentennale.
Oggi Moffa, che passa per grande stratega, ha sostenuto che “il disegno originario che ha dato vita a Futuro e libertà  è stato snaturato, perchè Fli doveva restare nel perimetro del centrodestra senza fughe terzopoliste e per questo motivo altri moderati potrebbero dissociarsi nei prossimi giorni”.
Si dà  il caso che il buon Silvano sia conosciuto da chi scrive da quando eravamo ragazzi, dai tempi di Linea Futura e Spazio Nuovo, mozione congressuale della destra sociale rautiana, che lo stesso Moffa illustrò al congresso a Roma con grande partecipazione ed enfasi.
Erano i tempi della teorizzazione dello “sfondamento a sinistra”, di un Msi sociale e Silvano era uno di noi, molto considerato e a buona ragione.
Leggere ora da uno come lui che “bisogna restare nel perimetro del centrodestra senza fughe terzopoliste” provoca solo pena.
Badate bene: non una alleanza sulla legge elettorale con il Pd lo scandalizza, anche solo un terzo polo moderato che metta in discussione il suo mandante in Fli.
E proprio lui parla di snaturamento senza vergognarsi?
Proprio lui che quando fu messo in minoranza il progetto rautiano, a differenza di chi come il sottoscritto non aderì neanche ad An per coerenza ai propri ideali, si affrettò a salire sul carro del vincitore fino a diventare un fedelissmo di chi, ovvero Fini, fino al giorno prima aveva osteggiato?
Ma passi, c’è chi ha vive di politica e chi no.
Ora Moffa si accorge del perimetro e dello snaturamento, abbandona Fini di nascosto, proprio lui che qualche mese fa mi scrisse “non avevo dubbi, conoscendoti,   che saresti stato vicino a noi e alle posizioni di Fini”.
Forse ero io che non conoscevo più bene lui, avendolo perso di vista per tanto tempo.
Ma ritorniamo a quanto dichiarato oggi: “Fini doveva creare una nuova formazione nel perimetro del centrodestra anche europeo, e invece il progetto, nelle ultime settimane, si è andato sfarinando verso un Terzo polo che non condivido. E non lo condivido perche il Terzo Polo, oltre a non essere adeguato alla struttura bipolare del nostro sistema, non è nella coscienza del paese”.
E infine, quello che per Moffa è stato l’errore tattico: “Se si fosse ascoltato bene il discorso di Berlusconi – dice – si sarebbero colte delle aperture, per esempio sulla legge elettorale, che erano contenute nel documento di mediazione che io avevo messo a punto”.
Povero Silvano che oggi cerca di dare dignità  al suo tradimento.
Dimentica che il suo documento di mediazione è stato proprio il suo Silvio a respingerlo: era già  una cagata di suo, essendo ispirata dal Pdl, ma tanto aveva rotto le palle che Fini per venirgli incontro lo aveva accettato.
Silvano dimentica l’impegno, qualora fosse stato respinto, che tutti avrebbero votato la sfiducia.
Dimentica che anche lui aveva sottoscritto la mozione e ha tradito la sua firma.
Dimentica che a Bastia Umbra aveva pronunciato un discorso di fedeltà  assoluta alla linea futurista che sempre quella è stata.
E se di mero contrasto alla linea politica si fosse trattato, che senso aveva ieri dirsi disponibili a votare la sfiducia in cambio delle dimissioni da capogruppo di Bocchino?
O non stavi semplicemmente eseguendo degli ordini per creare ulteriore scompiglio in Futuro e Libertà  per conto di terzi?
A che titolo hai organizzato alla vigilia ulteriori incontri e hai fatto firmare persino da Catone una lettera pro-governo?
A che fine tutto questo attivismo?
Per rafforzare l’area di questo governo?
Sempre in simbiosi con l’uomo di Alemanno, di nome Augello, altra grande quinta colonna del premier?
Ma se vuoi limitarti a parlare di coerenza politica, dimmi una cosa Silvano: che ha in comune con la tua formazione culturale e sociale questo governo forzaleghista composto da inquisiti, corrotti, amichetti dei mafiosi, razzisti, puttanieri e antiitaliani?
Potevi dire onestamente che ti hanno promesso il ministero delle politiche comunitarie e avremmo capito a malincuore.
Per come ti ricordiamo vederti abbracciato da Silvio alla Camera come colui che ha compiuto la propria missione tra le linee nemiche ci ha creatom credici, un senso di vomito.
E leggere che non hai neanche il coraggio di rientrare nel Pdl ma che andrai (per poco) nel gruppo misto, solo per darti una patina di dignità  è ancora più penoso.
Addio Silvano, irriconoscibile amico di un tempo dove non c’erano poltrone da spartire, ma solo tanta nobile dignità .

argomento: Berlusconi, destra, Fini, Futuro e Libertà, governo, Parlamento, PdL, Politica, radici e valori | 2 commenti presenti »

