Novembre 27th, 2011 Riccardo Fucile
LA ANIMATA DISCUSSIONE TRA FINI E LA BASE GENOVESE CHE RECLAMA LEGALITA’ FINISCE SULLE PAGINE DEI QUOTIDIANI DELLA LIGURIA: DAL SECOLO XIX AL IL GIORNALE, DA REPUBBLICA A IL CORRIERE MERCANTILE-LA STAMPA
IL SECOLO XIX: INCONTRO COI DISSIDENTI, COMMISSARIO “DEGRADATO”
Degradata sul campo minato del Fli genovese. 
Via dalle spalle il grado di commissario per non aver saputo tenere le polemiche lontano da Gianfranco Fini nel giorno della sua visita genovese.
Nelle fibrillazioni interne a Futuro e Libertà cade anche Barbara Contini, commissario nominato per mettere ordine a Genova.
Al termine del convegno sul volontariato, Contini fa da tramite tra il leader di Fli e i “dissidenti” genovesi, presenti circa 80 persone formalmente uscite dal partito (ma le dimissioni sono state congelate a Roma) in polemica con il coordinatore regionale Enrico Nan per aver accettato in comodato d’uso come sede del partito dei locali da Andrea Nucera, imprenditore nel mirino dei giudici.
A capo della delegazione (di quasi ex) Rosella Oddone, Riccardo Fucile e Michele Forino. Luogo dell’incontro il giardino della Meridiana.
Fini li ascolta, i dissidenti attaccano Nan.
Il presidente si irrigidisce. “Per sostituire i coordinatori ci sono i congressi” sibila prima di girare le spalle al gruppo ed essere trascinato via dalla scorta.
Il resto è per Barbara Contini: “Questo non me lo dovevi fare. Non occuparti più di Genova”.
I testimoni ci sono, le voci cominciano a girare, dopo poco è di dominio pubblico.
Prima c’era stato il caso di Christian Abbondanza, l’esponente della Casa della Legalità minacciato di morte per le sue inchieste contro la mafia, a cui Fini avrebbe dovuto esprimere solidarietà , incontro saltato, si dice, per le molte insistenze di Nan.
IL GIORNALE : FINI A GENOVA INCONTRA I FAN E FINISCE PER LITIGARE CON LORO…”CADUTA DI STILE PER IL PRESIDENTE: NON ACCETTA LE PACATE CRITICHE”
«Avevamo concordato con la senatrice Barbara Contini un incontro con il presidente Gianfranco Fini, a margine dell’evento organizzato dai giovani volontari di Janua al Palazzo della Meridiana. Eravamo un centinaio. Quasi tutti delusi dalla gestione locale del partito. Dopo soli pochi minuti, quando tre cittadini avevano appena finito i loro civili e brevi interventi, la terza carica dello Stato, ha realizzato una caduta di stile imperdonabile, choccando i presenti. Da cittadino, rimasto muto all’incontro, ma apostrofato, impersonalmente, in maniera inaccettabile, mi sento di esternare tristezza. E la mia protesta. Non voterò e non appoggerò mai più quel partito».
Quella di Fini doveva essere la giornata della «coesione» politica, anche fra le varie anime del partito genovese e non soltanto quella nazionale.
Invece, poco dopo essere sbarcato a Genova, quello di Fini è stato un altro «d-day» della fuga da Fli.
«Fino a poco tempo fa ero di Alleanza Monarchica – racconta l’avvocato Michele Forino – mi sono iscritto insieme a tanti altri amici a Fli, nella convinzione che il manifesto e le idee di Fini fossero condivisibili. Sono stato presidente del primo circolo finiano costituito a Genova: il Cavour. Lo scorso giugno, insieme ad altri trecento iscritti al partito, mi sono dimesso anche da responsabile regionale per l’Organizzazione. Ieri, alle 13.30, dovevamo rappresentare al Presidente le nostre idee, comprese quelle di valutare l’espressione di uomini al di fuori del partito, anche per le prossime elezioni amministrative. Inspiegabilmente, la reazione di Fini è stata eccessivamente brusca.