ALI’ BABA E 4 ACCATTONI: COME UNA FIDUCIA PENOSA, TRA VENDUTI E TRADIMENTI, PUO’ ESSERE FATTA PASSARE PER VITTORIA

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

IL SISTEMA PER ACQUISTARE DEPUTATI E PARLARE DI MORALITA’, PASSARE DA UNA MAGGIORANZA DI 80 PARLAMENTARI A 3 GLORIFICANDO SE STESSO, SPACCIARE PER RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DELLE CHIAVICHE DI LEGGI AD PERSONAM, PERDERE IL 10% DI VOTI IN DUE ANNI E PARLARE DI VITTORIA… E I SERVI BEOTI SI RICORDANO DEL TRICOLORE, “PRESTATO” DA CHI LO USAVA COME CARTA IGIENICA

Abbiamo voluto, prima di esprimere alcune nostre sintetiche considerazioni, pubblicare alcune qualificate analisi di commentatori politici, in relazione al voto di ieri alle Camere.
Per rendere politicamente chiaro il nostro punto di vista andiamo per brevi capitoli.
Gli errori di Fini
1) Aver accettato che la mozione di sfiducia venisse calendarizzata dopo trenta giorni, con la scusa della necessità  di far passare la finanziaria. Cosi facendo ha dato tutto il tempo alla maggioranza di porre in essere quel lercio mercato delle vacche che ha permesso al governo di fare campagna acquisti, promettendo mare e monti
2) Essersi fidato della parola e della firma di presunti amici che altro non rappresentavano che la quinta colonna di Berlusconi in Futuro e Libertà .
3) Aver dovuto fare spesso un passo avanti e uno indietro, più che per colpa sua, per i bastoni tra le ruote che mettevano costantemente le “colombe”.
Fini ha preferito tenere unito il gruppo a scapito della coerenza e della linearità  di condotta, ma l’esito gli dà  torto.
Berlusconi ha vinto?
Per dirla alla D’Alema, se uno si accontenta di vincere comprando i deputati, numericamente ha vinto.
In un Paese normale sarebbero arrivati i carabinieri in Parlamento a “impacchettare” qualcuno.
Se vincere con l’acquisto di un deputato inquisito per essersi fottuto i rimborsi dell’alluvione (60.000 euro) per rifarsi i denti, di un altro che ha un decreto ingiuntivo di 200.000 euro e il pignoramento di 7 appartamenti, con un’ altro ancora sotto processo per essersi fottuto 700.000 euro dalle casse del comune di Alessandria, rappresenta un successo, allora il governo ha vinto.
Se vincere minacciando conseguenze sulle aziende di famiglia di una deputata per assicurarsi il suo voto o assicurare un posto da sottosegretaria a un’altra o da ministro a un altro politico accattone, allora il governo ha vinto.
Conta il risultato, risponde qualcuno.
No, conta il modo, ribattiamo noi: perchè la corruzione è un reato penale e, senza certi interventi, il premier sarebbe stato sfiduciato e oggi staremmo a commentare altro.
Tre voti di differenza vuol dire che bastavano che le due deputate di Fli votassero come da firma loro apposta alla mozione di sfiducia e il governo avrebbe perso 313 a 312.
O che i “tre tenores” dell’ 1 x 2 ( due ex Pd e un Idv) non fossero stati beneficiati di promesse e prebende.
Futuro e LIbertà  si è spaccata?
Leggiamo certi titoli che fanno sorridere: sono andati via in 3 su 36, pari all’ 8%.
Una per ragioni di convenienza aziendale, un’altra per un posto da sottosegretario, un altro per un posto da ministro alle politiche comunitarie.
Più che spaccatura è accatonaggio molesto.
Per dirla tutta speriamo che qualcun altro li accompagni, così si tolgono dai coglioni tutti coloro che stanno ancora a perdere tempo con Ali babà .
Che deve fare Futuro e Libertà ?
L’elettorato potenziale di Fli per oltre l’80%, secondo i rilievi di Demopolis, non ne vuole più sapere di Berlusconi.
Quindi Fli deve fare opposizione al governo, il che vuol dire presenza in Aula, sfiducia a Bondi e Calderoli, come etica impone.
I pidiellini che ieri hanno sventolato, in segno di giubilo, il riscoperto tricolore, dopo aver taciuto da vigliacchi quando Bossi “ci si sarebbe pulito il culo”, devono farsela addosso in Aula.
Ha detto Silvio che ha la maggioranza? Bene, il senso del dovere dei pidiellini è quello di garantire il voto al governo: o tengono a bada la prostata o devono finire sotto in qualsiasi momento, in qualsiasi occasione, in qualsiasi modo.
Berlusconi vuole le elezioni?
Berlusconi aspetta la decisione sul legittimo impedimento e ha bisogno di tempo, la Lega vuole poter spacciare ai beoni padani una parvenza di federalismo virtuale, altrimenti perde consensi: ne deriva che nessuno vuole le elezioni a breve.
Anche per un semplice motivo: rischiano di perderle o nella migliore delle ipotesi di vincerle solo alla Camera.
E’ il gioco della Lega: nel caso vi fossero le elezioni e al Senato non emergesse una maggioranza di centrodestra, fuori Silvio e dentro Tremonti.
E Silvio si imbarca per le Cayman.
Per questo si è ridotto a correre dietro alle Siliquini e ai Razzi: come ha ricordato Fini, per non doversi presentare ai processi.
In conclusione
Ieri Fini poteva riuscire a dare una spallata e non c’è riuscito, amen, ma non ha perso la guerra.
Berlusconi ha solo rinviato i suoi problemi.
Sullo sfondo rimane un partito ormai dedito solo all’accattonaggio molesto. Fino ad esaurimento delle monetine in tasca ai passanti.
Sono i nuovi rom della politica italiana.

argomento: Berlusconi, Bossi, Costume, denuncia, destra, elezioni, emergenza, Fini, Futuro e Libertà, Giustizia, governo, LegaNord, Parlamento, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »

FESTEGGIAMO LA NASCITA DI UNA DESTRA “DE-BERLUSCONIZZATA”

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

IL CORSIVO DI FILIPPO ROSSI SU FAREFUTURO

Io festeggio.
Davvero, io festeggio.
Avete tutto il diritto di non credermi, ma io festeggio veramente.
Faccio festa a un altro pezzetto di libertà  conquistata con la fatica della battaglia.
Con l’orgoglio di stare dalla parte giusta.
Dalla parte opposta di chi declina la politica come se fosse proprietà  privata, come se fosse questione d’interessi individuali e aziendali.
Di chi vuole salvare se stesso e non l’Italia.
Festeggio perchè sto all’opposizione.
Perchè sono altrove.
Lontano.
Festeggio perchè solo così può nascere una destra nuova che non sia più succube del potere berlusconiano.
Una destra che non si attardi più a cercare compromessi col vecchio ma cerchi l’avventura del nuovo, in mare aperto.
Una destra futurista, per nulla paurosa e per niente codarda.
Io festeggio perchè la destra nuova o sarà  “anti e post” berlusconiana o non sarà  per niente.
Perchè la destra nuova per venire finalmente alla luce non può attardarsi in compromessi con chi ancora crede nell’insostituibilità  del pifferaio di Arcore. Io festeggio perchè da oggi siamo ancora un po’ più distanti da chi ancora pensa che si possa costruire un centrodestra europeo accettando di cantare “meno male che Silvio c’è”.
Da chi crede che una destra moderna possa permettersi di fare compromessi col peggiore dei populismi possibili.
Io festeggio perchè abbiamo percorso un altro pezzo di strada verso un’Italia finalmente liberata da una politica che non si merita, da una politica che grida invece che pensare, che tifa invece di scegliere, che fa demagogia.
Io festeggio perchè, nonostante quel che dicono i propagandisti di mestiere, ieri un altro pezzo di berlusconismo se l’è portato via il vento della storia.   Diceva Gaber: «Io non ho paura di Berlusconi in sè, ma di Berlusconi in me». Ecco, io festeggio perchè un altro pezzo di “Berlusconi in noi” se n’è andato. Io festeggio perchè la destra come la sogno, come la sogniamo, nascerà  il giorno in cui non avrà  nemmeno una scoria di berlusconismo in corpo.
Io festeggio perchè da oggi questa destra “deberlusconizzata” è un po’ più forte.

Filippo Rossi

argomento: Berlusconi, Costume, destra, Fini, Futuro e Libertà, Giustizia, governo, Parlamento, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »

FINI: “HO PERSO, UN PUNTO PER SILVIO, MA ORA E’ IMPOSSIBILE GOVERNARE”

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

“I CONTI NON TORNANO, I BERLUSCHINI LO SANNO”… FINI DECISO A CONTINUARE LA BATTAGLIA FUTURISTA…”ORA SIAMO LIBERI DI POSIZIONARCI SUI SINGOLI PROBLEMI COME CI PARE”…. E IL PDL “CORAGGIOSAMENTE” RINVIA LA DISCUSSIONE SULLA SFIDUCIA A BONDI E CALDEROLI