A me non ha insultato personalmente, ma siamo rimasti quasi tutti sbigottiti. In modo a dir poco sarcastico ci ha poi consigliato di iscriverci al partito di Di Pietro.
Uno schiaffo alla nostra serietà politica e dignità personale di cittadini, ancorchè potenziali elettori, attivisti e simpatizzanti. Dalla terza carica dello Stato non ce lo aspettavamo. Lo avevamo accolto con un caloroso applauso. C’è chi predica bene e razzola male. Fini se ne è andato via lasciandoci a bocca aperta e fortemente delusi. Anche se siamo semplici persone, meritiamo rispetto».
CORRIERE MERCANTILE-LA STAMPA: FINI: TENSIONE CON I DIMISSIONARI E LA CONTINI
L’avvio della 24 ore genovese indica che nel partito c’è ancora tensione dall’estate scorsa, una tensione che sfocia in uno scontro con la sen. Contini che sembrava essere stata indicata come “commissario” di Genova.
Nel cortile di palazzo della Meridiana, al termine del Convegno, la Contini si è avvicinata a Fini con il gruppo di dimissionari.
C’è stato uno scambio di battute sul partito che deve essere “più pulito” con il segretario a replicare che è in grado di riconoscere chi ha la fedina penale pulita.
E c’è chi racconta che alla fine Fini sia sbottato: “Tu da oggi hai finito”.
Minimizza la Contini: “Con quel gruppo che ha voglia di rientrare con me sto lavorando bene da un mese ed è quello che dovevano dire a Fini. Si sono messi a parlare di legalità e capisco che essendoci tensione, sia facile arrabbiarsi. Ci sarà un chiarimento”.
Ma ci sarà da lavorare per ricucire
REPUBBLICA: FINI SCARICA LA CONTINI, LITE COI DISSIDENTI CHE RECLAMANO LEGALITA’
Fli anche ieri, e proprio protagonista Fini, ha mostrato tutte le divisioni già diventate di dominio pubblico.
Fini ha scaricato la sen. Barbara Contini, commissaria da poco tempo, salvo poi cercare di recuperarla qualche ora dopo.
Contini accompagnava il gruppo dei dissidenti che si erano dimessi in polemica con il coordinatore ligure di Fli, Enrico Nan.
Costoro hanno cominciato a parlare di “scarsa democrazia”, di “legalità ” e “fedine penali”.
Fini è andato su tutte le furie, replicando che “qui la fedina penale più sporca è la mia”
argomento: Fini, Futuro e Libertà, Genova, mafia, Politica, radici e valori | Commenta »
Novembre 27th, 2011 Riccardo Fucile
PUBBLICHIAMO IL MESSAGGIO DI RINGRAZIAMENTO DI CHRISTIAN ABBONDANZA, MINACCIATO DI MORTE DALLA ‘NDRANGHETA, PER AVER PARTECIPATO ALLA GRANDE MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ NEI SUOI CONFRONTI… MA E’ LA SOCIETA’ CIVILE CHE DOVREBBE RINGRAZIARE PERSONE COME LUI, MAGARI ANCHE QUALCUNO CHE NON HA RITENUTO DI MANDARGLI NEANCHE UN TELEGRAMMA
L’abbraccio in cui ci si è stretti oggi a Genova non era un abbraccio di quelli consueti, ma sentito, senza ipocrisie.
Oggi in “diversi” ci si è ritrovati per dire che le minacce e intimidazioni mafiose non passano e non passeranno!
E’ stato l’esempio, credo, di ciò che serve all’antimafia per vincere: partire dai cittadini e non essere di parte, ma trasversale e senza ipocrisia o retorica. Non era solo solidarietà a me o sostegno alla Casa della Legalità , ma esempio di una presa di coscienza e partecipazione all’impegno per sconfiggere quel sistema di potere mafia-politica-affari che, con le complicità di pezzi dei settori di controllo, devasta le nostre vite!
Grazie a Piombo Marco, Enrico Bini, Enrico Musso, Marco e Nicoletta Barberis, Barberis Alessandra, Riccardo Preve, Felice Airoldi, Riccardo Fucile, Paola Del Giudice… grazie ai ragazzi straordinari del MoVimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna (Bologna, Modena, Reggio Emilia…) e Nik e Serena, Werter, Matteo Olivieri, Patrizia Sardella… a tutti… ed ancora ai ragazzi del MoVimento 5 Stelle di Savona…
Grazie a Liliana!!!! Grazie a Giovanna ed al suo coro.
Grrrrrazzzzzieeee a chi ha lavorato giorno e notte per questo appuntamento… Enrico, Francesco, Ludovica, Andrea e Chiara… ed a tutti quelli che lo hanno diffuso in rete.
Grrrrrrazie al nuovo capo della Squadra Mobile che con lo Sco era presente.
Grrrrrrazie allo staff della Fondazione Cultura di Genova.
Ed ancora grrrrrazzzieeee a Giulio Cavalli che ci telefona per avere gli aggiornamenti e cercare di smuovere, insieme a Beppe Lumia, quanto è possibile perchè sia data la protezione necessaria.
Grazie a tutti quelli che sono venuti ed hanno riempito la sala in questo forte, davvero forte abbraccio… a tutti, ma proprio a tutti… ma in particolare a Clara con la piccola Matilda ed a Claudio con Barbara ed il piccolo Gabriele… che speriamo, quando saranno grandi, possano dire di ricordarsi strani discorsi su una cosa che non vedono più intorno a loro… la mafia!
Oggi a Genova, in questo pomeriggio di novembre, c’era la BELLEZZA!!!
Noi si va avanti… non si cede perchè il futuro è ancora tutto da scrivere ed è nelle nostre mani!!!”
Christian
Francesco Tasso, uno degli organizzatori, ha poi scritto al ns. direttore:
“Grazie a Riccardo per esser stato presente ieri… disarmante vedere che in una città governata dalla sinistra perbenista gli unici attestati di solidarietà siano venuti dalla destra… e questo lo dico perchè sono sicuro tanti perbenisti di sinistra non se lo aspettano. l’importante è ricordarsi che la lotta per la legalità non è ne di destra ne di sinistra… è di tutti. (o di nessuno – di loro ovviamente – )
argomento: Costume, denuncia, Giustizia, mafia | Commenta »
Novembre 27th, 2011 Riccardo Fucile
AMARA GIORNATA GENOVESE PER I MILITANTI DELLE LEGALITA’ DI FLI TRA INSULTI ALLA BASE, DEFENESTRAMENTO DELLA CONTINI POI RIENTRATO E FLOP DELLA CHIAMATA ALLE ARMI DI NAN
Pensavamo di averne viste a sufficienza in questi pochi mesi di vicinanza ideale a Futuro e
Libertà genovese, ma evidentemente non era ancora finita. Quando a 16 anni abbiamo iniziato a militare a destra, negli anni di piombo, e abbiamo visto morire tanti giovani pieni di ideali, mai avremmo pensato di doverci confrontare un giorno con soggetti per cui gli ideali non contano nulla, Quando a 20 anni tornavamo a casa la sera prestando attenzione a chi avrebbe potuto tenderci un agguato, mai avremmo ipotizzato che un giorno avremmo dovuto occuparci di altro genere di “attenzionati”.
Quando a 22 anni speravamo che qualuno salisse le scale delle nostre scarne sedi, esposte agli attacchi dei gruppi extraparlamentari, per condividere le nostre idee, mai ci sarebbe passata per la testa l’idea che un giorno avremmo potuto ricevere persone sotto controllo della Dia.
O che la sede ci fosse messa gratuitamente a disposizione da pluri-indagati.
In fondo siamo rimasti eterni ragazzi, o forse semplicemente persone oneste e coerenti o forse uomini tra le rovine, non ha rilevanza.
Ieri Fini ha fatto visita a Genova, impegnato in mattinata a concludere i lavori di un Convegno sul volontariato nella sua veste istituzionale: buona riuscita con circa 250 persone presenti.