“Ora? Ora andiamo a casa. Ma domattina siamo di nuovo qui. A lottare e a continuare la nostra battaglia”. Il colpo si è fatto sentire. La sconfitta è stata pesante. Una giornata nera.
Gianfranco Fini ammette il passo falso. Ma non si dà  pace per i “tradimenti” subiti. È amareggiato. Non si aspettava che fedelissimi della prima ora come Moffa e Polidori potessero girargli le spalle all’ultimo momento.
Così come non poteva credere a quegli insulti urlati nel bel mezzo del Transatlantico di Montecitorio da un gruppo di deputati Pdl.
Tra le grida ha attraversato il corridoio senza dire una parola, protetto solo dai commessi.
La tensione è altissima. Lo sconforto pure.
Nel pomeriggio, però, cerca di frenare le emozioni per lasciare il posto all’analisi.
Chiuso nel bunker del suo ufficio alla Camera chiama uno a uno tutti i parlamentari di Futuro e libertà . Al primo piano salgono Bocchino e Urso, Briguglio e Menia. Si sente con Pier Ferdinando Casini. Riceve la telefonata di Massimo D’Alema.
“Tra una settimana, solo tra una settimana si capirà  bene cosa è successo. Aspettiamo che passi l’euforia di Berlusconi e dei “berluschini”. Aspettiamo che si depositi la polvere. E poi vedrete che si farà  punto e a capo”.
Nel quartier generale finiano, certo, la delusione sembra avvolgere ogni parola.
E il manifesto che campeggia in una stanza con la foto di Pinuccio Tatarella e lo slogan “È necessario inseguire un sogno” sembra stampato per l’occasione.
Il leader futurista, del resto, sa che “oggi Berlusconi ha segnato un punto. È riuscito a “scapolare”. E questo mi fa particolarmente male perchè sono venuti a mancare due di Fli. Berlusconi ha dimostrato che la sua capacità  di “convincere” supera le nostre previsioni”.
Eppure, dopo l’iniziale ira e le telefonate di fuoco con Moffa e la Polidori, ora abbassa i toni e cerca di analizzare la situazione con “freddezza”.
Ai suoi ripete che la guerra non è stata ancora persa. “Noi ci saremo, come prima e più di prima”.
Il presidente della Camera considera anzi il voto sulla sfiducia l’ennesima svolta nella sua vita politica.
Un’occasione per rendere “libero” il suo gruppo. Per tornare fare politica in autonomia. Tranquillizza i suoi uomini. Mette al riparo il partito dal rischio di una nuova scossa.
“Quando si depositeranno le nebbie laudatorie – avverte – tutti capiranno che non si può andare avanti così. Non si governa con questi numeri. Tanto è vero che proprio Berlusconi ha dovuto dire: allarghiamo la maggioranza. Una proposta tanto giusta quanto ardua, non credo ci riuscirà “.
Non solo. “Ora è anche più complicato andare subito al voto. Si potrebbe dire: ha voluto la bicicletta? Pedala”.
Ma se sarà  complicato per il Cavaliere rendere più forte la coalizione, anche per Fini non sarà  facile tenere unito il suo gruppo. E salvaguardare l’intesa con l’Udc. “Non credo che correremo dei rischi. Tutte le ambiguità  – è la sua convinzione – se ne sono andate. Le ambiguità  tra chi davanti alla “crisi del settimo anno” lavorava per un nuovo “appeasement” e chi pensava a un modo civile per separarsi. Bene, dopo quel che è successo, nessuno di noi pensa che sia possibile cercare un’intesa. Possiamo dire che quel che dovevamo perdere, lo abbiamo perso”.
A suo giudizio, però, tutto questo offre un’opportunità . Fli potrà  decidere come “posizionarsi” sui singoli problemi senza linee “ideologiche o preconcette”.
Ma questo, avverte, vuol dire anche che su tutti i provvedimenti del governo i futuristi faranno valere le loro ragioni e i loro emendamenti.
“Ad esempio: cosa facciamo su Napoli? facciamo una battaglia ideologica? No, spiegheremo i nostri punti di vista. Ma se non saranno accolti voteremo contro. La politica del governo determinerà  le nostre reazioni: approveremo solo ciò che condividiamo”.
Una linea che potrebbe presto mettere a dura prova la maggioranza. E trasformare l’iter parlamentare delle leggi in un “Vietnam”.
Non a caso il Pdl ha già  chiesto di sospendere di fatto l’attività  d’aula fino a gennaio.
I prossimi appuntamenti rischiano di trasformarsi in ripetute rese dei conti. “Che si fa – è l’esempio del capo futurista – sulla sfiducia a Bondi? Come fa il ministro per i Beni culturali a rimanere al suo posto?”.
Di certo i finiani non lo difenderanno.
Ma c’è anche la mozione su Calderoli, e quella sulla Rai.
Quindi, “opposizione non pregiudiziale ma senza ingoiare cose che non ci piacciono”. A cominciare dalle famigerate “leggi ad personam” che sulla giustizia hanno accompagnato lo scontro nel Pdl negli ultimi due anni.
Fini invoca allora “freddezza”.
Chiede di aspettare, prima di liquidare il voto di ieri come una vittoria di lunga durata per il Cavaliere: “Vedrete, basta una settimana e sarà  tutto già  metabolizzato. Gli altri, invece, dovranno fare i conti veri”.
Ma ammette anche che la “freddezza” va accompagnata con un progetto politico che non può fare a meno dell’Udc di Casini.
“Ma vale per entrambi. Ed entrambi dobbiamo tenere”.
Anche rispetto alle lusinghe del premier che si allungheranno sui centristi e sui singoli deputati di Fli.
“La garanzia – dice il presidente della Camera – è che conosciamo bene Berlusconi. Pier non è così sprovveduto da accomodarsi al tavolo del Cavaliere. Intanto perchè lascerebbe una prateria sconfinata. E poi, al di là  delle nostre intenzioni, c’è una logica politica che vale di più”.
Una logica che secondo i finiani potrebbe portare ad una “Costituente dei moderati e di centrodestra”.
Un disegno che “magari avrà  degli stop e delle accelerazioni, ma che andrà  avanti”.
“Senza contare – sottolinea Fini – che in Italia c’è un sentimento di voltar pagina rispetto al berlusconismo che va anche oltre la sinistra”.
Insomma, “oggi Berlusconi è più forte nei numeri ma è montato su un cavallo che non sa dove porta. La sua confusione gli fa persino rivolgere un appello agli ex popolari del Pd. Diamo tempo al tempo e ne vedremo delle belle”.
E in questo tempo, una delle tappe potrebbero essere le dimissioni dalla presidenza della Camera.
Per lanciarsi nell’impegno politico a tempo pieno.
E per chiudere definitivamente i conti con il Pdl.