Ma già le premesse non erano delle migliori: un articolo del Secolo XIX svelava che una parte di Fli aveva cercato di convincere Fini a fare un salto nel pomeriggio a un convegno antimafia organizzato dalla Casa della legalità per dare solidarietà al loro presidente, Christian Abbondanza, minacciato di morte dalla ‘ndrangheta.
E il Secolo XIX rivelava che l’iniziativa sarebbe stata bloccata dal coordinatore regionale di Fli, Enrico Nan, ricordando le sue discusse frequentazioni.
Nella stessa mattina Nan in un comunicato stampa negava ogni suo intervento sostenendo che fosse mai stato ipotizzato, discusso e concordato con i vertici nazionali di Fli una iniziativa del genere.
Peccato che non sia così: l’idea era stata del nostro direttore ed era stata accolta con entusiasmo dal commissario prov. Barbara Contini e dallo stesso Fini.
La stessa Casa della Legalità aveva manifestato la propria disponibilità e il programma del convegno era stato richiesto e inviato alla segreteria di Fini via mail (di cui possediamo copia).
Se Fini fosse andato a quell’appuntamento ne avrebbe parlato mezza città , avremmo cancellato ogni ombra sulle vicende passate di Fli e avremmo dato davvero l’immagine di “partito della legalità “.
Non sappiamo se l’idea fosse “geniale” come l’ha definita qualcuno, per noi era soprattutto un modo per far sentire un abbraccio delle istituzioni e del nostro mondo umano a un ragazzo che rischia ogni giorno la vita con le scomode inchieste e denunce.
Ma alla fine qualcuno si è opposto e la partecipazione è saltata ( noi ci siamo andati ovviamente lo stesso con una delegazione).
Lo stesso gruppo umano ha partecipato al convegno della mattina al termine del quale era previsto un incontro, organizzato appositamente dalla sen. Barbara Contini, tra Fini e una delegazione di ex dirigenti ed iscritti che si erano dimessi a causa di quanto emerso sulle frequentazioni di Nan, con lo scopo di ricucire un dialogo.
Essendo stati testimoni, possiamo dire che il presidente di Fli, accolto da un applauso di circa 80 persone ha esordito un po’ seccato chiedendo il motivo della visita e per quale ragione queste persone non potessero partecipare all’incontro pomeridiano degli iscritti di tutta la regione organizzato da Nan all’hotel Sheraton.
L’ex coordinatrice prov Rosella Oddone ha brevemente spiegato la situazione venutasi a creare a Genova e Fini ha replicato che non si possono mandare via le persone, ci vuole un democratico congresso.
Dimenticandosi un dettaglio: che l’attuale coordinatore Nan non è certo stato mai eletto ma imposto e scelto dal vertice nazionale di Fli, ovvero da Bocchino.
Qualcuno ha cercato di far capire che con le tessere fantasma chiunque può vincere i congressi ed è stato apostrofato con un “coglione”, in seguito unito ad altri epiteti del tipo “quattro cretini” e “non si può diffamare qualcuno fino al terzo grado di giudizio”.
Peccato che lo stesso Fini, in occasione della commemorazione di Borsellino a Palermo, avesse sostenuto che “non possono essere candidati coloro che, anche in assenza di condanne penali, abbiano frequentazioni sospette”.
Fini ha concluso invitando i presenti “ad andarsene con di Di Pietro”.
Successivamente ha criticato pure la Contini, rea di averlo messo di fronte a una situazione non prevista e l’ha sollevata dall’incarico di commissario genovese.
In serata pare che il defenestramento sia rientrato con le scuse di Fini alla senatrice.
Nel pomeriggio allo Sheraton invece meno di 100 iscritti e simpatizzanti hanno partecipato all’incontro organizzato con Fini da Nan ( in buona parte provenienti da fuori Genova).
Non era facile, ma in due giorni Fli è riuscita a perdere ulteriore credibilità e voti a Genova.
Avanti così.
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