Claudio Tito
(da “la Repubblica“)

argomento: Fini, Futuro e Libertà, governo, Politica | Commenta »

FINI NEL FORTINO: “VEDRETE, ORA CI DIVERTIREMO”

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

GLI GRIDANO DI TUTTO, CHIEDONO LE SUE DIMISSIONI, MA GIANFRANCO PROMETTE UN VIETNAM PARLAMENTARE PER IL PDL

Sorride a chi lo irride.
Sarà  la forza dei nervi, sarà  l’orgoglio del duro che non vuol mostrarsi sconfitto, sta di fatto che mentre lascia l’aula di Montecitorio, Gianfranco Fini istintivamente rivolge un sorriso e un «ciao, ciao» con la mano ai deputati del Pdl che dai loro scranni gli urlano di tutto.
E qualcuno va decisamente oltre: «Pezzo di m…».
Fini non si sofferma, esce dalla porta, entra nel Transatlantico e anche qui è bersagliato da altre volgarità : «Dimettiti coglionazzo!».
E mentre Fini si avvia verso il suo studio, in aula va in scena uno spettacolo inedito: un centinaio di deputati del Pdl, della Lega e qualche ministro (Ignazio La Russa), urlano a squarciagola l’Inno di Mameli, sventolano decine di vessilli tricolori che si erano portati dietro, mentre i più risoluti, una cinquantina, intonano un coro indirizzato a Fini, oramai lontano: «Di-mis-sio-ni, di-mis-sio-ni!».
Sentimenti e risentimenti che da sei mesi dividevano fino all’odio reciproco i due sfidanti.
Sentimenti che alfine hanno tracimato come lava bollente dentro Montecitorio, trasformandosi in insulti grevi che hanno colpito lo sconfitto.
Oramai da mesi, inferocito per la campagna del «Giornale» contro di lui e contro i suoi cari, Fini si era votato ad una missione: «Uccidere» politicamente Berlusconi.
Tanto è vero che nelle ultime settimane, da presidente della Camera, non aveva esitato a prodursi in una escalation di esternazioni poco istituzionali e molto esplicite. E ora che l’assalto è fallito?
Risalito nel suo studio al primo piano di Montecitorio, Fini fa capire ai fedelissimi che il programma non cambia e a caldo scolpisce una frase che potrebbe diventare proverbiale: «Ora? Ora ci divertiremo…».
Certo, è un modo per esorcizzare la batosta, ma anche un messaggio ai suoi: d’ora in poi a Berlusconi non gliene passeremo una.
Italo Bocchino, il delfino del capo: «Nel 1948, dopo l’attentato a Togliatti, a Pajetta che aveva occupato la prefettura di Milano, il segretario del Pci disse: e ora che hai occupato che ci fai? Lo stesso diciamo noi: Berlusconi, con tre voti di maggioranza che ci fai».
Loro, i finiani hanno deciso subito che d’ora in poi passeranno a setaccio ogni singolo voto.
A cominciare dalla mozione di sfiducia nei confronti di Sandro Bondi.
Il Fli la appoggerà .
Ma per continuare a pesare, la scialuppa del Fli non dovrà  perdere altro equipaggio.
E si dovrà  presto chiarire cosa farà  Fini: resterà  presidente della Camera?
Lui, a domanda diretta, risponde senza esitazioni: «Dimettermi? Non ci penso proprio».
Certo, ora che il Pdl ha ripreso ad attaccarlo, per Fini è più difficile assecondare una tentazione che, pure, a settembre aveva preso seriamente in considerazione.
Ma è molto significativo quel che dice Bruno Tabacci, uno dei capofila del (per ora teorico) Terzo Polo: «Personalmente non avrei mai avviato un’operazione politica occupando quel ruolo».
Altrettanto serio il problema della tenuta dei parlamentari.
La dissociazione di Silvano Moffa, uno dei fondatori del Fli, ha fatto affiorare livore nei confronti del protagonismo di Italo Bocchino.
Erano in tanti, a sconfitta consumata, a prendersela con gli «eccessi di Italo». Come se Bocchino avesse interpretato una sua linea, diversa da quella di Fini. Ma un avversario frontale, un uomo sincero come Giorgio Stracquadanio, rimuove l’equivoco: «Lo sappiamo tutti, il mandante della linea dura è sempre stato Fini».
E d’altra parte, quando Moffa, per poter votare la sfiducia, ha chiesto la testa di Bocchino, Fini ha tagliato corto. Ma i futuristi lo sanno.
Berlusconi ricomincerà  a lavorarli ai fianchi per garantire più lunga vita al suo governo.
Tra i moderati restati con Fini, non mancano quelli che potrebbero rimanere sensibili alla sirena berlusconiana.
Ma non certo un personaggio, ieri protagonista di una sequenza a suo modo toccante.
A Montecitorio Fini aveva appena letto l’esito del voto di sfiducia e sugli scranni della maggioranza si cantava l’Inno di Mameli in uno sventolio di tricolori.
Seduto al suo posto, Mirko Tremaglia, il legalitarissimo ragazzo di Salò che non ha mai amato Berlusconi e che, pur vacillando sul suo bastone e con la moglie ricoverata in clinica, è venuto a votare.
Il vecchio Mirko, patriottico come nessun altro, con lo sguardo vitreo guardava quegli onorevoli che festeggiavano.
Come ultras della curva.

Fabio Martini
(da “la Stampa“)

argomento: Berlusconi, Fini, Futuro e Libertà, governo, Parlamento, PdL, Politica | Commenta »

LA PARTITA COMINCIA ORA

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

IL VOTO DI IERI: L’ANALISI DI EZIO MAURO SU “REPUBBLICA”

Con tre voti di maggioranza, strappati in extremis ai finiani nell’ultima compravendita notturna, Berlusconi rimane a Palazzo Chigi.
Ma per fare che cosa?
Quel margine precario, appeso a mille promesse impossibili, nel giorno per giorno non consentirà  al Premier di far approvare più nulla.
Ma a Berlusconi i voti non servono per governare: gli servono per comandare. Ieri li ha avuti, e tanto gli basta.
La politica può aspettare, il Paese anche.
Per il Cavaliere era più importante la prova di forza con Fini, sulla fiducia. L’ha vinta e, letteralmente, questa vittoria per lui non ha prezzo.
Ma da oggi, l’opposizione conta un partito in più, e comperando i pontieri il Premier ha divorato anche l’ultimo ponte coi finiani.
L’unico modo per sopravvivere davvero alla vittoria di ieri, è allargare la maggioranza all’Udc.
Ma Casini non ha alcuna convenienza a cambiare una linea costruita negli anni, e dirà  di no.
La Lega aspetta di intascare il federalismo, e dà  i 30 giorni a Berlusconi.
O riesce a catturare Casini, o si andrà  al voto.
Dunque le elezioni sono l’esito più probabile e alla fine più giusto.
Ecco perchè Fini dovrà  dimettersi dalla presidenza della Camera, per fare liberamente la sua battaglia politica decisiva: e farla probabilmente dal centro   –   in una posizione che fa comodo anche al Pd   –   visto che a destra l’eredità  post-berlusconiana gli è preclusa.
Insomma, il Cavaliere ha vinto, ma la partita è appena cominciata.

Ezio Mauro
(da “la Repubblica“)

argomento: Berlusconi, Casini, Fini, governo, PdL, Politica | Commenta »

SCILIPUTIN

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

IL VOTO DI IERI: L’ANALISI DI MARCO TRAVAGLIO

Nell’estate del 1994, la prima di Berlusconi al governo, Montanelli scrisse sulla Voce: “Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma nè di un incendio del Reichstag, nè di un golpe sul Palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di leggi speciali, calerà  su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti”.
Sette anni dopo, l’ultima volta che s’incontrarono in tv, nel 2001, Biagi gli chiese una previsione.
E lui: “Berlusconi, se vince, governerà  senza quadrate legioni, ma con molta corruzione” (il direttore di Rai1, Maurizio Beretta, censurò la frase e fece subito carriera in Confindustria).
Ecco, quel che è accaduto ieri nel regno dei morti — Montecitorio, l’unico posto al mondo dove Berlusconi ha ancora la maggioranza — è una mirabile sintesi del regime Tv & Corruzione denunciato fin dall’inizio da Montanelli.     Anche ieri era scontato il risultato: e non perchè si prevedesse che le signore Siliquini e Polidori sarebbero state colte da crisi di coscienza last minute alla toilette o dalla manicure, in perfetta simbiosi con i Calearo, i Cesario, gli Scilipoti e i Razzi; ma perchè chi si proponeva di abbattere il regime non l’ha mai, in cuor suo, considerato un regime e dunque s’è comportato come se dovesse rovesciare un normale governo.
Come se bastasse chiudere una parentesi aperta nel ’94 per riportare il paese alla normalità .
L’Italia, specie ai piani alti, non è più un paese: 16 anni di berlusconismo l’hanno trasformata in quella “telenovela di borgatari” avvolta in un “sudario di conformismo e di menzogne senza bisogno di leggi speciali” profetizzata dal vecchio Indro.
Non c’è più arbitro, a regolare la contesa.
La Corte costituzionale se la dà  a gambe perchè “il clima politico è surriscaldato” (dice il neo-presidente De Siervo, noto cuor di leone, che l’altra notte era da Marzullo).
Il Tribunale dei ministri e la Procura di Roma si palleggiano l’indagine su Berlusconi per il complotto anti-Annozero e, nel tragitto, spariscono le intercettazioni.
Il capo dello Stato, noto anestesista, somministra cloroformio e bromuro, intanto mentre tutti dormono la Banda Berlusconi svaligia il paese.
Un mese fa Berlusconi era politicamente morto: bastava votare subito la mozione di sfiducia dei finiani ed era fatta.
Invece la cosiddetta “moral suasion” del Colle ha regalato al grande corruttore un mese di tempo per comprarsi quei pochi che ancora non teneva sul libro paga.
Fini poi ha sottovalutato l’avversario e selezionato male le truppe d’assalto. Errore tanto più imperdonabile in quanto lui il nemico lo conosce meglio degli altri: avendoci convissuto per tanti anni, avrebbe dovuto reclutare uomini di provata fede e incorruttibilità , col coltello fra i denti, non le Moffe e le Sdilinquini.
Ha preferito la quantità  alla qualità , mettendosi in casa infiltrati che, al segnale convenuto del mandante, sono usciti allo scoperto.
Stesso errore dall’altra parte ha commesso Di Pietro: non contento dei Carrara e dei De Gregorio, ha imbarcato i Razzi, gli Scilipoti e i Porfidia, gente che non occorre il curriculum per tenerla a debita distanza: basta la faccia. Del Pd, che è riuscito a perdere per strada 18 deputati e un terzo dei voti in due anni e mezzo, inutile parlare.
Fini almeno ha ammesso la sconfitta.
Invece dai perditori piddini, che han collezionato più fiaschi di una cantina sociale, mai un cenno di autocritica.
Come disse Violante nel 2002 alla Camera, “Berlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena nel 1994 che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa Letta. Non abbiamo fatto la legge sul conflitto d’interessi, abbiamo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni e durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte!”.
Gli hanno venduto l’Italia e se ne vantano pure.

Marco Travaglio
(da “Il Fatto Quotidiano“)

argomento: Berlusconi, Fini, Giustizia, governo, la casta, PD, PdL, Politica, Stampa | Commenta »

LA POLIDORI MENTE QUANDO DICE CHE NON HA RAPPORTI DI PARENTELA CON IL PATRON DEL CEPU: E’ SUO CUGINO

Dicembre 15th, 2010 Riccardo Fucile

COSA HA DA NASCONDERE? LO RIVELA LA RIVISTA CAMPUS: AD AGOSTO, IN UNA INTERVISTA, LA POLIDORI PARLAVA DEI RAPPORTI CON IL CUGINO, PATRON DEL CEPU E VICINO AL PDL…LO STRANO CAMBIO DI POSIZIONE DEL PDL IN COMMISSIONE PER FAVORIRE IL CEPU E IL LAVORIO DELLA GELMINI A FAVORE DEGLI ATENEI TELEMATICI

La finiana che ha regalato la fiducia al Cavaliere è legata al patron dell’istituto per la preparazione universitaria, i cui soci sono alcune società  offshore.
Per questo gli uomini di Fli attaccano: “E’ corruzione di pubblico ufficiale”.
Catia Polidori, cugina del fondatore di Cepu Francesco Polidori, si è dissociata da Futuro e Libertà  votando a sorpresa la fiducia a Berlusconi. C’entra qualcosa Mr. Cepu in questo cambio di opinione?
Sembra convinto il deputato Luca Barbareschi che addirittura parla di “corruzione di pubblico ufficiale”.
Quindi rilancia: “E’ stata minacciata”.
L’ex finiana ribatte: “nessuna parentela”.
Ma a farsi la domanda è anche il mensile Campus, la più importante testata italiana dedicata agli studenti.
“Si sa che i cugini Polidori sono in ottimi rapporti”, scrive Giampaolo Cerri, direttore di Campus, sul blog della rivista.
“L’ha confermato Catia ai primi di agosto in un’intervista al Corriere della Sera, quando si parlava del possibile contributo di Francesco alla macchina propagandistica del Pdl”.
Il 19 luglio scorso Polidori era riuscito a portare Berlusconi all’eCampus di Novedrate (Como), dove, nella mezz’ora concessa dal premier, “il patron del Cepu è riuscito a ricavare una dichiarazione pubblica circa il mantenimento del valore legale del titolo di laurea, a pochi giorni da un pronunciamento opposto del responsabile università  del Pdl”, continua Cerri. “E’ proprio su questo valore che si regge tutto il sistema delle università  telematiche, eCampus inclusa”.
A Campus appare oggi sospetto “tutto il lavorio di Mariastella Gelmini sul Decreto di Programmazione 2010-2012, che prevede la possibilità  per gli atenei telematici di convertirsi in tradizionali”.
Non solo: il Pdl in Commissione cultura della Camera, si è speso “per far approvare un subemendamento alla riforma che permettesse di finanziare le università  online”.
Che ruolo ha avuto Catia Polidori in quel subemendamento — votato anche dai finiani?
Lo sapremo presto.
Intanto, mentre ci arrovelliamo sui risultati del voto di fiducia, l’imprenditore umbro Francesco Polidori si starà  godendo lo spettacolo dalla sua casetta a San Marino, dove risiede da tempo ed è entrato a far parte del corpo diplomatico come “console a disposizione”.
Ma gli affari di Cepu girano su ben altri paradisi fiscali.
Cesd Srl, la società  depositaria del marchio, con sede a Roma, ha un capitale di 5,903 milioni di euro, interamente controllato da una holding lussemburghese, la JMD International SA.
Se si va a spulciare nello statuto della holding, si scopre che è stata creata il 30 aprile 2007, con un capitale iniziale di 31.000 euro, tutti in mano a una fiduciaria panamense, la Grandbridge Corp., il cui presidente Luis Alberto Laguna, è uno dei tanti prestanome del piccolo staterello sullo stretto.
Chi stia veramente dietro la Grandbridge Corp., al vertice dell’impero Cepu, non è dato sapere.
Catia Polidori però rispedisce le accuse al mittente. “Ho votato contro la sfiducia al Presidente del Consiglio perchè è fondamentale non privare il Paese di un Governo che possa garantire la stabilità  che il momento attuale richiede. Rimango coerente con me stessa per aver dichiarato dal 29 luglio in poi che, pur approvando l’azione di stimolo promossa da Futuro e Libertà  sin dalla sua fondazione, non avrei mai votato contro il Governo”.
Peccato che la signora abbia approvato a Perugia la posizione di Fini sulla richiesta di dimissioni del premier e abbia anche pochi giorni fa apposto la sua firma alla mozione di sfiducia al premier.
Il finiano Luca Barbareschi dà , però, un’altra lettura del voto. “E’stata minacciata per le sue aziende. Le hanno detto che le chiudevano le sue aziende”.
Quindi l’attore e politico ha chiarito le sue parole: ” Il voto contrario alla mozione di sfiducia espresso da Catia Polidori e’ semplicemente vergognoso”.
Lo ha detto il finiano Luca Barbareschi conversando con i giornalisti a Montecitorio. “Questa è corruzione di pubblico ufficiale. Sappiamo per certo che la Polidori, la cui azienda di famiglia è il Cepu, ha ottenuto rassicurazioni che la favoriscono”.
Lei perà  smentisce: “’Ho provato a difendermi su vari quotidiani e ho scritto persino al Corriere della Sera, ma loro hanno pubblicato la mia lettera piccina in un angolo e credo che nessuno se ne sia accorto. Quindi lo ripeto a voi: con la Cepu nessuna parentela. Mio fratello ha una piccola fabbrica di ceramiche. Tutto qui”.
Per quale motivo continua a mentire?

argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, Fini, Futuro e Libertà, governo, la casta, PdL, Politica, radici e valori, scuola, Università | Commenta »

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.794)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (34.981)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Ottobre 2025 (277)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Dicembre 2010
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
    « Nov   Gen »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • IL SOLITO VOLTAFACCIA ALL’ITALIANA: A PAROLE SIAMO ALLEATI DELL’UCRAINA, MA LE NOSTRE AZIENDE VENDONO COMPONENTI PER MISSILI ALLA RUSSIA
    • JD VANCE HA IMPARATO LA LEZIONE DI TRUMP: NEGARE L’EVIDENZA A TUTTI I COSTI
    • FRANCIA, LA MOSSA DI LECORNU PER SALVARE IL GOVERNO E IL BILANCIO: “SOSPESA LA RIFORMA DELLE PENSIONI FINO ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI”
    • “THE NEW YORK TIMES”: ‘’TRUMP SEMBRA INCONSAPEVOLE DEL PARADOSSO DI IMPORRE LA PACE ALL’ESTERO E DI COMPROMETTERLA GRAVEMENTE IN PATRIA, DI PLACARE LA VIOLENZA IN MEDIO ORIENTE E DI FOMENTARLA IN AMERICA, DIMOSTRANDO UN PROFONDO DISPREZZO PER LA COSTITUZIONE”
    • “NICOLAS SARKOZY IN CARCERE DAL 21 OTTOBRE”: L’EX PRESIDENTE SCONTERÀ NELLA PRIGIONE PARIGINA DELLA SANTÉ (LA STESSA DI ARSENIO LUPIN) LA PENA DI CINQUE ANNI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA RACCOLTA DI FONDI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2007 DALLA LIBIA
    • MELONI VOLA SUL NUOVO GULFSTREAM, IL JET DA VIP DA 77 MILIONI DI EURO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA